Capitolo 6: Animus

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Yoongi...

Dove sei?

Jimin mugolò dal dolore. La sua caviglia era in fiamme... continuava a guardarsi intorno, cercando quel ragazzo dai capelli corvini tra le varie macchine parcheggiate in quell'area. I suoi occhi si spostavano impazziti su ogni tratto di cemento, in quella ricerca folle ma senza successo... Non riusciva a trovarlo... ma sentiva che era lì... lo sentiva.

Il corpo del castano non riusciva a muoversi; la sua caviglia faceva così male che avrebbe voluto urlare e le sue gambe sembravano aver perso la capacità di sostenerlo. Si sentiva sperduto e in panico... sentiva di star per perdere il controllo di se stesso e non aveva la più pallida idea di cosa stesse causando quella reazione. Infondo non si era sentito così con nessuno degli altri elementi... cosa aveva quello di speciale?

Dove sei... dove sei...

Il respiro del ragazzo prese a velocizzarsi paurosamente, mentre il suo petto faceva su e giù incontrollato. Sentiva la sua gola riscaldarsi e stringersi, impedendogli di inalare aria pulita e le sue mani che reggevano la sua caviglia presero a tremare insieme al suo corpo che sembrava si stesse preparando ad esplodere.

Tutta quella pressione che Jimin sentiva svanì nel momento esatto in cui due converse nere, dall'aria consumata si intromisero nel suo campo visivo, fermandosi esattamente davanti a lui.

Yoongi...

Il corvino aveva visto il ragazzo in difficoltà e si era avvicinato a lui con sguardo accigliato dalla curiosità. Si inginocchiò davanti a lui, afferrandogli le spalle, cercando di fargli alzare il capo.

"Ehi... tutto bene?"

Jimin spalancò gli occhi alla vista del volto di Yoongi davanti a sé, mentre le loro iridi si incrociarono e il suo cuore si fermò per qualche secondo prima di riprendere a battere come se stesse per avere un infarto. Non sapeva per quale motivo e non aveva la più pallida idea di cosa stesse facendo ma il castano si lanciò letteralmente sul corpo dell'altro, allacciando le braccia attorno al suo collo, singhiozzando leggermente.

"Y-yoongi..."

Il corvino fu totalmente preso alla sprovvista da quel gesto ma appena Jimin pronunciò il suo nome, le mani circondarono la vita del minore, stringendolo a sé.

"Ji-jimin..."

E mentre erano stretti in quell'abbraccio senza senso, quell'abbraccio formato da quelli che erano due perfetti sconosciuti, la caviglia di Yoongi prese a riscaldarsi e un forte vento li avvolse, creando una sorte di sfera di aria che li inglobò in quella che sembrava una dimensione completamente diversa dalla realtà.

Il maggiore chiuse gli occhi, infilando il capo nell'incavo del collo del castano, respirando il suo odore che gli era così tremendamente ed inspiegabilmente familiare. Mentre sulla sua mano prendevano ad incidersi sei lettere corsive, la sua mente si catapultò in quello che sembrava essere un sogno ad occhi aperti.

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"Non lasciarmi..." singhiozzi risuonavano nella sua testa, accompagnati dalla sensazione di due mani poggiate sulle sue guance. "Non lasciarmi Yoongi..."

Due occhi grigi come le nuvole tempestose lo stavano osservano, ricolmi di lacrime e di dolore, mentre lui indietreggiava in quel vuoto cupo che era la sua testa.

"Yoongi... Yoongi..."

Il suo cuore batteva così forte, le sue mani stringevano qualcosa di morbido mentre lacrime calde scivolavano sulle sue guance.

"Ti amo..."

Jimin...

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The Seven Elements - Vkook, Yoonmin, NamjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora