-Finalmente ti sei svegliata- disse un ragazzo
-Ah tranquilla, non potrà svegliarsi finché non me ne vado, comunque hai sbagliato concentrandoti per tenere alla lontana i tuoi parenti hai fatto si che l'incantesimo fosse facilmente distruttibile.-
-Chi sei?- gli ringhiai
-Sono il reggente della congrega dei tuoi nonni-
-Che diamone vuoi?-
-Tu, sei una di noi e ci addolora la perdita di tua madre se ne ero a conoscenza prima avrei fatto qualcosa, comunque sei potente a quanto mi risulta, ti devi esercitare un po'. -
-Concordo che abbia sbagliato. Però anche tu a venire qui e ora te ne vai via- un uomo, che mi sembrava di avere già visto, entrò e prese per il collo il ragazzo, lo scaravento fuori dalla finestra, con un incantesimo il "reggente" non si schiantò a terra. Mi girai verso Lucius che stava ancora dormendo
Prova con l'incantesimo del sonno
Forse lo devo svegliare non farlo dormire di più.
Scusa il contro incantesimo, comunque questo ragazzo lo conosco.
Recitai il contro incantesimo e non succede nulla.
- Forza Lucius-
-Così ci metterà un eternità- disse l'uomo mi girai per controbattere ma
-Non parlarle così- disse Lucius con la voce di chi ha dormito per tante ore.
-Ha funzionato- lo abbracciai.
-Mi dispiace interrompere questo momento ma abbiamo questioni più importanti da fare- disse l'uomo.
-Niklaus, cosa volete?-
Niklaus, adesso mi ricordo, é
-Voi siete quel Niklaus, il vampiro probabilmente più vecchio al mondo?-
-Certo, Lucius ci hanno attaccato questa notte-
-Cosa?-
-Dobbiamo andare, ORA- disse prima che io dicessi o facessi qualsiasi cosa, entrambi erano fiondati fuori dalla finestra.
Non avendo niente da fare scesi a fare colazione. Trovai Kat sulle lacrime che sussurrava a Andre.
-Kat che é successo?-
-Jes, i tuoi nonni hanno chiesto la tua custodia, che probabilmente avranno- mi rispose Andre.
-Ma io non voglio, mi trovo bene qui. E poi loro non sono più miei nonni.-
Prima che Andre potesse controbattere qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire ed era Monica.
-Jes mi dispiace, ma devo farlo. Devo venire con me fino a che questa "battaglia" finisca.-
-Moni io non voglio, mi trovo bene. Finalmente qualcuno che mi capisce.-
-Lo so, ma capisci, se ti rifiuti potresti far peggiorare le cose-
Dal suo sguardo capii che non stava mentendo, andai su a fare le cose, salutai Ade e i Kart e poi ritornai nel mio orfanotrofio.
Essendo domenica andammo in tribunale di lunedì dopo la scuola. Inizialmente mi lasciarono fuori poi a metà venni chiamata in aula.
-Buongiorno, lei é la signorina Jessica Grek?- mi chiese il giudice era vecchio con una barba fitta mi ricordava babbo natale.
-Si-
-Giura che dirà solo la verità?-
-Si-
-Bene, allora che la difesa possa iniziare con le domande-
-Signorina Grek, lei conferma di aver subito l'abbandono da parte della sua famiglia?-
-Si-
-Ed é per questo che é stata messa in orfanotrofio dopo che sua madre venne trasferita in ospedale, giusto?-
-Si--Lei ha mai incontrato i suoi nonni?-
- La prima volta che li vidi o meglio che si degnarono di parlarmi fu al funerale di mia madre. Altrimenti prima che mia madre venne messa in ospedale, li vedevo di rado, non che mi vennero a far visita, ma magari quella rara volta che andavamo al parco e li incontravamo ma facevano finta di nulla. -
-Quindi potrebbe affermare che non li riconosce tali-
-Si-
-La ringrazio- e l'avvocato si andò a sedere.
-Signorina Grek è vero che sul letto di morte sua madre le ha detto di stare con i suoi nonni?-
-No, mi ha solo detto di fare la pace.-
Poi dopo ci furono altre domande, il giudice dopo una pausa per avere i fatti chiari rientrò.
-La mia decisione é che la Signorina Jessica vada in custodia dai suoi nonni biologici.-
Com'era possible? tutto andava in favore dei Kart. Mi girai e vidi Kat scoppiare in lacrime, Andre e Ale che la stavano consolando ma pure a loro stava per venire da piangere. Mi avvicinai per un ultimo saluto e Kat mi mormoro all'orecchio "se hai bisogno io ci sarò sempre." prima di scoppiare a piangere la mano di mio nonno mi si appoggio sulla spalla. Usci dopo i Kart, i gemelli mi guardavano fecero per avvinarsi ma mio nonno li guardo con sguardo severo e loro capirono di stare lontani.
Appena vicino alla macchina, prima che qualcuno potesse fermarmi o far qualsiasi cosa, mi girai e scappai, non sapevo dove stavo andando e non mi interessava, volevo solo stare per un po per i fatti miei. Dopo un po' di tempo mi fermai ero arrivata al rifugio dei Dragon Fish vicino al parco della città. Era il posto più importante per me e Talia, qui avevamo formato il nostro piccolo duo. mi sedetti sulla pietra dove quando eravamo più piccoli ci arrampicavamo per esercitarci nelle capriole. Iniziai a piangere, volevo che qualcuno soffrisse, volevo li con me mia madre, Ade, Nala, Noel, George e Lucius.
Presi l'MP3 e iniziai a mettere musica dopo un po' sentii dei passi e due figure stavano correndo nella mia direzione.
-Jes, come stai?- mi chiese Talia
-George ci ha scritto, ci ha detto che sei scapata ...-
-Quei bastardi dei miei nonni hanno vinto, ora possono fare di me quello che vogliono.-
-Jes, mi dispiace- disse Talia sedendosi accanto a me
-Che bella riunione- disse qualcuno nell'ombra
-Che voi Prince?- disse Kristian
-Da voi due niente, é Jes che voglio oppure non ti é bastato perdere tua madre, devo far ammazzare pure i tuoi ex genitori adottivi?- fece pesare le ultime parole. dal nulla sbucarono il suo gruppo di ballo. Pensai all'incantesimo del sonno e lo applicai solo a chi era mistico o aveva la coscienza sporca.
-COME OSI?- mi ringhio. Molti si erano addormentati, a Talia e Kristian non l'avevo applicato cosi potevano scappare.
-Cosi almeno so chi devo fare fuori- come previsto si trasformarono in lupi, aveva gli occhi blu il che sta a significare che sono degli omega ovvero un branco di lupi rifiutati.
-Questo si che fa ridere, un intero branco di inutili lupi. CHE ATTACCANO UNA POVERA DONNA MORENTE.- e detto questo ne scaraventerai meta sugli alberi, senti cambiare i capelli e gli occhi.
Ora che erano più facili da gestire mi trasformai, mi attaccarono in 5, troppo lenti li feci litigare tra di loro, essere un omega significa essere più debole e sapere che la colpa è sempre degli altri. Per questo stanno al massimo in 3. Come ultimi lasciai Prince e suo sorella, li riconobbi dall'odore. li feci addormentare e gli scagliai una maledizione, mi ritrasformai avevo un po di graffi, morsi e lividi. Talia e Kristian mi aiutarono ad alzarmi.
-Allora cosa vuoi fare?- mi chiese Prince appena sveglio.
-Non vi ucciderò, ma sappi che vi ho lanciato una maledizione, una volta la mese tu e tua sorella e tutti i familiari che hanno partecipato in qualche modo all'assalto di mia madre, combatterete sotto forma di lupo, finché uno dei due non sara ferito gravemente dall'altro. Se proverai a ferire qualsiasi altro essere vivente a cui tengo faro in modo che moriate anziché farvi ferire gravemente.- dicendo questo me ne andai con i miei due amici verso casa dei miei nonni.