Capitolo 4

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L'urlo di una sirena in lontananza spezzò il loro silenzio. La notte era calata come una morbida coperta sulla città. L'usuale attività notturna newyorchese era sempre più diminuita dopo la scia di cadaveri lasciata da Cletus Kasady.

"La nostra risposta è sempre quella. Assolutamente no". Nat incrociò le braccia al petto e assottigliò lo sguardo.

Venom la fissò dall'alto della sua statura, "Siete più testarde di me!" esclamò sbuffando. Si sedette con un tonfo facendo tremare l'asfalto - fortunatamente quel condominio era abbandonato - e guardò in modo fugace la città: il tetto di quel edificio era un buon punto di osservazione.

Il volto di Banshee si delineò pian piano sulla spalla sinistra di Nat e con i suoi occhi azzurrognoli guardò con insistenza la schiena muscolosa di Venom.

"Tu non ci devi proteggere. Tu devi combattere al nostro fianco".

Udendo quelle parole l'altro simbionte si volse di scatto e anche Eddie rimase senza parole. Dopotutto neanche loro si sarebbero nascosti evitando di scontrarsi con Kasady.

Affrontarlo insieme era l'unica opzione.

Banshee avvolse il corpo di Nat come una seconda pelle, seguendo perfettamente la sua siluette e il suo bagliore azzurrognolo rischiarò lievemente l'oscurità di quella notte senza Luna.

Si appoggiò alla spalla massiccia di Venom, "Da dove cominciamo?".

~~~

Il ticchettio del mouse e della tastiera erano gli unici rumori che, ritmicamente, penetravano la coltre di silenzio in cui Marcus si era avvolto.

La pila dei fascicoli fotocopiati si ergeva a fianco del monitor del computer, sul quale il poliziotto aveva esaminato diverse foto delle scene del delitto con la chiara firma di Cletus Kasady.

Non vedeva uno schema nella scelta delle vittime.

Donne e uomini. Nazionalità ed etnia differente. Età variabile tra i 16 e i 45 anni.

Sembrava quasi che scegliesse la prossima vittima casualmente in mezzo alla folla.

Corrugò la fronte.

"Forse è proprio così..." sussurrò.

Automaticamente accarezzò le fedi attraverso la stoffa della maglia e ritornò con la mente a quel giorno terribilmente oscuro.

Dove erano andati? Chi avevano incontrato per strada?

Ricordava vagamente di aver trascorso una domenica tranquilla nelle quattro mura di casa.

No. Era stata chiamata dall'ospedale per un grave incidente ed era necessaria la manodopera di tutti i chirurghi disponibili.

Abbassò lo sguardo, guardando un punto fisso del pavimento.

Era morta dopo aver salvato delle vite.

Salvare delle vite...

Un'idea gli balenò per la testa.

Sfogliò i fascicoli velocemente in cerca di una conferma: una volontaria della crocerossa, un vigile del fuoco, un assistente sociale, una poliziotta...

E un chirurgo.

Si alzò di scatto dalla sedia facendola cadere con un tonfo e la stanza sembrò per un attimo girare su se stessa.

Non si erano mai concentrati sulle professioni delle vittime in quanto differenti, ma tutti quanti avevano potenzialmente un luogo in comune: gli ospedali.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 04, 2019 ⏰

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