La casa era ancora come me l'ha ricordavo. Appena varcata la porta ricordai le grida, il ricordo più brutto che potevo avere. L'assassinio di mio padre, non avevo assistito. Era notte, mi svegliai perché sentivo mio padre urlare, non scesi le scale ma rimasi ad ascoltare, mio padre stava litigando con mio zio, urlavano si incolpavano a vicenda, poi si trasformarono in lupi, mio zio gioco sporco pontando verso di mia madre, mio padre abbasso la guardia per difenderla. Mia madre nonpoté fare niente, é la legge più antica del mondo mistico, tra una lotta di due fratelli(quindi della stessa specie) chiunque intreccerà sarà privato di tutti gli averi più preziosi. Poi sentii mio zio alzarsi e scappare sporco di sangue, mio padre era messo molto male e urlava di dolore, però mori con il sorriso, tra le braccia della donna che ha amato e come lui anche lei é morta con un sorriso.
Prima che i Kart arrivassero feci una magia per pulire, poi corsi nella mia vecchia camera e utilizzai un incantesimo di protezione, in modo tale che nessuno possa entrare senza il mio invito(questo incantesimo funziona solo con le esseri mistiche) altrimenti inizierà a soffrire.
Verso le 6 di sera iniziavano ad arrivare tutti gli "amici di famiglia", con mia gioia arrivarono anche Talia e Kristian.
Qualcuno bussò verso le 8 di sera, la veglia era già iniziata. Andai a vedere chi era, una rabbia incontrollabile mi sali nel corpo.
-Che ci fate qui?- dissi con tono molto arrabbiato
-Siamo i suoi genitori.- disse mio nonno, mentre mia nonna piangeva tra i singhiozzi.
-Se eravate veramente i suoi genitori, non l'avreste mai abbandonata. Non avreste lasciato morire così-
-Ti, prego. So che non possiamo entrare senza il tuo permesso.- disse mia nonna ancora in singhiozzi.
Lei non era cambiata molto era sempre una donna affascinante nonostante fosse anziana, i suoi capelli bianchi puliti erano raccolti dietro in uno chignon, i suoi occhi azzurri erano colmi di lacrime, chissà se erano vere. Indossava un vestito lungo nero, aveva la collana di famiglia abbinata al suo anello.
-Fortunatamente per voi, era un desiderio suo, vi do 30 minuti- così facendo rimossi l'incantesimo per loro, a cui avevo prestato molta più attenzione.Per tutto il tempo erano rimasti in disparte mio nonno non fece niente se non guardare ogni cosa con disprezzo, invece mia nonna piangeva.
-Incantesimi così complicati dove li hai imparati?- mi chiese mio nonno, con voce la solita voce fredda.
Anche lui non era cambiato, era ancora alto con i capelli di bianco mischiato al grigio erano tagliati alla militare indossava uno smoking nero.
-Da sola- gli risposi fredda. Alla fine della mezz'ora li accompagnai alla porta.
-Chi é il tuo antenato?- chiese mio nonno
Loredane prese in prestito il mio corpo
-Confermo tutto ha fatto tutto da sola. Oh ciao Lili sei cresciuta vedo- disse con voce squillante.
Scusami potrei riavere il mio corpo?
-Com'è possibile?- mi chiese mia nonna.
-Addio- e chiusi la porta in faccia.
Ritornai in camera mia,
Mi dai il permesso di entrare? O devo rimanere fuori ancora per molto?
Era Lucius che mi comunicava telepatica mente
Gli risposi di sì
-Jes mi dispiace.- mi abbraccio.
Mi sentivo capita e consolata.
Qualcuno bussò,
-Jes, tesoro, apri la porta, voglio solo assicurarmi che tu stia bene- Lucius mi lascio andare, e scappo dalla finestra facendomi l'occhiolino. Apri la porta e Kat mi disse un abbraccio, poi vidi che aveva un scartalo di gelato all'oreo. Me lo passo, io lo iniziai a mangiare, non parlò molto, ascoltava i ricordi che avevoMi svegliai il sole era alto. Scesi le scale la maggior parte delle persone di ieri sera erano lì, andai in giardino, dove c'era una buca.
-Non so quanti di vuoi hanno conosciuto mia madre, era fantastica, ha vissuto sempre con il sorriso e così é morta, ha sorriso dopo l'abbandono da parte della sua famiglia, ha sorriso dopo la morte dell'amore della sua vita, ha sorriso durante la dolorosa terapia che ha fatto ed ha sorriso davanti alla morte, a parere mio era felice perché finalmente rivedeva mio padre, mio padre che é stato il centro della nostra ultima conversazione. Mia madre mi ha insegnato molte cose, a vedere il buono nelle persone e a sorridere sempre, perché se si smette di sorridere, la sofferenza va sulle altre persone. Mia madre rimarrà sempre con chi l'ha conosciuti per quello che era, il sole in mezzo a noi.- era il mio discorso per la sua morte. Non era moto ma era qualcosa.
Dopo di che alcune persone presero la bara e la misero nella buca. Le persone iniziarono ad andarsene. Io e i Kart eravamo rimasti fino alle 5 del pomeriggio.
Ritornai a casa e decisi di utilizzare gli incantesimi di protezione.
Presi il telefono e Lucius mi aveva mandato un altro messaggio.
Se mi vuoi tenere alla lontana bastava dirlo.
-Lucius puoi entrare.-Mi abbracciò di nuovo.
-Mi dispiace davvero.- iniziai a piangere
-Scusami- gli dissi. Mi asciugò le lacrime e mi sorrise
-Vieni andiamo, ti voglio far vedere una cosa.- mi prese un polso e mi trascino fuori da camera. ci trasformammo in lupi e corremmo, attraversammo la foresta e arrivammo a una collina, era quasi tramonto. la vista era fantastica. Si vedeva tutta la città, il lago ,vicino casa mia, risplendeva l'oro e rosso del sole. Ci sedemmo sul erba.
-Wow-
-Lo so, era il posto mio e di mia madre-
-Me ne vuoi parlare?-
- No, la persi qualche anno fa.- gli scese qualche lacrima, gli occhi erano un po' colorati di rosso, lo guardai. Appoggia la testa sulla sua spalla, lui mi passo il braccio intorno alle spalle e fece passare la sua mano sulle mie braccia. Rimanemmo in quel abbraccio fino al tramonto. Mi racconto alcune cose sui branchi e poi riaccompagno a casa.
-Aspettami qui, per favore non scappare.- gli dissi e scesi a prendere da mangiare, da Kat e Andre non ebbi molti problemi, salii e passai un panino a Lucius.
-Come hai conosciuto mio padre?-
-Avevo più o meno 7 anni, dei ragazzi di un branco attaccarono i miei genitori e tuo padre ci venne in soccorso, mia madre...-
-Credevo che avesse allontanati da tempo i branchi-
-Mio padre mi disse che da giovane tuo padre e suo fratello lì avevano allontanati di molto ma poi-
-Mio padre sposo mia madre e perse potere, mio zio venne allontanato-
Si fece sempre più buio
-Ti prego non andare- gli dissi - Non voglio stare da sola, non ancora-
Fece un mezzo sorriso, mi tiro a se. Sentii il suo odore, mi rilassai.
Mi addormentai sapendo di essere al sicuro, ma nonostante la mia convinzione feci un incubo, sangue, il cadavere di Lucius e di tutti i miei amici. Mi svegliai con il fiatone, ero ancora tra le braccia di Lucius si stava facendo giorno. Poi sentii una presenza.