11.

16 3 0
                                    

Li trovai in sala lei abbracciata a lui.

"Mamma io dovrei uscire posso?"
"Certo dove vai?"
"Vado da Isa a studiare uso i suoi libri e poi andiamo in biblioteca"
"Va bene per che ora sarai qui?"
"Non lo so massimo se arrivo in ritardo entro dalla mia finestra"
"Ok ma non fare troppo tardi"
"Va bene io ora vado ciao ragazzi, ciao mamma, ciao papà"

Si avevo detto che sono stata addottata ed è vero ma loro sono la mia famiglia così li chiamo mamma e papà, misi le mie vans bianche e uscì. Scrissi ad Isa che saremo incontrate a casa sua con Alec e Jace cisto che era molto tempo che non mi allenavo con la lama di serafino.
Quando arrivai non suonai nemmeno che entrai con la spada in mano.

"Vedo che sei già qui bella come sempre"
"Grazie Jace, gli altri dove sono?"
"In palestra che si allenano io penserò a te in giardino"
"Ok"

Andammo in giardino e mi passò un bastone ed ecco che iniziammo a combattere.
Dopo due ore di allenamento facemmo una pausa dove ci furono pure Isa ed Alec la scena che si è vista è stata che appena vidi Isa e lei me ci mettemmo a ridere e ci abbracciammo in un colpo solo.

"Come stai? Come mai sei scomparsa per tutti questi giorni?"
"Sto bene cara, be diciamo che sono successe un paio di cose sia belle che negative"
"Bene allora ragazzi noi due andiamo via a stasera"

Isa mi prese per il braccio presi la felpa, la spada e lo stilo. Uscimmo fuori ridendo e correndo mi misi la felpa, nascosi lo stilo e la spada. Ci fermammo davanti un parchetto delle loro zone e riniziammo a correre finchè non ci buttammo a ridere per poi riscoppiare in una fragorosa risata.
Non so da quanto tempo non lo facevamo ma mi era mancato. Mi sedetti ed incrociai le gambe.

"Dovremo farlo più spesso"
"Esatto andiamo a prenderci un gelato?"
"Ovvio"

Mi alzai e le diedi una mano ad alzarsi e ora che ci penso come ha fatto a correre sui tacchi senza cadere.
Ovviamente Isa era un tocco di figa che non finisce più mentre io ero la sua migliore amica un po sfigata.

"Un cornetto al cioccolato e nocciola te Aria?"
"Una coppetta alla frafola per favore"

Pagai io per tutte e due visto che lei aveva pagato maggior parte delle volte.
Quando finimmo di mangiare il gelato facemmo una bella camminata e ritornammo a casa sua, io salutai pure gli altri due e ritornai a casa mia.
Quando entrai notai che erano solo le sette.

"Non sei stata in biblioteca dove sei stata?"
"Quindi mi hai seguito Dorian sei serio?"
"Certo"
"Ah non ti devo nessuna spiegazione e poi la mamma sa davvero dove sono stata glielo scritto!"

Me ne andai dandoli una spallata e me ne andai in cucina.

"Com'è andata con Isa?"
"Da Dio ci siamo allenati e poi abbiamo corso fino al parco abbiamo riso come delle pazze e domani ci riesco di nuovo"
"Alec e Jace?"
"Be mi sono allenata con Jace, ma poi Isa mi ha preso per il braccio e siamo uscite"
"Sono contenta per te, chi ti ha scritto?"
"Isa, mi fa che non le piace vivere con Jace e Alec"
"Se vuole può venire qui"
"No mamma se no non vi vedete più con lei"
"Ahahah ok va bene"

Entrò J tutto tranquillo.

"Ciao"-dissi flessibile-

Notai che aveva un occhio nero non sa proprio utilizzare il mio corettore, mi alzai e corsi con la mia corsa da vampiro e lo rinchiusi tra il frigo e me.

"Che ti sei fatto?"
"Nulla"

Fece per andarsene lo presi e li misi braccio al collo tenendolo per la maglietta, non feci presione visto che non lo volevo uccidere.

"Dimmelo che spacco la testa a chi te lo ha fatto"
"No A non sono affari tuoi"

Chiusi di più la mano in un pugno.

"Dimmelo nessuno si deve azzardare a farti del male"
"No, te non litigherai con la persona che ho fatto botte"
"Oh si che lo farò, siediti!"

Ascoltò il mio ordine presi lo struccatore e presi del ghiaccio. Lo struccai senza mettere forza al punto ferito e ci misi sopra il ghiaccio. Tenni premuto venti secondi e J iniziò a parlare.

"Grazie scusa se oggi ho cercato di ucciderti"
"Non fa nulla"
"Invece fa sister, avrei voluto difenderti uccidere quel Jake come lui ti ha torturato"
"Lui sapeva che ero debole sapeva i miei punti deboli sapeva a chi tenevo di più della mia vita"
"E chi sono?"

Mi irrigidi e andai a cambiare il ghiaccio per poi ritornare da lui, glielo misi di nuovo sul occhio. Sospirai prima di rispondere.

"Be te, la mamma, papà, Alan, il branco, Isa, Jace, Alec, eppure Dorian lui soppratutto è diventato il mio punto debolissimo"
"Stai ammettendo che lo ami?"
"Si, ma non voglio amare una persona"
"Shhh sorellina Dorian è quello giusto"
"E chi te lo dice che mi tradirà?"
"Be prima di conoscerti stava con tutte ora le evita tutte e cerca di stare con te secondo me li devi dare una possibilità"
"Ancora non posso J"

Qualcuno mi chiamò al telefono lasciai il ghiaccio e risposi al telefono.

"Pronto?"

Uscì di casa per non farmi sentire e il tipo parlò.

"Se rivoi Isabelle, Alec e Jace vieni nel bosco ora"

Misi giù il telefono e dissi che avrei fatto tardi.

"Dove vai?"
"Isa si è sentita male devo andare da lei farò tardi"
"Vuoi che ti accompagni?"
"No, grazie vado da sola"

Chiusi la porta ed andai nel bosco e trovai una casa abbandonata mi feci invisibile e disattivai la posizione e attivai la visione notturna entrai in quella casa era piccola e accoiente, ma non era del mio tipo andai a al piano superiore e trovai Alec e Jace con una persona che li teneva legati come dei salami.
Mi avvicinai al tipo e li tagliai il collo per poi divorarlo tagliai la fune e li sbendai li diedi le loro spade e cercammo Isa.
Quando la trovai era legata su un letto con un tipo sopra e non aveva i senti mi lanciai contrò il tipo.

"Chi sei?"
"Vedo che esiste un ibrido"
"Zitto e rispondi"
"Quello che ti vuole morto"
"Bene ora quello morto sarai tu"

Li morsi il collo e iniziai a bere mi mancava il sangue. Quando ebbi finito di 'mangiare' slegai Isa e uscimmo tutti è quattro e diedi fuoco alla casa grazie alla benzina che avevo trovato. Per poi tornare a casa mia tutti e quanti.

Un Amore Tra LupiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora