capitolo 6

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Guardo l'orologio, 21.40, cavolo! Sono di nuovo in ritardo per l'incontro con i Serpents.
Inizio a correre, fino ad arrivare senza fiato davanti alla porta del White Warm, ed una volta spalancata vedo solo i miei amici e non tutto il resto della gang.
"Dove sono tutti gli altri?" Chiedo, riprendendo fiato.
Cheryl, Toni, Sweet Pea e Fangs, sono seduti sulle sedie del bancone, guardandomi storto.
"Si erano scocciati di aspettare, e quindi se ne sono andati via" dice Fangs, quasi indifferente e ignorandomi poco dopo.
"40 minuti di ritardo! Ma dov'eri finita?" Mi urla addosso Sweet Pea, alzandosi dalla sedia, palesemente arrabbiato, mentre le ragazze guardano da dietro le sue spalle.
"Ero... impegnata" dico, sicuramente non posso raccontare che avevo appena fatto sesso con Jughead a casa sua...
"Impegnata alle 10.00 di sera?! Ti ho chiamata 30 volte, e lasciato almeno 10 messaggi in segreteria"
"Avevo il telefono scarico" mi giustifico.
"Mi stavo preoccupando cazzo! Pensavo fossi in pericolo!"
"Cazzo Sweet Pea ho 17 anni, non 5! So badare a me stessa!" Gli urlo contro, arrabbiata.
"Già, sono io il coglione che pure si preoccupa". Prende la sua giacca dalla sedia, e se ne va via, senza aggiungere altro.
A quel punto si alzano pure Fangs e Cheryl e seguono Sweet Pea.
Alzo gli occhi al cielo e mi siedo suo sgabello, sospirando
"TT vieni con noi?" Chiede Cheryl sulla soglia della porta.
"No, resto un altro po' qua" risponde lei, guardandomi.
Sento la porta chiudersi in fondo alla sala.
"Che ti succede? È la terza riunione a cui arrivi in ritardo"
"Non lo so Toni..."
"Io penso di saperlo. E se prima delle riunioni tu sei sempre con Jughead, penso che una risposta ce l'abbia pure tu..."
In effetti è vero, ogni volta ero impegnata con lui.
"Sweet Pea era davvero preoccupato"
"Toni! Lo sai anche tu che mi tratta come una bambina, sono stufa"
"Lo fa perché ci tiene, e lo sai pure tu..."
Mi mordo il labbro inferiore... ha ragione, prima di conoscere Jughead non sarei mai arrivata tardi ad una riunione, o risposto così a Sweet Pea...
"Inoltre è successa una cosa a scuola, di cui volevamo parlare alla riunione"
"Cosa è successo?" Chiedo preoccupata
"Sweet Pea, Fangs e altri Serpents si sono cacciati in una rissa, e ovviamente il preside ha deciso di sospendere tutti i maschi Serpents della scuola"
"Oh merda" dico, prendendomi la testa tra le mani. "Era per questo che era così agitato..." dico sottovoce.
"Già... è semplicemente stata una brutta giornata per tutti. Ma ti dico una cosa, da migliore amica: sei diversa, ed entrambe sappiamo da quando... Non ti sto dicendo di lasciarlo perdere, ma pensa a chi c'è sempre stato, e non chi invece, per natura, è contro la tua famiglia..."
Detto questo si alza, prende la sua giacca, andando verso la porta.
"Ah e, parla con Sweet Pea, prima che venga a scoprire tutto da solo" dice ed esce, nel buio della notte, lasciandomi da sola.
Sento gli occhi umidi e poi eccola, la lacrima che scivola lungo la mia guancia. Penso siano passati mesi dall'ultima volta che ho pianto, e mi fa così strano sentire la pelle bagnata... Cosa faccio? Cosa cazzo devo fare?!
Devo decidere tra la mia felicità e il bene dei Serpents, e anche se alcuni non avrebbero dubbi su cosa fare, io ce li ho, e anche tanti...
In cosa mi hai trasformata, Jughead Jones...?

***
"Betty, Betty svegliati" una mano spinge delicatamente la mia spalla.
Alzo la testa di scatto, toccandomi subito dopo il collo per il dolore. Come ho fatto ad addormentarmi sul bancone?
"Che succede?" Chiedo, quando vedo Toni e Cheryl di fianco a me
"Eravamo passate a prenderti alla tua roulotte per andare a scuola, e dato che non ti abbiamo trovata, abbiamo pensato che potresti essere stata qua" dice Cheryl.
La guardo, dispiaciuta per quello che è successo ieri, ma inaspettatamente mi sorride.
"Tutto risolto Betty, non sono arrabbiata con te" dice, per rassicurarmi.
"Grazie" le rispondo
"Forza, dobbiamo andare a scuola" ci avverte Toni.
Vado in bagno a darmi una sistemata e poi usciamo tutte insieme.

Arrivate davanti a scuola, ci dobbiamo separare per andare ognuno nelle proprie classi, e io passo per una porta secondaria, così che non debba essere sotto gli occhi di tutti.
Il corridoio disabitato mi piace, è tranquillo, e anche se questa scuola non è tanto grade, nessuno viene mai in questa ala dell'istituto.
Sento due mani prendermi per i fianchi, e mi giro di scatto, pronta a difendermi con uno schiaffo verso chiunque mi abbia toccato.
"Calma sono io" dice Jughead, prendendo i miei polsi tra le mani.
Respiro faticosamente, sorpresa nel vederlo qua
"Pensavo conoscessi solo io questa parte della scuola" dice lui, sorridendomi.
"A quanto pare no..." rispondo, rivolgendo lo sguardo verso terra. Non voglio guardarlo, dopo tutto quello che è successo ieri, anche a causa sua...
"Tutto ok?" Chiede stranito.
"No, non è tutto ok" rispondo io, arrabbiata.
"Cosa succede?"
"Ho saputo che tutti i maschi dei Serpents sono stati sospesi per 5 giorni perché hanno fatto una rissa con alcuni Bulldogs. Ma come ogni volta, i northsiders se la scampano senza alcuna conseguenza"
"Si, l'ho saputo quando hai lasciato la mia casa ieri. Volevo chiamarti..."
"Si volevi, volevi, ma alla fine non fai mai un cazzo!" Gli urlo contro.
"Ehi calmati, ma cos'hai stamattina. Sei più stronza del solito" dice, guardandomi storto
Alzo gli occhi al cielo, e mi giro per andarmene via da lui.
"No dai, aspetta" dice prendendomi per un polso "Non so perché sei così arrabbiata oggi, penso sia successo qualcosa. E mi dispiace per i tuoi amici, ma io non posso farci niente. Ho già sgridato la mia squadra, e mi hanno promesso di non fare mai più risse con i Serpents"
Mi sorprende che abbia parlato seriamente con loro, e spero con tutta me stessa che sia vero, così che non ci saranno più casini, almeno a scuola.
"Scusami, sono successe delle cose ieri sera con i Serpents, e suppongo che sia semplicemente nervosa e preoccupata"
"Vuoi parlarne?" Chiede, in tono dolce.
"No, tutto apposto"
"Ok..." sussurra.
Non mi ero nemmeno accorta che ci trovassimo a un palmo di distanza, ma poco dopo questa distanza si annulla, e le sue labbra si posano sulle mie.
Dopo alcuni secondi mi stacco velocemente da lui "potrebbero vederci" dico.
"Va bene, fifona" dice lui, toccandomi il naso scherzosamente "Allora ci vediamo dopo?" Chiede sorridendo
"Ci penso..." dico ironica, andandomene e sentendo la sua risata, che rimbomba nel corridoio vuoto, così come i tacchi dei miei stivaletti.

Ed ancora una volta mi sono lasciata completamente andare, ma è più forte di me, non riesco a stargli lontana...

***
"Ehi Toni" dico, andando verso il suo armadietto. "Com'è andata la mattinata?"
"Male, ho preso D- nel compito di inglese. Mi servirebbe un tutor per imparare a scrivere dei temi almeno decenti" si lamenta lei.
Sorrido, pensando che potrei aiutarla io, ma decido di non dire niente, oltre a Jughead, nessuno sa che mi piace leggere e scrivere.
"Per fortuna adesso c'è la ricreazione, così posso bermi un litro di caffè per cercare di restare sveglia alla lezione di francese"
"La scuola fa ancora più schifo senza i ragazzi..." mi lamento
"Non posso dire il contrario..."
Entriamo nella sala degli studenti, dove ovviamente ci sono tutti i Bulldogs seduti sui divani, che come ogni volta guardano storto chiunque entri con una giacca di pelle addosso... tra loro però vedo anche Jughead, che mi sorride e mi fa un occhiolino, senza farsi notare dai suoi amici.
Ma Toni come ogni volta vede tutto e mi tira una gomitata, sorridendomi subito dopo. Per fortuna lei riesce a capire la mia situazione, e so che non è arrabbiata con lui, semplicemente vuole che io stia attenta.
Le sorrido a mia volta e andiamo verso la macchinetta del caffè, mentre i Bulldogs riprendono a parlare come prima.
Dopo che Toni si è presa il suo caffè mi dice: "intanto che te lo prendi pure te, vado a sedermi sulle poltrone infondo per ripassare francese, ok?"
"Si, arrivo subito" dico, mentre lei si allontana.

Guardo nelle tasche dei miei pantaloni per prendere i soldi, ma non trovo niente. Cerco anche nelle tasche della giacca, ma tutto quello che trovo è un elastico per i capelli e qualche carta di caramella.
"Cazzo..." impreco sotto voce, continuando a cercare, invano. Non ho più nemmeno i soldi per prendermi un dannato caffè.
Vedo qualcuno passarmi avanti, e sto quasi per urlargli contro di non superare, ma quando capisco che sia Jughead e che ha messo dentro la macchinetta i soldi per pagarmi il caffe, gli rivolgo un sorriso e bisbiglio un "grazie", che lui ricambia con uno dei suoi splendidi sorrisi, mentre va verso l'altra macchinetta, per evitare di dare sospetti.
Prendo il caffè in mano, e quando mi giro per andare verso Toni, vado a sbattere contro qualcuno, ma fortunatamente c'è il coperchio sopra la tazza, così che non si rovesci niente.
"Guarda dove vai!" Mi urla contro, e non mi sorprendo nel vedere che sia un Bulldog. Alzo lo sguardo verso di lui arrabbiata, e vorrei tanto tirargli uno schiaffo sulla faccia da culo che si ritrova, ma mi trattengo per non creare altri casini con i Serpents.
Faccio per andarmene, ma lui si posiziona di nuovo davanti a me, bloccandomi la strada, e mi guarda attentamente.
"Clarissa?" Chiede confuso, ed è in quel momento che il sangue mi si gela nelle vene...

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Spazio autrice
Uuuu... Cosa starà succedendo? Perché un Bulldog ha chiamato Betty Clarissa?
Commentate con le vostre teorie (rispondo in privato a chi indovina) e VOTATE ❤

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