Touring || Muke

15. Toronto, 13 aprile

Dato che ieri mi sono dimenticata di aggiornare, per farmi perdonare, oggi doppio aggiornamento!
Assicuratevi di non perdervi uno dei due capitoli dato che le notifiche non sempre funzionano bene😘

Devo ammettere che in questi giorni mi sta andando di lusso: per spostarci da New York a Toronto abbiamo usato l'aereo e, dato che domani abbiamo un giorno libero, non dormiremo in alcun trabiccolo a quattro ruote ma in una vera stanza d'hotel! Potrei abituarmici.

Mentre mi lego un asciugamano in vita e prendo il phon per asciugarmi i capelli, guardo l'orologio appeso alla parete: segna le due e mezza di pomeriggio. Tra due ore dobbiamo trovarci al Danforth Music Hall per il soundcheck, ciò significa che ho ancora un bel po' di tempo per dormire o guardare serie tv. Questa sì che è vita: una stanza tutta per me e due ore da dedicare al mio riposo, cosa che in quest'ultimo mese ho un po' trascurato.

Indosso i miei boxer e i pantaloni del pigiama. Sì, quando sono in casa (o in una stanza d'hotel) e non devo fare nulla di particolare, devo stare comodo.
Mi tampono i capelli con l'asciugamano e non appena mi guardo allo specchio noto che il rosa della tinta sta svanendo, lasciando spazio al biondo naturale. Dovrò andare a comprare del nuovo colore e -

"Ti muovi ad aprire o no?" una voce proveniente dal corridoio interrompe i miei pensieri. Chiudo gli occhi e tiro un respiro profondo nel momento in cui la riconosco e capisco che le mie ore di riposo andranno a farsi fottere. Magari potessi fottermi lui.

"Arrivo" urlo scaraventando l'asciugamano da qualche parte nel bagno.

"Cosa vuoi?" fingo un sorriso quando apro la porta e mi ritrovo davanti Luke con una chitarra in mano e i capelli tutti spettinati. Sembra si sia appena svegliato, beato lui che ha potuto riposarsi.

"Uhm" finge di pensare mentre i suoi occhi cadono sul mio petto scoperto. Ora, se avessi un bel fisico capirei questo suo atteggiamento ma dato che tutto ciò che ho è un po' di pancetta, non me lo spiego proprio.
"Non penso di poter dire ad alta voce quello che vorrei in questo momento" continua mentre irrompe nella mia stanza, quasi spingendomi via per farsi spazio.
"Comunque, ho scritto anche l'inizio di vapor ma vorrei aggiungere una parte solo musicale alla fine del secondo ritornello, perciò inizia a pensare".

"E cosa ti fa pensare che voglia farlo?" chiedo disperato mentre indosso la prima maglietta che trovo nella valigia.

"Perché non dovresti?" non sapendo cosa rispondere, mi chiudo in bagno per finire di asciugarmi i capelli e cercare di trovare un modo per calmarmi e non commettere un omicidio.

Quando torno in stanza trovo Luke disteso sul letto con in mano il mio telefono. Non posso fare a meno di pensare al fatto che lo vorrei in un altro modo sul mio letto ma interrompo subito la mia mente non appena mi accorgo di un piccolo particolare:

"Che cazzo ci fai con il mio telefono in mano?" urlo e glielo strappo via dalle mani.

"Ti ho segnato il mio numero e mi sono chiamato, così anche io ho il tuo" ed ecco ancora quel suo fottutissimo sorriso strafottente.
"Ora, mettiamoci al lavoro" mi incita porgendomi la chitarra e io rimango sbalordito dal suo comportamento. Si può essere più invadenti di così? Io non credo.
Ma d'altra parte non si può neanche essere più sexy di così, un difetto doveva averlo pure lui.

Ci metto poco in realtà a farmi venire in mente un pezzo prettamente musicale da inserire nella canzone, per il resto del tempo io e il biondo rimaniamo in camera a parlare e scherzare. La sua compagnia è decisamente piacevole e mi ha fatto anche rinsavire e dimenticare del mio bisogno di riposo.

Ad un tratto il suo telefono squilla, così si alza dal letto e raggiunge il mobile su cui lo aveva appoggiato. Prendo anche io il mio iphone e fingo di guardarlo mentre in realtà ascolto quello che dice Luke.

"Pronto?"
"Ciao Calum"
"Sì, sono da Michael" come suona bene il mio nome pronunciato da lui.
"Cinque minuti e arrivo"
"Sì, dai non rompere" e attacca.

"Proviamo l'ultima volta la canzone, poi devo andare".
Detto questo lascia che io impugni la sua chitarra e inizi a suonare. Mi godo il paradisiaco suono della sua voce e quasi mi dispiace unirmi a lui per cantare insieme il ritornello.
Quando stiamo per finire ci guardiamo negli occhi, come era successo qualche giorno fa mentre eravamo sul tour bus.

Make it sound so sweet
when you lie to me.
Make it sound so sweet
when you lie to me.

Lo vedo sporgersi sul letto per arrivare più vicino a me. Appoggio la chitarra a terra e in pochi secondi la distanza che ci separa si riduce a pochi centimetri.
I suoi occhi da vicino non sono semplicemente belli, hanno qualcosa di particolare, di magnetico, che riesce ad attrarmi ancora di più. Siamo talmente vicini che il suo profumo riesce ad inebriarmi la mente e mandarmi sempre più in confusione.

"Sei agitato" mi fa notare. Lo maledico mentalmente perchè lo so anche io di essere agitato. So di avere le mani sudate e tremolanti, non ho bisogno che me lo faccia notare.

"No" deglutisco.

"Adoro quando tenti di respingermi e neghi l'evidenza" le nocche della sua mano destra sfiorano la mia guancia, un leggero brivido corre lungo tutta la mia schiena forse a causa dei suoi freddi anelli o forse a causa delle sue labbra, ormai a massimo tre centimetri dalle mie.

Sto per fare il passo definitivo, sto per annullare finalmente la distanza tra noi due, lo sto davvero per fare.
Lo faccio e lui non mi respinge.
Ci stiamo baciando, per ora si tratta ancora un casto bacio a stampo, voglio assaporare le sue labbra e godermi ogni momento senza affrettare le cose.
Vorrei davvero approfondire le cose e lo farei se non fosse per il mio telefono che inizia a squillare. Sbuffo e mi allontano per l'ennesima volta da lui.

"Ignoralo" mi dice il biondo tentando di riavvicinarsi a me.

"Non posso, è Ashton ed è tardissimo, cazzo" gli rispondo prima di premere il tasto verde e sorbirmi la ramanzina del mio migliore amico che rompe i coglioni insieme al suo ragazzo perchè io e Luke siamo in ritardo.

💫💫💫

Mi scuso di nuovo per essermi dimenticata di aggiornare ieri, davvero mi dispiace tanto :(