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Entrammo nel millesimo negozio, avevo due borse dove in una tenevo un tubino nero con lo spacco a cuore; mentre nella seconda borsa tenevo dei jeans chiari e una maglietta che arriva fin sopra la pancia e una felpa leggera.

"Vatti a provare questo vestito"
"No! È troppo chiaro per i miei gusti"
"Non mi intaressa, per la fine della scuola te ti metterai questo vestito quindi vai a provarlo"

Feci come mi aveva detto e ora che ci penso non era niente male, appena uscì Isa prese un colpo per come mi ero conciata. Era un vestito che arrivava fino ai piedi, di color azzuro, cadeva morbido sui miei fianchi. Isa mi fece fare una giravolta per poi farmi vedere alla vetrina e non ci potevo credere nel bar di fronte c'erano Jony e Dorian che stavano ridendo. Io corsi subito a cambiarmi senza far parlare Isa.
Uscimmo dal negozio e lei si dirisse tra le braccia di Jony e io me la svignai.
Andai a prendermi due paia di tacchi o come li chiamo io di trampolini. Il primo paio era un tacco 12 argentati e poi presi sempre un tacco 12 color ciano e poi delle fantastiche scarpe da ginnastica.
Ritrovai i ragazzi sempre dov'erano riuscì a passare in osservato ed di andarmene a casa finchè qualcosa non mi afferò il braccio mi resi invisibile e Isa mi tirò da loro con la forza da loro.
Mi guardò male e io ricambiai l'occhiataccia.

"Dimmi"-dissi infuriata-
"Pensavi di fregarmi andando a prendere le scarpe senza di me?"
"No, sono stanca volevo andare a dormire"
"Sisi non era perchè non volevi salutare il tuo compagno?"
"No...c'è si, non lo so"
"Come fai a non saperlo?"
"È complicato"
"Proverò a capire"
"Una parte di me lo vorebbe tutto per se mentre l'altra lo vorebbe uccidere lentamente"
"Uhh è brutta la storia"
"Ma va?!"
"Ti capisco ma dai dalli una possibilità"
"Già fatto, ma rischio tutte le volte di farli male anche se non se ne accorge"
"Andiamo a casa?"
"Si! Ti prego"
"Ok fammi ritornare visibile e baciare tuo fratello"
"Vai"

Tornammo visibili e lei andò a salutare mio fratello mentre io salutai tutti e due con una mano per poi tornare a casa.
Quando arrivammo portai via le mie borse di vestiti e li misi via, Isa se ne era tornata a casa sua e allora decisi di sdraiarmi sul letto e incominciai a piangere per sfogarmi.
Sentì bussare alla mia porta

"Chi è?"
"Aria sono la mamma"
"Entra"

Mia mamma entrò, e si sedette sul mio letto e mi fiondai tra le sue per piangere.

"Che succede?"
"Sai Dorian bene la mia parte lupo lo vuole baciare in qualsiasi momento mentre la mia parte vampiro lo vorrebbe uccidere lentamente facendolo soffrire e io sono qui che mi chiedo come mai non potevo essere una cacciatrice"-dissi tra i singhiozzi-
"Amore è tutto normale, sapevamo già che saresti diventata un ibrido tua madre era una vampira stupenda e tuo padre si era innamorata di lei ma era un lupo e un cacciatore
"Li conoscevate?"
"Si, ti hanno lasciata davanti il mio letto, per poi tornare a combattere contro la mandria di vampiri che hai ucciso"
"Come mai non me lo avete detto?"

Mi staccai dall'abbraccio per poi guardarla nei occhi:

"Be sapevamo tutto quello che li succedeva e quando sei nata c'è stato un'attacco così ci avevano chiusi in casa e ti avevano messo infondo al mio letto così sei diventata una di famiglia"
"Va bene ma se loro sono morti come mai io sono sopravissuta a quell'attacco? Loro erano in due io in una"
"Be sei un ibrido mentre loro erano un lupo e una vampira"
"Ma non ha senso"
"Sì invece"

Entrò Jony in stanza e stava origliando... se non lo uccido è un miracolo divino. Mia mamma ci lasciò stare e si avvicinò a me lentamente senza avere paura.

"Dorian non ha avuto il coraggio quindi sono qui a chiedertelo al posto suo"
"Dimmi senza nessun giri di parole"
"E che ti vorrebbe a casa sua domani alle due visto che i suoi non ci sono e nemmeno sua sorella"
"Va bene ma digli di avere più coraggio"
"Certo lo vado a chiamare"
"Ciao"
"Ciao"

Ascoltai la sua chiamata come sempre mi diverte sentire la voce di mio fratello mi fa risentire piccola quando corevamo per le strade della città e mi addormentai a metà della conversazione.
Mi svegliai che erano le due di notte restai sveglia ed andai in camera di mio fratello e mi intrufulai nel suo letto e mi feci piccola piccola.
La mattina successiva venni buttata giù dal letto e mi misi a gridare:

"Sei uno stronzo!"
"Che minchia ci fai qui?"
"Non sono più riuscita a dormire e ho deciso di venire qui, ora mi vado a preparare"

Presi il cambio e mi chiusi in bagno per poi lavarmi e vestirmi di fretta, uscì dal bagno ed andai in cucina e trovai la mamma a tostare quattro fette di pane presi due fette tostate e la salutai per poi andarmene a scuola con la moto. Quando arrivai nell'istituto un aria di disagio mi avolse come se tutti sapessero sentì una voce dire:

"Ora chi ucciderà?"
"Forse la sua prossima vittima sarà la roia oppure suo fratello"
"Doveva starsene in Olanda"

Sentì troppe voci entrai a scuola dirigendomi da Jason solo per sapere la verità. Appena lo trovai la ragazza mi vide e se ne andò a gambe levate io presi il ragazzo e lo appesi al muro con 'poca forza'.

"Che hai fatto?"
"Ho detto la verità a tutti"
"Bene allora dillo tu a Jonathan che me ne rivado a causa tua"

Strinsi la presa e lui iniziò a diventare rosso quindi lo lasciai cadere a terra per poi avvicinarmi a lui ed utilizare la voce da dura e gelida.

"Se le minacce di Jonathan non ti hanno fermato mi sembra strano visto che due minuti prima ti avevo minacciato io"

Le telecamere si sono spente e restai vicino al suo orecchio:

"Le telecamere si sono spente potrei ucciderti adesso per poi cancellare la memoria, ma non lo farò solo per non essere il mostro che sono anche se lo vorrei tanto"

Me ne andai prendendo la mia borsa.

Un Amore Tra LupiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora