10 Monday, February 2015
London, United Kingdom
04.30 a.m
Quando vorresti che il tempo di fermasse o per lo meno, rallentasse, quest'ultimo corre come se dovesse fare la maratona.
Le due settimane passarono in fretta, troppo in fretta.
Non piansi, in aeroporto.
Non avevo più lacrime da piangere.
Forse era perché me l'aspettavo, in fondo.
La felicità non durerà mai in eterno.
Anche Chris rimase calmissimo.
Nonostante le circostanze, non smise di essere ottimista e pensare in positivo.
"Ci rivedremo, questa è una promessa." mormorò, appoggiando la sua fronte alla mia.
Mi accarezzò dolcemente i capelli e mi diede un bacio casto e gentile.
Chiusi gli occhi e assaporai quel suo profumo di miele e di casa che presto non avrei più potuto sentire.
Una delle cose che più mi terrorizzavano era il fatto che il mio rapporto con Chris si sarebbe sempre più spento fino a che lui non mi avrebbe dimenticata.
Nulla mi spaventava più di questo.
Mi strinsi forte a lui e cercai di memorizzare ogni suo dettaglio.
"Non dimenticarmi." mormorai, prima di salire a bordo. "Me lo prometti?"
Non ebbi il tempo di sentire la sua risposta perché l'hostess continuava a dire che dovevo imbarcarmi.
Fui praticamente trascinata via.
"A presto." mormorai, che ero ormai sull'aereo già in volo.
Furono le ultime parole che pronunciai, perché ritornai a non parlare per un lungo periodo.
Non piansi,
Non dissi nient'altro che quelle poche parole.
La cosa che più odiavo di me, era la mia apatia.
Non riuscivo in alcun modo a provare niente, nemmeno in situazioni come quelle.
C'era però, sempre quella sensazione di vuoto e angoscia che mi logoravano dentro.
Nessun altro emozione.
Penso che fosse perché in fondo me l'aspettavo.
Ormai mi ero abituata al fatto che la felicità non sarebbe mai durata in eterno.
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Escape #Wattys2018
Teen Fiction"Sono un errore, e gli errori vanno cancellati." 2014 © All Rights Reserved