"Che hai fatto oggi di bello?" mi chiede Greta mentre ordina una porzione extragigante di popcorn alla cassa del cinema.
"Oh beh nulla di che, ho solo fatto venire tuo fratello sul mio letto!" sarebbe quello che vorrei dirgli, ma naturalmente ho un minimo di decenza e le risparmio il tutto. "Sono stata a mettere a posto il giardino con mia madre, ho preparato il pranzo e dopo tutte queste fatiche sono stramazzata addormentata nel letto." In parte era vero. Dopo le "coccole" con Ricky, ci siamo sdraiati sul materasso e ci siamo addormentati tutti e due profondamente, fino a quando la mia sveglia per prendere l'acido folico, non mi ha svegliata, ma a quel punto nel letto ero sola. Né più un messaggio, né più una chiamata da parte sua, il nulla. "Oh beh, se vuoi passare la tua adolescenza su un letto a dormire, mi sa che ti stai rammollendo cara mia." mi dice Greta e io rispondo che in questa fase della gravidanza non è semplice restare svegli. Come volevasi dimostrare dopo mezz'ora dall'inizio del film cado vittima del sonno al cinema.
-Sempre lo stesso sogno, gente che ride io sul letto con la testa che penzola, tutto sfocato e gli occhi blu di Ricky.- Greta mi sveglia dandomi una gomitata sul braccio. Probabilmente o russavo o parlavo nel sonno. "Buongiorno, bella addormentata!" mi dice ridendo e buttandosi un pop corn in bocca. "Il film devo dire che ti ha interessato molto! Senti, mio fratello sta venendo a prendermi, vieni a mangiare da me?" ops, ora che qualcosa è successo davvero tra di noi, ci sarà dell'imbarazzo a mangiare davanti a lui? Però dall'altra parte penso, beh almeno lo posso rivedere senza aspettare. Accetto e usciamo dal cinema. Arriva Riccardo e per poco non mi prende un colpo. Sul sedile della sua Audi, accanto a lui c'è una ragazza. Bionda e bellissima, ma una di quelle ragazze stile casa e chiesa. Divento rossa di imbarazzo e di rabbia. Come può al pomeriggio divertirsi con me e la sera andare a letto con questa qui? Decido che non vale la pena farsi prendere dalla rabbia, quanto più studiare la situazione da vicino. Lui quando mi vede per poco non muore di crepacuore. Mentre salgo in macchina gli lancio un'occhiataccia che lo fulmina. Ovviamente dobbiamo recitare la parte, quindi gli dico: "Ciao Ricky, tutto bene? E chi è la tua bella ragazza qui?" Greta mi guarda storta, mentre la Barbie davanti si gira e si presenta: "Ciao molto piacere sono Teresa! Vado a scuola con Riccardo e ogni tanto...beh..." gli poggia la mano sulla spalla "ci vediamo". Ok la conferma c'è, questa qui si scopa il mio ragazzo, anche se tecnicamente non so se è proprio il mio ragazzo.
Entriamo nella stanza da pranzo di casa di Greta. I suoi ci salutano e poi salutano Teresa con veemenza. Uffa, non posso fare a meno di pensare che non reagirebbero mai così con me, se sapessero che sto con il loro figlio. Mi giro per non guardare la pietosa scena e vado a sbattere contro Greta, che subito mi mette le mani sulla pancia e non la finisce più di chiedermi scusa. "Smettila o i tuoi scopriranno che sono incinta!" lei abbozza un sorriso imbarazzato e mi chiede di nuovo scusa. Ci sediamo a tavola. Benissimo! Questa ragazza ha tutta l'aria di essere una santarellina. Io le odio quelle così, davanti tutti angeli, dietro potrebbero fare concorrenza alle attrici porno. Scopro che è iscritta alla stessa scuola di Riccardo e che frequenta gli stessi corsi. Che ha la classica famiglia della mulino bianco, con un bel conto in banca e che prima del matrimonio terrà il suo fidanzato ben lontano dalle tentazioni. Sì, come no.
"Come sta andando la scuola Gioia?" mi chiede il papà di Greta, Guido. In lui c'è qualcosa di estremamente pacifico, è una di quelle persone che ti mettono a tuo agio in ogni situazione, tutto il contrario della moglie. Lui è un uomo estremamente devoto, ma al contrario di Vanda, lascia i suoi figli liberi di fare le proprie scelte, anche perché Riccardo non è propriamente suo figlio. "Abbastanza bene, sto recuperando tutte le insufficienze. Vedi è un periodo molto positivo della mia vita, spero che continui così!" e finendo la frase mi volto e fisso dritto negli occhi Riccardo che, abbassa lo sguardo mangiando con foga il suo purè di patate pur di evitare i miei occhi.
La mia vescica chiede pietà, scusandomi con i genitori di Greta, salto il dolce e vado in bagno. Entro e quando faccio per chiudere mi ritrovo un piede che non permette alla porta di chiudersi. "Che diavolo ci fai qui?" gli chiedo guardando dietro di lui per vedere che nessuno ci stesse osservando. "Beh posso farti la stessa domanda visto che sei in casa mia!" mi dice con aria arrogante. Incrocio le braccia sul petto e decido di sfidarlo: "Sono a casa della mia migliore amica a mangiare cena!" lui rimane come un pesce lesso. Mi squadra dalla testa ai piedi e mi dice: "l'hai fatto apposta a vestirti così?" si riferisce al vestito nero accollato, ma spaventosamente corto che indosso. "Veramente io e tua sorella siamo andate al cinema oggi e non avevo la minima idea che mi dicesse di venire a mangiare qui da voi!" mi accorgo che sto alzando troppo la voce quindi d'istinto mi mordo il labbro. "Vuoi scherzare?! Non permetto che la mia ragazza vada al cinema vestita in questo modo a meno che non ci sia io!". Perdo totalmente la testa, "la mia ragazza" ha detto? Devo averlo sognato. Non può essere. "La tua ragazza? Non mi sembra di avere l'esclusiva a questo punto!" alludo alla biondona che per tutta la sera l'ha tenuto ancorato alla sedia. "Lei non è...Cioè lei non è nulla. L'hai sentita, fino al matrimonio non ne vuole sapere e se per questo nemmeno adesso ci farei nulla anche se lei volesse. Lo vuoi capire che non mi interessa di nessun altra se non di te?" rimango di sasso. Allora che relazione c'è tra i due? "Lei è solo diventata un diversivo per gli amici e per i miei genitori. Devo poter trovare giustificazione alle mie assenze, o sbaglio? Cazzo che carattere di merda che hai!" abbasso gli occhi in imbarazzo. Lui viene verso di me e mi fa alzare il viso. Mi da un bacio tenero sulle labbra, poi inizia a metterci la lingua e allora ciao. Il mio sistema nervoso va di nuovo in tilt. Ma perché mi fa questo effetto cazzo? Non è l'unico ragazzo che ho baciato. Mi sciolgo e lo abbraccio, continuiamo a baciarci e sento che la sua mano scende, mi alza un po' la gonna e mi paralizzo in preda alle mie emozioni. Cazzo ci siamo, ma perché qui? In bagno, ci potrebbero sentire. Mi tira giù leggermente le calze e le mutandine e mi sfiora nel mio punto più sensibile. Inizio a gemere e a muovermi assecondando il suo tocco. "E' ora che io ricambi il favore di oggi pomeriggio!" mi bisbiglia all'orecchio "solo non urlare per favore!" lo sento ridere sul mio collo, per poi riprendere a baciarmi. Intanto là sotto sta facendo delle magie, perché tutto ad un tratto mi ritrovo bagnata e con le ginocchia che tremano. A quel punto entra dentro con un dito. "Ahhhhhhh" mi sfugge un gemito. "Shhhhhh" e continua dentro e fuori, dentro e fuori. Il mio corpo è in preda all'eccitazione come non lo è mai stato. Finalmente trova il punto giusto e io esplodo nella sua mano esattamente come lui poche ore fa ha fatto con me. Devo soffocare il gemito che mi esce, così, d'istinto, mordo la sua spalla e scarico lì tutto il piacere che con un solo dito ha saputo darmi. Mi guarda soddisfatto e mi dice: "Sarebbe il caso di ricomporti! Chissà cosa potrebbero pensare al tuo ritorno!" lo fisso con gli occhi ancora lucidi e bramosi di lui. Quando mi siedo sulla tazza per svuotarmi la vescica, sento che qualcosa è cambiato in noi oggi. Fisso il muro per almeno altri cinque minuti per capire quale scusa potrei inventarmi al ritorno dal bagno, ma sapendo che Greta sa i miei problemi intestinali, sono più tranquilla. Basterà dirle che ho vomitato tutte le portate della cena.
Quando esco dal bagno lui è già seduto a tavola come se niente fosse successo. Greta mi chiede: "tutto bene? pensavo fossi caduta nel buco!" e ride. Io abbozzo un sorriso imbarazzato e le dico sottovoce di aver di nuovo liberato lo stomaco. Capisce al volo e mi chiede se voglio del dolce avanzato. "Si grazie, un po' di dolce lo prendo volentieri" suo fratello mi guarda e ride mentre nessuno se ne accorge. Il suo sorriso mi arriva direttamente all'interno coscia e non vedo l'ora a questo punto di vederlo di nuovo. In quel momento, capisco che la sensazione non mi passa e più lo guardo e più mi rendo conto che mi arriva dritto al cuore. E' una sensazione strana che mi fa capire solo una cosa: sono innamorata di lui.
STAI LEGGENDO
GIOIA
ChickLitUna ragazza, una gravidanza inaspettata, una madre apprensiva che non può nemmeno immaginare la rete di bugie costruite ad arte dalla figlia. Un ragazzo, no due ragazzi, anzi per la verità tre, tutti coinvolti, ma chi sarà il vero principe azzurro...