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<<Shu>> mormorai sottovoce, mentre il ragazzo succhiava avido la pelle del mio collo, lasciando un altro vistoso segno.
Alternò l'ennesimo succhiotto a un delicato morso, che mi portò ad aggrapparmi ancora di più al suo corpo, avvolgendo le mie gambe attorno al suo bacino.
Da circa un quarto d'ora eravamo sdraiati sul letto della sua stanza, dove Shu mi aveva condotta dopo quei primi intensi baci nella stanza simile a uno studio e da quando eravamo lì il ragazzo non si era staccato per un secondo dal mio collo, succhiando la mia pelle e mordendomi in più punti.
<<Sei solo mia>> mormorò lui, contemplando l'ultimo dei suoi morsi.
Sentii crescere dentro di me la voglia di baciarlo ancora e senza tanti complimenti afferrai il suo viso, fiondandomi sulle sue labbra.
Avevo desiderato così tanto sentire la sua bocca sulla mia e adesso che potevo finalmente baciarlo era troppo chiedermi di accontentarmi di pochi baci. Ne volevo sempre di più.
Per fargli capire di voler approfondire il contatto spinsi di più la mia mano sul retro del suo collo e lui capì immediatamente, dischiudendo le sue labbra e permettendo alle nostre lingue di incontrarsi a metà strada.
Lo baciai al massimo delle mie capacità, lasciando scorrere le mie mani sul suo viso, sul suo collo, sul suo petto, sulla sua schiena e sulle sue braccia, senza tralasciare nemmeno una porzione di pelle. Volevo sentirlo più vicino.
Shu si voltò di scatto, trascinandomi sopra di sé e ne approfittai per far incastrare perfettamente i nostri corpi e per scendere con le mie labbra sul suo collo, che baciai dolcemente.
Lui però poco dopo mi costrinse a staccarmi, tirandomi su fino ad ottenere il mio viso all'altezza del suo. Davanti alle sue iridi blu cobalto ebbi come un fremito e sentii delle farfalle svolazzare nel mio stomaco, quasi ferocemente.
<<Voglio sentirti dire cosa provi per me>> disse lui, fissandomi seriamente.
Indugiai al suono di quelle parole. Sapevo esattamente cosa sentivo nei suoi confronti, ma dirlo a parole mi risultava molto più difficile del previsto.
Davanti ai suoi occhi così desiderosi di sapere non riuscì però a trattenermi e mi decisi a vuotare il sacco.
<<Shu, tu mi piaci tantissimo. Penso dall'inizio, anche se per diverso tempo ho finto di non vedere la verità. Mi piaci, mi piaci così tanto>> sussurrai, accarezzando il suo viso.
Lui sembrò soddisfatto dalla mia risposta e mi regalò un altro bacio, più breve degli altri, ma ugualmente bello.
<<E?>> mi incoraggiò lui.
Inarcai leggermente un sopracciglio, non capendo cosa volesse sentirti dire ancora, ma la mia confusione durò solo pochi istanti, perché poi ripensai a quello che aveva detto poco dopo avermi baciata la prima volta.
<<E sono tua>> conclusi, senza staccare nemmeno per un secondo gli occhi dai suoi <<lo sai che sei l'unico a cui consento di mordermi senza riserve.>>
Questa volta lo baciai io per prima, accarezzando i suoi biondissimi capelli e assaporando fino in fondo la morbidezza delle sue labbra.
Ero innegabilmente pazza di lui e quel sentimento cresceva sempre di più, potevo sentirlo chiaramente secondo dopo secondo.
Shu poteva sembrare freddo come un vento catabatico, ma in realtà sapeva travolgerti in un tornado di passione rovente.
Ogni punto accarezzato dalle sue labbra sembrava come prendere fuoco e io stavo lentamente bruciando sotto alle sue dita sapienti.
Lui era il pianista, io la metafora di un pianoforte, modellata a suo piacimento sotto alla pressione delle sue mani.
Mi lasciai andare contro le sue labbra, desiderando di premere il tasto stop per fermare quel momento in eterno.

Qualche ora dopo mi sentivo quasi ubriaca, mentre copiavo distrattamente alcune cose alla lavagna.
Il ragazzo si era allontanato da me solo quando era giunto il momento di andare e separarsi in limousine era stato quasi doloroso per me.
Non potevo fare a meno di sorridere come inebetita e questo aveva attirato non poco la curiosità di Yui, che dall'atrio della villa mi aveva rivolto non pochi sguardi pensierosi,
Sicuramente a tempo debito e lontane da orecchie indiscrete avrei vuotato il sacco, magari approfittando della lezione di economia domestica che ci attendeva di lì a poco.
La mia amicizia con lei andava a gonfie vele e non potevo esserne più felice, soprattutto perché ultimamente tutto sembrava girare per il giusto verso; assalto di Reiji a parte.
I miei voti scolastici erano buoni, Shu mi aveva baciata, il resto dei fratelli mi dava meno gatte da pelare rispetto al mio arrivo e mi stavo iniziando ad abituare alla mia nuova vita.
D'altra parte la notizia del mio prodigioso recupero, rispetto alla mia malattia, mi aveva turbata non poco. Un lato di me desiderava riabbracciare i miei genitori, l'altro soffriva già all'idea di non vedere mai più il vampiro che si era preso il mio cuore senza troppi sforzi.
Improvvisamente un po' della mia felicità si dissolse, lasciando spazio all'amara consapevolezza di non aver poi così tanto tempo da passare nella villa.

Quando il momento di sputare il rospo giunse la povera ragazza per poco non fece cadere sul pavimento la terrina imburrata che aspettava di ospitare l'impasto del suo dolce.
La sorpresa sul suo viso era palese, così come il rossore sulle mie guance dopo quell'imbarazzante confessione.
<<Ti ha baciata? Sono senza parole dalle sorpresa>> disse la ragazza <<o meglio, come ben sai sapevo del vostro interesse palesemente reciproco, ma mi aspettavo tempistiche più lunghe.>>
<<Beh, invece è andata così>> mormorai, versando negli stampi per biscotti il vellutato composto ottenuto dopo una lotta all'ultimo sangue con la frusta. Alla fine avevo vinto 1 a 0 contro i maledetti grumi che rischiavano di rovinare il mio lavoro.
Avevo deciso di fare dei biscotti menta e cioccolato e avevo già una mezza idea sul destinatario del lavoro.
<<E... come è stato?>> chiese lei. I suoi occhi brillavano leggermente e sorrisi davanti all'innocenza di quella ragazza, che pendeva dalle mie labbra come uno spettatore in presenza di un eccelso cantastorie.
Mi presi alcuni secondi per ripensare alla morbidezza della sue labbra, voraci e poi delicate, alle sue mani che mi accarezzavano il profilo e alla consistenza dei suoi capelli sotto alle dita.
<<Come il migliore dei sogni>> fu la mia sentenza finale.
Le nostre intime confessioni finirono quando la nostra attenzione venne catturata da un gruppetto di nostre compagne prese a chiacchierare rumorosamente in cerchio.
Il bello delle lezioni di economia domestica era la possibilità di parlare un po' tra di noi, considerando l'assenza dell'insegnante per quasi tutto il tempo e quindi fu spontaneo per noi avvicinarci per capire la natura di una discussione così vivida.
<<Ti dico che è così. Arriverà la settimana prossima, come ben sai Ikumi-senpai della sezione E è figlia della segretaria del preside e ha avuto una soffiata sul suo arrivo. Verrà nella nostra classe, ormai è già deciso>> disse entusiasta la nostra rappresentante di classe, una graziosa ragazza che rispondeva al nome di Mei Terumi.
Andavo abbastanza d'accordo con lei, così come col resto dei compagni, tanto da spingermi a chiedere delucidazioni.
<<Di cosa parlate?>> chiesi, anticipando la domanda che si leggeva chiaramente anche sul viso di Yui al mio fianco.
<<Di lui naturalmente>> rispose la ragazza, mostrandomi la pagina di una rivista che teneva sapientemente in mano, dove troneggiava il viso di un bellissimo ragazzo che non mi era per niente sconosciuto.
<<Kou Mukami? Quell'idol ultimamente molto popolare? Nella mia vecchia scuola erano tutte innamorate cotte di lui, ogni mattina c'erano sue foto ovunque sui banchi delle mie compagne>> valutai, ripensando alle giornate nel mio vecchio istituto.
Non c'erano dubbi, era proprio lui.
<<Frequenterà la nostra scuola, anzi la nostra stessa classe>> disse lei esaltata, scatenando le risa nervose delle compagne attorno a lei.
<<Uh, capisco>> dissi, a differenza loro meno entusiasta rispetto alla notizia. In fondo erano altri i capelli biondi che affollavano tutti i miei pensieri.
<<Come fai ad essere così indifferente? Lui è tipo il principe azzurro che ogni ragazza vorrebbe al suo fianco>> sospirò lei, ottenendo i consensi di tutte le altre ragazze.
<<Diciamo solo che io preferisco di più il lupo cattivo>> risposi, facendo l'occhiolino a Yui che mi sorrise complice. Mei Terumi fece spallucce, ovviamente non cogliendo il senso del mio riferimento, e prese a sfogliare di nuovo la rivista.
Tornai ai miei biscotti, inconsapevole dell'impatto che quel ragazzo sulla rivista patinata avrebbe avuto sulla mia vita nelle settimane a seguire.

Dark || Diabolik lovers x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora