1. Finita la pace si bruciano magliette

892 52 37
                                    




L'ultimo giorno di libertà giungeva al termine. Fioca era la luce del sole che calava, pronto a dare posto alle tenebre. L'estate era ormai finita e per gli studenti della UA stava per iniziare il secondo anno di liceo.

La stagione calda fu un'ottima occasione per strigere amicizie e per conoscersi meglio, come nel caso di Bakugou Katsuki e Kirishima Eijirou che durante il primo anno ne passarono tante insieme; momenti brutti e momenti belli, li vissero assieme. Era però ancora ignota la ragione per cui Kirishima fosse divenuto poco a poco il migliore amico di quel ragazzo così scaltro ma allo stesso tempo così irascibile, fatto sta che divennero inseparabili, anche se Bakugou non voleva ammetterlo.

I due passarono l'estate a giocare ai videogame e qualche volta uscivano per degli allenamenti mattutini, tranne però il weekend, dato che Eijirou dedicava quel poco tempo alla propria ragazza, Mina Ashido.

Mina era l'esatta copia del fidanzato: allegra, estroversa e a tratti goffa. Aveva i capelli di un rosa acceso che contrastavano gli occhi neri e gialli. 'Sembra un fottuto alieno, mi fa ribrezzo'  pensava ogni volta che la vedeva Bakugou, ma non lo aveva mai detto all'amico, stranamente.

Verso le 22:30 della stessa sera, tutti andarono a coricarsi, chi pronto e chi no ad affrontare la giornata seguente.

Per tutti gli studenti suonò la fatidica sveglia, ma solo una fu scaraventata al muro tanto violentemente da distruggerla. Indovinate un po'? Il sempre incazzato col mondo Bakugou Katsuki, che non voleva saperne di rivedere tutte quelle teste di rapa che avrebbero da lì a poco intasato le sue orecchie con gridolini e risate. Con un tonfo appoggiò i piedi a terra e si tirò su pesantemente, osservò per l'ultima volta la valigia che avrebbe svuotato una volta arrivato nei dormitori della scuola e si avviò in cucina per fare colazione con la famiglia. Con il suo solito fare imbronciato mangiava il suo pasto mentre la madre continuava ad avvertirlo di non comportarsi come l'anno scorso.

''Katsuki'' disse.

''Katsuki!''

''Katsuki mi stai ascoltando?''

''BAKUGOU KATSUKI RISPONDIMI O TI TIRO UN CEFFONE COSì FORTE DA FARTI PERDERE IL QUIRK!'' urlò infine, prima di calmarsi di colpo.

''HO CAPITO BRUTTA STREGA !'' urlò lui di rimando, e così iniziò la solita lite mentre il padre li osservava disperato.

Era giunto il momento dei saluti e tutti si avviarono verso l'ingresso della scuola entusiasti di iniziare un nuovo anno. Kirishima era il più emozionato, non vedeva l'ora di rivedere i suoi compagni e quando ciò accadde, lì accolse con un sorriso a trentadue denti come solo lui poteva fare.

Quel quarto d'ora prima del suono della campanella lo sfruttarono parlando delle vacanze estive; chi era andato in montagna, chi al lago o chi più fortunato, come Momo, che aveva trascorso un soggiorno meraviglioso alle Maldive.

''Woah! Cavolo come ti invidio!'' esclamò sorpresa Jirou.

''Sarà stato fantastico!'' disse subito dopo Uraraka.

''Tch! Si vede che tuo padre ha soldi da spendere.'' Il silenzio calò e tutti gli sguardi furono puntati sull'individuo che aveva sputato quelle parole acide.

''BAKUGOU!'' urlò Kirishima entusiasta, cercando di allentare la tensione.

''Come hai passato le vacanze? Dove sei andato? Ti sei divertito?'' continuò il rosso vedendo ancora le facce scandalizzate dei compagni, che iniziarono nuovamente a parlare tra loro ma con un tono di voce più basso.

''Hai passato tutta l'estate da me, coglione.'' rispose secco il biondo che restò inchiodato a terra mentre l'amico si avvicinava.

''Oohh ma che bello! Adesso ci allontaniamo, così mi racconti meglio.'' il rosso lo prese per le spalle e iniziò a camminare, spingendolo.

Ovviamente Katsuki si innervosì e attivò il suo quirk proprio sul petto di Kirishima, che istintivamente indurì la parte colpita. Non si ferì ma in compenso ne ricavò una maglia con un enorme buco sull'addome, tutto ciò che la manteneva ancora al corpo del ragazzo era quello strato di tessuto che ricopriva le braccia e la schiena.

Ed è proprio in questi momenti che si  può notare la bontà e la pazienza di Eijirou Kirishima; chiunque si sarebbe arrabbiato, lui no. Kirishima guardò semplicemente Bakugou e disse scherzosamente:

''Oh andiamo amico, era la mia maglia preferita! Un giorno mi vendicherò tagliando a pezzetti la tua usando il mio quirk'' rise all'ultima frase.

''Ti ammazzo!'' sputò Katsuki prima di girarsi e avviarsi verso l'entrata della scuola. Era sempre il solito.

Hidden feelings [Kiribaku/Bakushima]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora