capitolo 9

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Camminiamo mano nella mano, mentre Jughead si guarda intorno. Non penso sia venuto molte volte nel southside, ma voglio fargli vedere la mia vita, e questa ne è una parte.
Arriviamo al campo dove ci sono tutte le case della maggior parte dei Serpents, e io inizio a sudare freddo. Ho paura, paura di essere giudicata, specialmente da lui. Non ho mai provato a spiegare la mia vita a una persona così tanto diversa da me, e non pensavo sarebbe stato così difficile. Ma d'altronde lo ha detto anche Jughead: lui si è aperto con me, e io voglio farlo con lui, sento che è diverso dagli altri, sento che mi può capire.
Arriviamo davanti alla mia casa, o meglio, la mia roulotte. Mi fermo davanti ad essa, sospirando nervosa, e poi mi giro verso Jughead per vedere la sua reazione. Sembra un po' disorientato, ma penso sia normale, diciamo che questo non è proprio il suo habitat... Mi sorride dolcemente e a quel punto decido di aprire la porta, per dopo entrare in casa, richiudendola alle nostre spalle.

Mi gratto la testa agitata, lasciando la mia giacca sul divano.
"È un po' piccola, ma ci vivo da sola quindi..."
"È carina, mi piace" dice, sorprendendomi.
"Davvero?"
"Si, ti ci vedo sdraiata su quel divano, mentre leggi i tuoi libri, o seduta su quella sedia pensando ai Serpents"
È vero, sono tutte cose che faccio, e sono felice l'abbia presa abbastanza bene.
Andiamo a sederci sul divano, e quando nota che io mi irrigidisco e cerco di mettermi il più lontano possibile da lui, mi tira per un braccio, avvicinandomi a se. Ci scappa ad entrambi una risata, e io appoggio la testa sul suo petto, mentre lui gioca con una ciocca dei miei capelli.
"Ecco, adesso penso tu sappia qualcosa in più di me..." dico a bassa voce.
"Questo mi rende davvero felice"
Lascia un tenero bacio sulla mia testa, e io mi stringo più a lui.
"Ora sei più tranquillo nel vedere dove vivo?" Chiedo
Sospira profondamente "Continuo a pensare che potrebbe essere pericoloso vivere da soli qui, ma se dici che affianco a te vivono i tuoi amici e dici di sentirti sicura, allora va bene"
Alzo la testa per guardarlo, e gli sorrido riconoscente. So che non è proprio un bel posto, soprattutto rispetto a casa sua, ma sono felice che riesca ad accettare anche questa parte di me.
Si allunga sulle mie labbra, e mi bacia falemicamente. Gli mordo un labbro e lo tiro un po', provocando un sorriso sulla sua bocca.
"Vuoi proprio tentarmi a farlo solo dopo 5 minuti che sono entrato per la prima volta a casa tua?" Chiede, sorridendo beffardo.
"Sei tu che non riesci proprio a resistere"
"Hai ragione" sussurra, prima di riavvicinarsi a me.
Appoggia una mano dietro la mia testa, stringendomi a se, e spingendomi leggermente indietro, così da farmi sdraiare sul divano. Il suo corpo caldo sopra il mio mi fa sentire bene, al sicuro, non pensavo di poter mai arrivare a dirlo...
Gli tolgo la giacca da football e lui sbottona la mia camicia, lasciando la vista al mio bustino in pizzo, che ammetto di aver messo apposta nel caso fosse capitata questa situazione, e a lui sembra non dispiacere. Tra i sospiri di piacere mi tolgo completamente la camicia, mentre lui continua a baciarmi il collo e ad accarezzarmi lungo la schiena.

Sussulto dallo spavento quando sento un rumore provenire da dietro la mia testa, e lo stesso fa Jughead.
Ci metto qualche secondo a realizzare che qualcuno è entrato dalla porta, e non appena capisco di chi si tratta, cerco di ricompormi, mentre Jughead si alza da me.
"Che cazzo stavi facendo?!!" Sbraita Sweet Pea, avanzando verso Jughead.
Mi alzo anch'io dal divano, e mi posiziono davanti a lui.
"Sweet Pea calmati!" Dico, cercando di trattenerlo dal petto.
"Calmati?! Sto coglione era sopra di te 2 secondi fa!"
Jughead nel frattempo ha raccolto da terra la sua giacca e me la posiziona sulle spalle.
"Che cazzo fai adesso, ti interessa che posso vederla in reggiseno?"
"Sweet Pea smettila di fare il bambino"
"Il bambino? Il bambino io?! Stavi per fare sesso con un Bulldog, ma ci pensi quando fai le cose?!" Mi urla tutto in faccia, e sono costretta ad indietreggiare da quanto forte sta urlando.
"La smetti di urlare contro?" Chiede Jughead, spazientito.
Oh no, ti prego fa che adesso non si metta anche lui in mezzo.
"Tu chiudi la cazzo di bocca, non hai diritto di parlare"
"Smettila di attaccarlo!" Urlo a mia volta.
"Che c'è, adesso lo difendi pure? È un Bulldog, Betty, è un northiser, ci odia, ti sta usando!"
"Non è vero" si difende Jughead.
"Vuoi dirmi che non stavi per scopartela?"
Sia io che Jughead rimaniamo in silenzio, mentre io abbasso la testa.
"Aspetta..." cerca di dire "v-voi due l'avete...già fatto?" Chiede sconvolto e abbassando la voce.
Non rispondo, e non lo guardo negli occhi, ho paura che ormai abbia scoperto tutto, e non penso la prenderà molto bene.
"Betty" mi chiama "Betty rispondimi cazzo!"
"SI! Si lo abbiamo già fatto!" risponde Jughead al posto mio.
Sweet Pea si sorprende e so che vorrebbe prenderlo a pugni se non ci fossi io davanti.
"Betty... È vero?" Chiede, ancora incredulo.
Dato che ancora non gli rispondo mi posiziona due dita sotto il mento e me lo alza velocemente. So che non è un ragazzo violento con me, non mi farebbe mai del male, ma so anche che adesso è arrabbiato.
"Oh, allontanati!" Gli urla Jughead, togliendoli bruscamente la mano dal mio mento, e posizionandosi davanti a me. "Lei è felice adesso, per una volta pensa alla sua felicità e non alla tua, pensa al suo bene e non solo al tuo"
Sweet Pea lo guarda in cagnesco "l'ho fatto per 17 cazzo di anni" dice, indierreggando e guardandomi dritto negli occhi. "Ma tu hai scelto uno che conosci da 2 secondi, e non me..."
Si avvia verso la porta, ed esce, sbattendola, lasciando me e Jug nel silenzio, mentre lui riprende fiato da quanto ha urlato, e i miei occhi diventano lucidi.
"Betty, stai bene?" Chiede, appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Sì..." rispondo fissando il vuoto.
Mi levo la sua giacca dalle spalle e mi rimetto la mia camicia.
"Che fai?"
"Vado da Sweet Pea" dico mentre mi abbattono la camicia
"Sei sicura?" Chiede, riferendosi a ciò che ha fatto prima.
"Tranquillo, non mi farà mai niente, ma gli devo parlare"
"Ok, dopo possiamo parlare anche noi?"
"Sì certo, ci sentiamo" dico uscendo dalla porta e correndo verso la roulotte di Sweet Pea.
Senza bussare, proprio come ha fatto lui, entro e lo trovo a camminare nervosamente avanti ed indietro per il soggiorno, con una mano sanguinante...deduco abbia spaccato qualcosa.
"Sweet Pea..."
"Risparmia il fiato, Betty. È per questo che eri così strana gli ultimi giorni e arrivavi in ritardo alle riunioni? Perché eri con lui?"
"Anche" ammetto
"E stai dicendo che sia una cosa giusta?" Chiede, scioccato.
"All'inzio no..."
"E adesso?" Mi interrompe
"Sì, adesso si" ammetto.
Si passa una mano tra i capelli e sbuffa rumorosamente.
"Come fai a fidarti di uno come lui? magari ti sta solo usando per fare sesso..."
"Cosa se invece non fosse così?"
"Da quanto va avanti?"
"Alcuni giorni"
"Da quanto!?"
"Non lo so, alcuni giorni" gli rispondo infastidita.
"E avete fatto sesso tutte le volte?"
"Mio dio Sweet Pea ma che domande sono?"
"Da quel che ho visto sembravate abbastanza intimi"
"Madonna Sweet Pea, saranno affari miei, ho 17 anni non 5"
"Appunto ne hai 17, lui probabilmente è maggiorenne e sarà stato bocciato chissà quante volte. E tu ci vai a letto insieme?!"
"Ma perché ti interessa tanto?"
"PERCHÈ TI AMO CAZZO!"
Spalanco gli occhi, sorpresa, mentre lui respira pesantemente, quasi gli mancasse il fiato...
"C-cosa?"
"Sì, ti amo, da tutta la vita, e vedere al mio posto una persona che conosci da 1 settimana mi dà fastidio, dopo che io ci sono stato per una vita intera"
"Lo so, e te lo riconosco"
"A quanto pare no"
Mi avvicino a lui, con le lacrime agli occhi, sapevo di potergli piacere, ma mi ha confessato che mi ama, il mio migliore amico, lui, mi ama.
"Non volevo ferire anche te..." sussurro, con la voce spezzata.
"Lo hai già fatto..." risponde, anche lui con le lacrime in gola, mentre va verso la sua camera, lasciandomi da sola nel salotto.
Non so cosa fare, troppe emozioni messe insieme. Forse ha ragione, ho scelto Jughead al posto suo, ma lui mi rende felice, posso provare emozioni nuove con lui e mi sento bene. Dall'altra parte però c'è Sweet Pea, lui sarebbe la scelta scontata, quella facile, quella che mi farebbe più comodo, ma purtroppo non sono così. È arrivato il momento di decidere, o me, o gli altri, e per una volta sento di dover essere egoista, e seguire i miei sentimenti e non la testa.
Asciugo le lacrime con il palmo della mano, ed esco da casa sua, andando verso la mia roulotte.
Quando entro non trovo più Jug, ma al suo posto c'è un biglietto.

Chiamami quando vuoi, io ci sono.
-Jug

Non riesco però a sorridere nemmeno alle sue parole, ma mi accascio a terra, con la schiena appoggiata alla porta, mentre le mie lacrime scendono ininterrottamente sulle mie guance...
L'ho perso, ho perso Sweet Pea, probabilmente per sempre...

*****
Ehi! Chi ha ragione secondo voi? Betty e Jug o Sweet Pea?
Fatemelo sapere commentando e VOTATE ❤

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