12 Friday, November 2014
00.50 P.M
Manhattan, U.S.A
L'altro giorno, Meredith ha compiuto 6 anni.
Mamma e papà hanno fatto una mega festa e invitato tutto il vicinato.
Odio queste genere di cose, così ero rimasta in camera a leggere e a bermi una cioccolata calda in santa pace sul mio letto.
Meredith era il mio esatto opposto.
Capelli biondi, mossi, occhi incredibilmente azzurri e guance rosee.
Sembrava una bambola di porcellana.
Sorrideva sempre e parlava a più non posso.
Io avevo ereditato tutto da Kal.
Capelli marrone scuro e lisci, viso pallido.
Avevo preso da mia madre solo gli occhi, grigi come le nuvole in una giornata di piovosa.
La musica che veniva dal salotto era incredibilmente scocciante.
Tutti i bambini urlavano esaltati e alcuni erano persino entrati per sbaglio nella mia camera.
La maniglia si mosse di nuovo.
Giurai su me stessa che se e era un altro di quei bambini, l'avrei cacciato via a pedate.
No.
Non era un altro bambino, era Chris.
Entrò come fosse camera sua e si sedette sul mio letto.
"Allora? Non festeggi insieme a tua sorella?"
Feci una smorfia.
"Le hai fatto il regalo?"
Guardai fuori dalla finestra.
"Io le ho regalato una bambola."
Sbuffai.
"Sì, è poco originale, avrei potuto fare di meglio ma era l'unica cosa che mi è venuto in mente."
Mi voltai verso di lui e l'osservai per qualche istante.
Perché continuava a parlarmi? Che motivo aveva per farlo?
"Come sta andando a scuola?" Chiese.
Mi rivoltai dalla parte della finestra e guardai in strada.
Era ancora bagnata a causa della pioggia della notte precedente.
"Se hai bisogno d'aiuto, chiedimi.
Quest'anno sei in quarta giusto?"
Gli diedi un'occhiata e sbuffai.
Posai il libro e mi alzai.
Andai a prendere un foglio e iniziai a scarabocchiarci sopra.
Si avvicinò a me e mi guardò disegnare in silenzio.
"È bellissimo." Disse, dopo un po'. "Il modo in cui disegni gli alberi autunnali è davvero meraviglioso."
Posai la matita e bevvi un sorso di cioccolata calda.
"Da quand'è che hai questa passione?"
Guardai altrove.
"Ti è sempre piaciuto disegnare?"
Sospirai.
"Sei sempre stata così brava?"
Lo fulminai con uno sguardo.
"Tanto non mi spaventi, continuerò a farti domande finché non risponderai."
Feci una smorfia.
"Arrenditi Rae."
Illuso, era solo un illuso.
Non avrei mai parlato, mai.
Le parole feriscono, e io non volevo né ferire né essere ferita.
Volevo semplicemente sparire da quel mondo ma ero troppo vigliacca per farla finita.
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Escape #Wattys2018
Fiksi Remaja"Sono un errore, e gli errori vanno cancellati." 2014 © All Rights Reserved