《Sonia... Sonia, cazzo, apri questi cazzo di occhi. Perdonami, cazzo.》
La voce di Patrick la udivo in maniera distante, evanescente. Volevo aprire gli occhi, dirgli che ero ancora qui. Stravolta, traumatizzata, impressionata, sfigurata, ma ero qui.
Questa storia non sarebbe finita nei giornali, perché non sono stata violentata nel senso vero e proprio del termine. Quell'uomo non mi ha penetrata, però lo stava facendo. Lo avrebbe fatto, se non ci fosse stato Patrick.
Perché quello era il suo intento: stuprarmi. E io non sarei stata in grado di impedirglielo, nonostante lo volessi con tutte le mie forze. Per questa ragione, non sarei andata a denunciare l'accaduto, non mi avrebbero creduto.
Te la sei cercata, quel jeans bianco e aderente è un'esca per tipi del genere. Come se l'abbigliamento possa influire in qualche modo, anche se avessi indossato una gonna chilometrica o un velo coprente per tutto il corpo, sarebbe successo. Un abito scollato non vuol dire sì. Non è un paio di pantaloni attillati che giustificano uno stupro, ma la cultura maschilista che va annientata.
Mi risvegliai quando il cielo era di un colore aranciato, con striature rosa e viola, Patrick appoggiato sulla mia spalla, dormiva. È da stamattina, che, probabilmente, non mi scolla gli occhi da dosso. Sarà stanchissimo. Io ero adagiata sul sedile posteriore abbassato a mò di lettino. Era così dolce quando si prendeva cura di me.
Non penso che mi abbia drogata quell'uomo, stavo bene al mio risveglio. Non avevo la testa che mi martellava, né la bocca asciutta. Ero okay. Penso che la mia incapacità di reagire, di difendermi sia stata più un problema mentale scaturito dalla velocità e l'assurdità della situazione, che mi ha colto nel panico più totale.
Provai a svegliare Patrick, massaggiandogli delicatamente quel cespuglio riccioluto che si ritrovava al posto dei capelli. Si stropicciò gli occhi, stirandosi le braccia, poi nello scenderle, mi strinse forte a sè.
《Ho avuto così tanta paura per te, Sonia. Mi sono incolpato per tutta la giornata, ti ho chiesto scusa. Tu però non mi sentivi. Perdonami, Sò.. ti voglio tanto bene, lo sai.》
《Ti voglio bene anch'io, Pà.》
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Sapore di te; Patrick Cutrone
Fanfic《Stavo andando via, ma poi mi sono accorto che è meglio litigare con te che fare l'amore con chiunque altro.》 Sonia e Patrick: coetanei, colleghi, migliori amici e chi più ne ha più ne metta. Due caratteri incompatibili, due personalità contrastanti...