Quel pomeriggio lo passai con Yui nello splendido giardino della villa, passeggiando e fermandoci a guardare il fiorente roseto.
L'odore era inebriante.
<<Sono preoccupata, T/N>> sussurrò all'improvviso la ragazza, fissandomi triste.
La frase attirò immediatamente la mia attenzione, facendomi voltare di scatto verso di lei.
<<Come mai?>> le chiesi.
<<Perché ultimamente vengo morsa molto di meno, normalmente la cosa mi renderebbe felice, ma in questo caso no, perché so che se succede è solo perché vengono da te. Sono molto preoccupata, i morsi su di te aumentano ogni giorno di più e ti vedo sempre più provata>> mi spiegò.
Con Yui avevo stretto una bellissima amicizia nel corso delle settimane passate e si preoccupava spesso per me, così come io per lei.
Effettivamente più passavano i giorni e più le visite dei fratelli si intensificano, probabilmente a causa del mio sangue che conseguentemente alla malattia diventava ogni giorno più invitante per loro. Secondo quanto mi era stato riferito successivamente, durante la cura, che durava anche più di un anno, raggiungeva il suo picco massimo.
<<Non preoccuparti per me, io sto bene>> risposi. Non era esattamente la verità, ma volevo rassicurarla in qualche modo e non farla sentire responsabile per qualcosa di cui effettivamente non aveva nessuna colpa.
<<Non stai bene per niente. La tua pelle parla chiaramente, scommetto che non riuscirei nemmeno a contare tutti i morsi che hai. Mi chiedo come tu faccia a reggerti ancora in piedi, sono davvero preoccupata.>>
La mano della ragazza strinse delicatamente il mio avambraccio in un gesto affettuoso e non riuscii a nascondere una smorfia di dolore.
<<Che hai lì?>> chiese.
Non riuscii a sottrarmi e alzai piano la manica, rivelando il mio braccio praticamente martoriato.
<<È peggio di quanto credessi. Chi li ha fatti quelli?>>
<<Quasi tutti Kanato, le braccia sono il suo posto. Laito invece preferisce le gambe, mentre Shu e Ayato il collo e le zone limitrofe>> le spiegai. Sul viso della ragazza si dipinse un'espressione di puro rammarico e decise di dirottare la conversazione fu un altro punto della questione.
<<A proposito di Shu, lui dice qualcosa in merito? Magari potrebbe darti una mano.>>
<<Shu fa anche troppo per me. Dal ritorno da scuola fino al mattino sta quasi sempre con me e gli altri non si avvicinano, anche lui mi morde in quelle ore, ma sa regolarsi e poi uno è sempre meglio di più vampiri>> le spiegai.
La ragazza sospirò e prese a fissarmi di sottecchi.
<<Cosa provi per lui? Te lo sei chiesta? Sembrate molto legati, in genere Shu non si lascia mai coinvolgere da nulla>> chiese a bruciapelo.
Restai a riflettere sulla sua domanda per qualche secondo, arrivando alla conclusione di non avere nemmeno io una risposta chiara e precisa sulla questione.
<<Mi credi se ti dico che non ne ho la più pallida idea? Io so solo che con lui mi sento bene e non ho paura, mi fido di Shu e tra tutti i fratelli è in assoluto quello con cui mi trovo meglio. È calmo e non mi fa mai del male, nemmeno quando mi morde>> risposi infine.
<<Io penso che lui ti piaccia e non c'è nulla di cui vergognarsi. Penso sia normale legarsi a una figura che dà un minimo di stabilità in una situazione così traballante, inoltre lui sembra molto legato a sua volta a te.>>
<<Non ne sono sicura, spesso penso che mi veda solo e unicamente come una fonte succulenta di sangue>> le spiegai.
<<Se così fosse non resterebbe a dormire da te e non ti permetterebbe di dividere la sua musica con lui. Se c'è una cosa di cui Shu è geloso sono i suoi auricolari, non lo credevo nemmeno capace di un gesto di condivisione simile e poi ti segue sempre con lo sguardo sia durante i pasti che in limousine, quando non tiene gli occhi chiusi almeno>> disse.
<<E quando avresti notato tutte queste cose? Io non ho visto nessuno sguardo da parte sua.>>
<<Questo perché non presti abbastanza attenzione, inizia a farci caso e vedrai.>>
Un vento gelido si alzò proprio in quel momento e alzando gli occhi notammo un cielo carico di nuvoloni neri. Prese com'eravamo dalla conversazione nessuna delle due si era accorta del cambio climatico.
<<Penso che sia meglio rientrare, qui tra poco arriverà un acquazzone>> proposi, ottenendo immediatamente il consenso della ragazza.
Senza dire altro tornammo velocemente nella villa, congedandoci per fare entrambe un bagno caldo nelle nostre stanze.Immersa nella vasca da bagno ripensai a tutta la conversazione avuta con Yui a proposito del mio rapporto con Shu.
Non era sicuramente qualcosa di ordinario, ma non potevo nemmeno definirlo un rapporto romantico. Da parte mia era un bisogno di protezione che trovavo nella sua figura, da parte sua una, per me, incomprensibile brama da vampiro che rivendicava i propri diritti. Facendomi dare quel primo morso avevo firmato una sorta di patto silenzioso con lui, dandogli una specie di esclusiva su di me.
Da una parte ero felice di aver scelto proprio lui, questo provava una mia non completa indifferenza nei suoi riguardi.
Mi sentivo al sicuro in sua compagnia, non nelle mani di un vampiro come spesso accadeva con i suoi fratelli.
Restai a mollo per un tempo lunghissimo e uscii solo quando l'acqua iniziò a raffreddarsi e la schiuma a sparire lentamente in piccole bolle.
Mi frizionai per bene i capelli con un asciugamano ed ebbi cura di vestirmi prima di uscire, ormai abituata alle continue visite inattese dei ragazzi nella mia stanza.
Come a dimostrazione di ciò trovai Shu nella mia stanza, mentre curiosava senza permesso tra le mie cose.
<<Dovresti comprare dei vestiti più accattivanti>> disse dal nulla, rigirandosi tra le mani una maglietta che riconobbi come una di quelle con dei disegni kawaii sopra, un regalo di mia madre di due anni prima.
<<E tu dovresti imparare a tenere il naso fuori dalle questioni che non ti riguardano>> dissi, cercando di usare un finto tono arrabbiato e strappandogli di mano la maglietta nel più completo imbarazzo.
Quando ci si metteva sapeva essere anche più pervertito di Laito e lo dimostrava commentando di tanto in tanto cosa indossavo. Una volta aveva anche frugato nel mio cassetto dell'intimo, definendolo poco sexy.
Per la prima volta vidi farsi largo sul suo viso un piccolo sorriso che mi fece imbambolare. Non l'avevo mai visto assumere un'espressione diversa dalla sua solita aria apatica, ad eccezione delle volte in cui aveva mostrato un minimo di fastidio alla vista dei morsi non suoi. Ne restai davvero colpita.
La mia mano si mosse da sola fino alla sua guancia, che accarezzai indecisa con la punta dei polpastrelli. Shu mi incoraggiò afferrandola e posandola con più decisione sul suo viso.
Il gesto mi fece coraggio e mi portò a lasciare una lenta carezza sulla sua pelle praticamente perfetta, utilizzando le nocche. Non un'imperfezione, quel ragazzo non aveva un difetto.
Lui rispose al mio gesto baciandomi il dorso della mano e causandomi un fremito. Le sue labbra scivolarono poi lungo il mio polso, rivendicando un suo morso di qualche giorno prima.
Bevve senza staccare nemmeno per un secondo gli occhi dai miei e trattenendo delicatamente il mio braccio con una delle sue mani, l'altra corse invece a posarsi sulla base della mia schiena.
Ogni volta che beveva il mio sangue era sempre profondamente intenso e continuava a tenere il suo sguardo puntato nel mio ogni volta che ne aveva l'occasione, insomma quando mordeva una parte del mio corpo che gliene offriva la possibilità.
Essere morsa sul polso era poco intimo e come a leggermi nel pensiero il ragazzo si staccò da lì per rifugiare il viso nell'incavo nel mio collo, iniziando a stringermi con saliente possessività. Sentii la sua lingua accarezzarmi piano e un altro fremito investire il mio corpo, ancora più intenso del precedente, poi i suoi canini affondare con gentilezza nella mia pelle.
A quel gesto lo accolsi tra le mie braccia, infilando una mano tra i suoi morbidi capelli, esattamente come la volta prima. Solo a lui concedevo simili libertà.
<<Shu>> mormorai, tirando la testa da un lato per offrirgli meglio il mio collo.
Realizzai davvero solo in quel momento la verità che si celava dietro alle parole di Yui: lui mi piaceva sul serio. Proprio per questo restai ferma lì, permettendo di nuovo al ragazzo di nutrirsi di me, senza staccare mai le mie mani dal suo corpo.EH BOH
Devo uscire e sono pigra. Come al solito in fin dei conti...
Mi defilo che vado a vestirmi, bye
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Dark || Diabolik lovers x Reader
FanfictionPrima di rendermene conto mi ritrovai imprigionata lì, senza nessuna possibilità di sottrarmi al mio destino. L'unica consolazione: lui. (I personaggi coinvolti nelle scene a rating rosso sono da intendersi come maggiorenni)