La piccola villa Kart

60 5 0
                                    

Appena partiti Ale iniziò a farmi domandi di ogni genere
-Come mai hai i capelli blu? Li hai tinti? posso toccarli? Giocherai con me vero?-
-Ale basta dalle un attimo di tregua- disse Andre mentre la moglie sorrise
-Allora sono così di natura, quindi non li ho tinti, certo e come ultima domanda ogni volta che potrò- gli risposi facendogli un sorriso
-Ma perché i tuoi genitori non sono con te?
-Ale ne avevamo già parlato non le dovresti fare queste domande- Disse Katherine un po' arrabbiata. Io guardai fuori dal finestrino poi gli risposi
-Oh emm, mio padre é morto quando ero piccola e mia madre é in ospedale e non ho nessun altro- mentre lo dissi non riuscii a trattare le lacrime
-I tuoi nonni?- mi chiese ancora
- Non lo so. Non mi hanno mai cercato e io non li ho mai cercati-
-Che ne dite un po' di musica?- chiese Andre e fece partire la radio.
Il resto del tempo regno il silenzio tra di noi, arrivammo a casa dopo 8 minuti.
Scesi dalla macchina e davanti a me avevo la casa più grande che avessi mai visto con un giardino che si affacciava davanti ad una foresta. La casa o meglio la villa era bianca con grandi finestre.
-Allora ti piace?- mi chiese Katherine
-É fantastica, mi ci perderò sicuramente 3 o 4 volte al giorno-
-Facciamo il giro della casa ?- mi chiese Katherine
-Ok-
Io e  Katherine entrammo in casa ed é davvero bella, le pareti sono bianche, il pavimento di marmo nero.
Katherine mi fa vedere la cucina, sala da pranzo, salotto, bagni, e gli studi tutto questo solo al piano terra.
Poi saliamo le scale e mi porta alla sua camera, quella di Ale, una sala giochi, e infine mi porta alla mia.
-allora voglio che entri prima tu- mi dice fermandosi davanti alla porta. Io annui ed apro la porta. Davanti a me avevo la camera dei miei sogni: il soffitto dipinto di blu notte con una Luna, le pareti di un azzurro come l'oceano, il letto grandissimo con le coperte blu e cuscini neri, una scrivania nera e spaziosa,una libreria anche questa nera sfumata di blu notte, poi mentre girai vidi un altra porta, la apri ed era il bagno, poi un altra porta che mi portava alla cabina armadio dove vide dei vestiti di ogni genere e colore. La cabina era abbastanza spaziosa anche per ballare infatti appena mi girai vidi uno stereo. Uscì dal bagno e mi accorsi che le finestre portavano ad un balcone. Uscii per vedere la vista ed era stupenda. Katherine mi raggiunse si mise di fianco a me
-Allora ti piace?-
-La adoro. Ma non é che per caso avete chiesto a Monica qualcosa su di me?-
-Si prima volevamo un altro bambino piccolo ma poi ti ho vista che tornavi. Eri e sei bellissima, così chiesi chi eri e Monica mi disse chi eri così chiesi se ti potevamo adottare. Dopo qualche mese ci siamo riusciti era pronto tutto mancava solo il tuo consenso così abbiamo fatto il colloquio e ora sei qui.-
-allora ti piace?- Andre e Ale erano appena arrivati io li guardai e annuii.
-Ok allora manca solo il nostro piccolo zoo- mi disse Andre, Ale iniziò a saltare dappertutto fino alla destinazione. Arriviamo vicino alla foresta e iniziò a sentire i nitriti dei cavalli, poi riconosco l'odore delle mucche, pecore e cani.
Ci avviciniamo ed c'è un ragazzo attaccato alla recinzione
- Buon pomeriggio Marcus- disse Andre
- Signori Kart salve come state?- disse mentre si gira. Poi mi guarda io lo guardo negli occhi due secondi era un ragazzo sui 20 anni,  pelle abbronzata ed é biondo con occhi castani. Io distolgo lo sguardo da lui e guardò nel recinto dei cavalli dove vedo 15/20 cavalli bellissimi. Uno in particolare attira la mia attenzione, si vede che é giovane ha il manto nero un occhio nero e l'altro castano.
-Lei é Jes la nostra nuova figlia- Sento dire Katherine.
- Jes vuoi fare un giro a cavallo?- mi chiese Andre
-Come si chiama quel cavallo?- inizialmente confusi poi seguono il mio sguardo, Marcus mi si avvicina e poi risponde
-É Ade, é un po' difficile stargli accanto, non é che sia pericoloso, solo non gli piace la compagnia.
Mentre finiva la frase io salto dentro la recinzione. Non so il perché ma fui come attratta da lui.

La mezza stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora