Capitolo numero due. -Il party.

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Justin's pov.

-Hai fatto ciò che ti ho chiesto, Marcus?- gli chiesi calpestando il mozzicone di sigaretta.

-Si Bizzle.- annuì. - Posso farti una domanda?- continuò.
Annuì di nuovo.

-Perchè non hai voluto che io lo uccidessi?Insomma merda, credevo che lo volevi tre metri sotto terra.- spiegò.

-È così.- dissi. -Solo che questo era un avvertimento, se non capisce è morto.-

-Posso farti un'altra domanda, brò?- domandò.

Innervosito puntai lo sguardo su di lui. -Sarebbe?- domandai.
-Perchè ti importa di quella ragazza? È Anche più piccola di te.- disse.

Mi alzai dalla poltrona in cui mi trovavo e lo fronteggiai. -Non sono cazzi tuoi.- sputai freddo.
Abbattuto se ne andò.

Stasera sarei andato in discoteca, perchè doveva andarci Madison con delle sue amiche. Sarebbe stata l'occasione ideale per presentarmi a lei.

Madison' pov.

-Si Alison, ci sarò.- sbuffai.

-Bene, ci sarà da divertirsi!-
esclamò.

-Si si, ma ora devo andare a prepararmi, dovresti farlo anche tu.- dissi avviandomi alla mia cabina-armadio.

-Oh certo, ma devo parlarti.- disse seria.

-Beh, sono qui, dimmi.- dissi iniziando a scartare i vestiti che non avrei messo stasera.

-Jason è in coma.- disse calma.

-Aspetta, cosa?- domandai sbalordita.

-Già, e casualmente è finito in ospedale dopo che ci ha provato con te.- disse canticchiando.

-Di Laurentis, cosa vuoi dire?- dissi chiamandola per cognome.

-Sto dicendo che.. Devo andare è tardi, merda!- disse attaccando.

Sbuffai lanciando il mio iPhone sul letto.
Alla fine decisi di mettere un vestitino di pizzo nero, trasparente nei punti giusti, e dei tacchi di 16cm neri.

Ovviamente non potevano mancare le mie catene al collo e i miei bracialetti.
Indossai tutto dopo essermi lavata e andai in camera per stirarmi i capelli.
Misi il mascara e il rossetto rosso e andai.
Chiamai Alison.

-Alison, sono pronta.- dissi

-Scendi baby.- disse ridendo. Era già ubriaca?

Attaccai senza dirle nulla. Scesi e salutai mia madre dicendole che non sapevo a che ora sarei ritornata.
Entrai in macchina.

-Ma quanto sei sexy.- disse ridendo.

-Oh, se fossi un ragazzo ti scoperei.- continuò ridendo.

-Le altre già sono in discoteca?- domandai ignorando il suo commento.

-Sì.- annuì. -Stasera c'è da divertirsi, zoccoletta!-

[...]

-Alison, riesci a vederle?- le domandai.

-Cosa?- urlò per la musica troppo alta che c'era nella discoteca.

-Inizia a guardare dove sono!- le urlai all'orecchio.

-Devo iniziare a saltare dove sono?- domandò ridendo.

-Si Alison, salta dove sei.- dissi abbattuta.

-Uh, guarda! Le altre sono lì!- disse urlando.

Sbuffai. Adoravo Alison, ma certe volte non poteva sopportarsi, sembrava quasi deficiente, cosa che non era.

-Amen.- sussurrai.

Le raggiungemmo e le altre già erano ubriache, Alison era nella giusta via per diventarlo anche lei.

-Andiamo a ballare, Madison!- urlò ridendo Wanda.
Ubriache, ubriache ovunque.

-No Wenda, andate voi. Io vi aspetto qui.- dissi urlando per armi capire.

Era passata una buona mezz'ora e scocciata mi avviai al bancone delle bibite.
Mi sedetti su un sgabello molto alto visto che io non ero molto alta.

-Cosa desidera una ragazza bella come te?- mi domandò il barrista.

-Una vodka, dolcezza.- risposi ripagandolo con la stessa moneta.

Sentii toccarmi un fianco e subito mi girai. Era un ragazzo. Un ragazzo bellissimo, quasi perfetto.
Aveva gli occhi color nocciola, e dal cappello della Obey che aveva, spuntava un ciuffo color grano.

-Ciao.- mi sorrise.

-Hola.- gli sorrisi io.

Non capivo più nulla, ero incantata da quei occhi che aveva.

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OKAAY, TIPO CHE MI SONO APPENA ISCRITTA E NESSUNO STA LEGGENDO QUESTA STORIA.
NO OK, NON MI IMPORTA SE NESSUNO LA LEGGE, LO FACCIO PER PASSIONE E QUINDI OKAAAAY.

Dangerous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora