La festa di Natale

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Il viaggio era stato breve. Alla fine concordammo che momentaneamente ci presentavamo come amici poi al massimo qualcosa in più.
La festa era divertente, io e George praticamente non ci separammo, controllai le bibite in caso di sicurezza. Tutto andava bene, fino a quando George era andato a prendere da bere, io ero uscita dalla casa volevo stare un po' all'aria fresca.
-Ehi Jes Jes giusto?- riconobbi la voce ma speravo che non fosse lui.
-Piccola ti ricordi di me?- sentivo che si stava avvicinando. Cercai di mantenere la calma, respiravo profondamente. Poi mi girai.
-Ah il Principe dei miei stivali, che ci fai qui?-
-Sono qui per ballare, che ne diresti?-
-Con te scordatelo-
E mi girai per ritornare dentro ma lui mi prese le mani e mi sbatte contro il muro.
-Lasciami andare.ORA-
E lui chi sarebbe.
Poi ti spiego.
-Certo che no. É ora che paghi per la tua insolenza.-
Mi aveva pure bloccato le gambe. Non riuscivo a muovermi. Nala e Ade non stavano arrivando, avevo bisogno di qualcuno.
Mi spruzzo qualcosa era strozza lupo, pericoloso veleno per i lupi. Iniziai a tossire la vista mi si fece sempre più buglia.
Senti solo qualcuno che urlava poi niente.
Qualche ora dopo

Mi svegliai di colpo. Ero in camera mia. Cercai di alzarmi, ma non c'è la feci, allora provai a ricordare cos'era successo. Vuoto. Mi guardai intorno. Provai ad annusare e riconobbi l'odore di Lucius.
Poi lo vidi sotto forma di lupo, a dormire sotto i miei piedi. Cercai l' orologio ma non ci riuscii. Così provai a ritornare a dormire e dopo un po' ci riuscii.
Mi svegliai era ancora buio. Mi guardai intorno, ero sola in stanza. Questa volta riuscii ad alzarmi, andai verso la finestra e vidi Lucius che si stava allenando.

Poi arrivarono i gemelli ed erano arrabbiati. Mi sporsi per vedere meglio, Lucius era arrabbiato e se ne andò.
-Sei sveglia, allora come stai?-

-Come mai siete qui?-
-Sei stata avvelenata, grazie al cielo Lucius ti ha trovata, ti ha dato qualcosa e poi ti abbiamo portato qui, ha detto che ci pensava lui a te.- mi disse George.
Lo strozza lupo, adesso mi ricordai tutto.
-Ha detto che devi bere questo.- mi passo un infuso di qualche erba strana. Lo bevvi senza fare troppa polemica.

Anche se riuscivo ad alzarmi facevo un po' di fatica. Mi aiutarono a scendere le scale.

-Jes- Kat mi si abbracciò.

-Ma che è successo?- mi chiese Andre

-Ricordo che ero uscita di casa, per respirare un po' d'aria fredda, poi qualcuno mi ha lanciato qualcosa e mi ha messo al muro. Da li in puoi solo confusione. Adesso sto meglio.-

- Se vuoi per oggi puoi saltare la scuola.- mi disse Kat

- No, adesso mi preparo-

- Ragazzi grazie.- Disse Andre mentre uscivano di casa.

Risalii le scale e mangia un panino veloce. Poi andai a scuola.

In classe non ebbi l'occasione di parlare con Lucius, all'ora di pranzo Noel e George mi fecero da scorta. Rientrai in classe e il prof di matematica inizio a spiegare. Dopo 50 minuti qualcuno busso, entro Liam con una faccia di chi deve dire che è morto qualcuno.

-Jessica, puoi uscire un attimo?-

Mi alzai e usci dalla classe

-Jes, tua madre é stata aggredita-

Per poco non caddi all'indietro. Mia madre, quel pezzo di merda aveva aggredito MIA MADRE.

-L'hanno trasferita di reparto, se vuoi puoi andare- presi le mie cose e corsi fuori di scuola. C'erano Andre e Kat ad aspettarmi, senza dire niente salii in macchina e partimmo più veloci che potevamo. Raggiunto l'ospedale scesi e corsi dentro.

-Tania Grek?-

-2 piano, stanza 223-

Feci le scale di corsa, raggiunsi la stanza. Asia era con lei, ferita anche lei, aveva la testa e il braccio fasciato. Mia madre riportava tagli profondi.

-Jes, mi dispiace, ho fatto tutto quello che potevo per lei,-

-Tu stai bene?-

-Si.-

-Bene, potrò rimanere con lei tutto il tempo?-

-Si.-

-Grazie.-

Entrai in camera mia madre, stava ancora dormendo gli presi la mano, Kat mi raggiunse poco dopo. Mi addormentai tra le lacrime.

Mi svegliai ormai era da una settimana che rimanevo con mia madre, ogni giorno Lucius e i gemelli mi scrivevano per sapere come stavamo io e mia madre, un paio di volte mi vennero a trovare.

Passammo tutto il giorno a evocare ricordi mentre guardavamo la televisione.

-Sai, quando rivedrò tuo padre, spero che mi vedrà ancora così bella-

Eravamo in ascensore, faceva un caldo

-Mamma tu sei sempre bellissima.-

-Sono perché sono tua madre-

-Non è vero-

-Quando, lo rivedrò, gli dirò che sei bellissima, meno male che hai preso tutto da lui.-

Arrivarono le dottoresse e le rimisero quello per i battiti del cuore

Gli accesi la televisione e li tenni la mano.

-Magari i tuoi nonni verranno al mio funerale. In tal caso ti chiedo solo di trattarli bene, ricorda che sono la tua famiglia.-

- Non so,-

Iniziava a stare male, tossiva e le parole le costavano una fatica.

-Jes, ti prego. E fammi seppellire- tossi di nuovo. -Fammi seppellire, vicino a tuo padre ti prego.-

-Lo so mamma.-

Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, la macchina del battito faceva un rumore assordante, di corsa arrivo Asia.

-Esci di qui- mi ordino, mi alzai, e mentre uscivo capii la situazione, il cuore stava cessando di battere, mentre uscivo arrivarono altri dottori e Asia ordino qualcosa. Andre era appena arrivato, mi rimase vicino fino alla notizia che mi diede Asia:

-Ho fatto tutto quello che potevo. Mi dispiace- aveva gli occhi pieni di lacrime.

Caddi sulla sedia. Dopo 30 minuti mi riportarono a casa.
-Mi potete portare nella mia vecchia casa per la veglia e il funerale?-
-Certo-

La mezza stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora