22. Los Angeles, 25 aprile

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Dopo il nostro bacio, io e Luke ci siamo evitati a vicenda. O meglio, ad essere sincero, io lo ho evitato mentre lui ha cercato di venire a parlare con me più e più volte.
Non so perché io mi comporti così, so solo che evitarlo mentre siamo chiusi in un cazzo di tour-bus è piuttosto difficile. Per questo adesso, mentre sono seduto su un divano sul retro del bus e vedo Luke avvicinarsi a me, so di non avere scampo. Così semplicemente sospiro e alzo il volume della musica che risuona nelle mie cuffiette, sperando che Luke si curi di non disturbarmi.
Speranza vana, dato che il biondo ci mette letteralmente cinque secondi a sedersi di fianco a me e sfilarmi le cuffiette dalle orecchie.

"Perché mi stai evitando?" domanda, ovviamente.

"Non ti sto evitando" nego l'evidenza come faccio ormai troppo spesso.

"Smettila di mentirmi, è stressante!" sembra in qualche modo... arrabbiato? Non l'ho mai visto senza il suo sorrisino perennemente stampato in viso se non durante le litigate con Calum e con Sophie e il fatto che ora abbia quell'espressione a causa mia mi fa sentire male.

"Luke io-" mi interrompo, non so davvero cosa dirgli "Scappare dalle persone è più forte di me" sospiro, ammettendo la verità.

"Si, lo so" alza le spalle ed ecco che quella solita espressione di indifferenza torna ad incorniciargli il viso. Stupido io che ho pensato che gli interessasse qualcosa di me.
"Ma tranquillo, non ho intenzione di arrendermi" si alza dal divano e mi rivolge un occhiolino "Preparati, questa sera andiamo a ballare con gli altri" e senza lasciarmi tempo per una risposta, come al solito, se ne va, lasciandomi qui da solo con mille pensieri.
Non ha intenzione di arrendersi.

***

Questa sera, al fine di evitare di fare incazzare Ashton, ho deciso di non bere alcol ed è proprio per questo che quando la cameriera si avvicina al nostro tavolo io sono l'unico a non ordinare niente. Luke dovrebbe fare lo stesso dato che lui è stato nella mia situazione sicuramente più volte di me ma ovviamente fa il cazzo che vuole ed ordina un Moscow Mule.

"Vuoi assaggiare?" si avvicina a me quando gli arriva il drink "Non mi va tutto".

Annuisco svogliatamente e assaggio un po' del suo drink e, prima che possa rendermene conto, sto accettando di dividerlo a metà. In ogni caso riesco a reggere mezzo drink e non penso proprio che ciò avrà ripercussioni sul mio comportamento di questa sera.

Quando vedo che il bicchiere è rimasto vuoto e che Luke sembra avvicinarsi un po' troppo, decido che è arrivato il momento di scappare, come al solito.

"Vado in bagno" annuncio, rivolgendomi a tutti ma attirando l'attenzione in realtà solo del biondo.

"Vengo anche io" si alza dopo di me e mi segue.

"No!" urlo per sovrastare la musica ma subito dopo spalanco gli occhi perché vorrei non aver detto niente. Che figura di merda, dovrà solo andare in bagno, no?

Luke accenna il solito sorrisino "Devo solo pisciare Michael, non ho intenzione di stuprarti nel bagno di un locale".

Sbuffo senza rispondere e mi incammino verso il cartello con scritto "Toilette" sicuro che il biondo mi stia seguendo.

Vedo un sacco di gente fuori dal bagno delle donne per fare la fila e sto già pensando di trattenermi fino a quando torneremo a casa ma quando arriviamo davanti alla porta del bagno dei ragazzi noto con piacere che non c'è nessuno. È in momenti come questi che ringrazio Dio di essere nato uomo.

Quando Luke chiude la porta dietro di sé le mie orecchie lo ringraziano, sembra che il bagno sia quasi insonorizzato rispetto al resto del locale.

"Bene, io-" che imbarazzo, ci siamo solo io e Luke e non so che cosa dire "Vado in bagno, sì" quando sto per entrare nel metro quadrato che contiene il water, Luke me lo impedisce e mi tira per il braccio verso di sé.
Sto quasi per cadere ma il contatto con il petto del biondo mi blocca. Improvvisamente mi dimentico di tutto: mi dimentico di dover andare in bagno, mi dimentico che siamo in una discoteca e mi dimentico quanto tutto questo sia sbagliato.
Alzo la testa verso di lui per guardarlo negli occhi e quasi lo maledico per essere così alto ma quando incontro quei due cristalli azzurri perdo letteralmente la testa.

"Basta, io non ce la faccio più" lo prendo per mano e lo trascino dentro uno dei bagni chiudendo poi la porta a chiave. Non voglio essere interrotto.

Mi giro verso il biondo e mi fiondo sulle sue labbra, come se da esse dipendesse la mia vita. Affondo le mani tra i suoi ricci biondi e li tiro leggermente, facendo uscire dalla sua bocca un gemito strozzato, il che mi libera l'accesso alla sua lingua.
Dopo poco lo sento reagire e poggia le mani sui miei fianchi, facendo aderire perfettamente le nostre erezioni.

"Non scoperemo qui, andiamo in hotel" propone staccandosi da me per riprendere fiato. La mia fronte è appoggiata alla sua e i nostri petti si muovono ad un ritmo decisamente troppo veloce: entrambi abbiamo aspettato troppo tempo per questo e sicuramente non voglio che succeda in un lurido bagno pubblico.

"Non abbiamo un hotel, Luke" lo correggo.

"Cazzo" si lamenta e tende la testa all'indietro, appoggiandola al muro dietro di sé. Chiude gli occhi e respira profondamente e io non riesco a non pensare a quanto sia sexy anche mentre compie un'azione così normale.
Dopo pochi secondi sembra avere un'illuminazione, dato che scatta in avanti improvvisamente. Vedendo la mia espressione confusa mi guarda con un sorriso malizioso e si avvicina al mio orecchio, lecca il lobo con una lentezza disarmante mentre la sua mano percorre il mio petto e il mio addome, fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni "Possiamo sempre fare altro" propone.

💫💫💫

Come avrete capito, ci stiamo avvicinando ad uno dei momenti tanto attesi 😋😋😋😋

Volevo avvisarvi che probabilmente terrò fisso anche il lunedì come giorno per gli aggiornamenti.
Baci😘
S.

Touring || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora