9

384 11 0
                                    

Mi guardò interdetto per un nano secondo, per poi appoggiare le sue labbra sulle mie. Erano calde, morbide, umide. Sapevano di fumo e Coca-Cola. Si muovevano lentamente e ritmicamente, tanto da smuovere dentro di me uno sfarfallio allo nella parte bassa del ventre. Poi fa scivolare la sua lingua sulla mia e, a quel punto, il mio cuore perde vari battiti. Ha un buon sapore, esplora la mia bocca in maniera accurata, mentre le sue mani percorrono i fianchi e mi afferra per le natiche.

《Sò, dovremmo fermarci, tu... tu non puoi capire quello che mi fai.》

Gli spingo le natiche contro il bacino, provocandolo perché acceleri il ritmo. Mi dà una pacca sul sedere e me lo stringe forte. Sussulto. Voglio di più.

《Tu e questi maledettissimi pantaloncini corti. Mi farai diventare pazzo, Sonia. Quante volte ti ho detto di metterti vestiti più coprenti? Maledizione!》

Me li tolgo, i pantaloncini, me li sbottono e lui me li sfila. Colgo stupore e meraviglia nel suo sguardo appena vede la mia mutandina in pizzo viola. Mi mangia con gli occhi. E la sua erezione si fa sempre più prominente. Il mio unico desiderio in questo momento è averlo dentro di me. Ho messo da parte il buon senso, l'autocontrollo, la parte razionale: ormai avevamo iniziato e nessuno dei due aveva intenzione di finire.

《Oh, Sonia. Porca puttana! Tu mi farai implodere. Ti ho già detto che ti odio da morire?》

《Shh, ti odio anch'io. Però adesso fai ciò che ti riesce meglio: fammi tua.》

Sapore di te; Patrick CutroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora