La festa di compleanno (2)

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Dopo quella discussione ritornai da Noel e George.
-Dove sei stata? Hai una faccia da fare paura.-
-Meglio così. Scusatemi ma sono un po' agitata, non vedo l'ora di tornare a casa.-
Suono la campanella e io andai a fare le due ore di matematica l'aula era vicino a quella dei gemelli, mentre passavano arrivo Lucius e mi guardò male purtroppo non fui l'unica ad notarlo. Ma prima che i gemelli facessero qualcosa io li spinsi nella loro aula e andai nella mia.
Il prof di matematica, un giovane signore molto dall'aria simpatica, capelli lunghi neri e occhi blu mi fece fare molti esercizi semplici. Il prof mi fermo a fine lezione.
-Signorina, il suo livello di matematica é molto elevato, dove ha studiato prima di venire in questa scuola?-
-In una piccola scuola qui vicino, ci sono andata due o tre mesi, perché non si faceva niente. Poi dopo ho iniziato a studiare a casa.-
-le piace la matematica?-
- Si é la seconda materia che preferisco.-
Mi sorrise e poi mi congedò.
Uscì dall'aula e c'era Lucius che mi aspettava.
-Senti io ti posso aiutare che ti piaccia o no. Quindi smettila. Conoscevo tuo padre, mi ha salvato...- lo guardai dritto negli occhi.
-Tu conoscevo mio padre?-
-Si mi salvo da una situazione molto brutta, quando ero piccolo-
-Quello che sospettavo, non ho bisogno di un aiuto da parte di qualcuno che lo fa solo per la propria coscienza.-
Detto questo me ne andai.
I gemelli mi diedero un passaggio fino a casa. Lì saluta ed entrai in casa e vidi tutti impegnati a fare qualcosa.
-Allora posso dare una mano?-
Dissi con un tono un po' alto cosi che mi sentissero
-Jes, no vai pure in camera tua, o passa del tempo con Ade.- mi rispose Andre
-Posso almeno cucinare qualcosa? Ormai lo dovreste sapere che non mi piace che gli altri lavorino per me.-
-Puoi cucinare i biscotti al massimo. Ma il resto per favore lascia fare a noi.- rispose Kat
-Va bene- Iniziai a cucinare, i biscotti dopo 1 ora erano pronti per essere messi in forno, che non sapevo in quanti eravamo feci tanta pasta.
Alle 4:30 mi dissero di filare su di sopra. Uscì in giardino per passare del tempo con Ade e Nala, che mi fecero entrambi gli auguri. Ritornai verso le 5 e non sapevo che mettermi così ballai per un po'. Alle 6 sali Kat.
-Jes? Stanno arrivando gli ospiti.- io ero ancora in accappatoio.
-Non so che mettermi. Ci sono tante cose.-
-Vieni- mi prese per mano e mi scelse un vestito nero, molto carino, le maniche e la scollatura era solo pizzo, era un tessuto molto morbido, elegante e leggero. Finiva con una gonna non troppo ampia. Mi guardai allo specchio, una delle poche volte, ero dimagrita, non sono mai stata alta sono intorno hai 1,70, I capelli li leggermente ondulati lunghi decisi di lasciarli sciolti, avevo ereditato da mio padre il suo sorriso e i suoi occhi azzurri. Kat mi aiuti a mettermi la collana di mia madre erano le 7 meno 15, ormai dovevano essere arrivati tutti. Kat mi precedette per vedere se potevo scendere. Già mi iniziavano a fare male i piedi, avevo dei tacchi non troppo alti ma aveva la punta davanti che mi schiacciava le dita dei piedi. Appena ricevetti il segnale. Sentii la voce di Andre
-Allora molti di voi sapranno che volevamo adottare, e recentemente dopo un bel po di tempo ci siamo riusciti, vi vorrei presentare la ragazza che ci ha fatto innamorare, ci ha dimostrato molte cose in un solo mese.- dietro di me spuntarono i gemelli,
-Se non la smetti di vestirti cosi ci farai innamorare tutti- disse George, lo guardai male, Noel fece lo stesso, entrambi mi presero a bracchetto e mi accompagnarono giù, dire che erano in pochi era una bugia, appena mi videro alcuni sorrisero altri applaudirono. Ero in imbarazzo, non sono molto abituata a stare al centro dell'attenzione. Molti invitati erano intorno hai 50 anni, la metà dei restanti era adolescente e il restante parte tutti bambini.
Alcuni mi vennero a chiedere alcune cose, altri a complimentarsi. Iniziavo ad annoiarmi, suono il campanello andai ad aprire.
-Da quand'è che siamo cosi eleganti?- mi chiese Talia, anche lei era vestita bene, dietro di lei c'era Kristian in smoking
- Ehi ragazzi che ci fate qui- gli dissi mentre mi abbracciavano.
-Secondo te ti avremmo fatto festeggiare il compleanno con persone che probabilmente ti annoiavano?-
- Ma come sapevate l'indirizzo?-
-Informazioni riservate- da li la festa cambio, avere loro li vicino mi sentivo più me stessa.
-Tesoro chi sono i tuoi amici?-
- Kat, sono Talia e Kristian, amici di vecchissima data.- lei annui.
Dopo un po' si avvicina una coppia, riconobbi il mio preside,
-Ragazzi scusate per l'attesa. Lucius non so se arriva-
-Buona sera preside- quindi Liam era un lupo? Ma come poteva essere.
Poco dopo, arrivo pure Lucius. Verso le 8 di sera parti la musica da Valzer. Andre mi prese per mano e iniziammo a ballare, a fine a parte l'imbarazzo ero felice. Kri e Talia mi presero un po' in giro, mi iniziavano a far male le caviglie, mi sedetti mentre molti  ballavano.
-Mi vuole onorare di questo ballo?- mi chiese Noel, porgendoli la mano, Il fratello dietro di lui
-Per questa volta ti lascio la precedenza- gli disse George. Era bellissimo ballare con loro due. Però mi iniziavo a sentire da sola, andai in giardino, l'aria era fredda c'era un po' di vento. Sarebbe stata la giornata perfetta per correre sotto forma di lupo.
-Non abbiamo finito di parlare.- presi un colpo per poco non saltai in aria. Era Lucius.
-Io sono stata chiara. Non voglio l'aiuto di nessuno.-
-Ma perché devi essere testarda?-
-Perché mi dovrei farmi aiutare da qualcuno che ha cercato di farmi fuori? E poi se tu mi aiuti verresti bandito.- mi girai ma mi prese per il polso stringeva troppo forte.
-Senti io non ho cercato di ucciderti- mi costrinse a girarmi, lo guardai dritto negli occhi. Annusai l'aria stavano arrivando i gemelli.
-Pensi che mi faccio spaventare da loro due?-
-No però se non mi molli tra meno di due secondi IO TI FACCIO FUORI- mi stavano crescendo i canini.
-Vedi rischieresti di essere scoperta- disse mentre mi mollo il polso. Mentre respiravo a fondo e arrivarono Noel e George.
-Che cosa le hai fatto?- chiese George
- Andiamo, non fa niente- gli dissi.
Quasi spingendo George che continuava ad guardare male Lucius.
-Devo finire di chiarire con lui ragazzi, vi prego di non interferire in qualsiasi caso, é una cosa tra me e lui.-
Uscì di nuovo era lì ad aspettarmi.
-Va bene, ma sappi che lo faccio solo per loro, se gli succedesse qualcosa per causa mia non mi perdonerei mai. E se venissi bandito dal branco non ti lamentare con me chiaro?-
-Per il branco lo potremmo ricreare assieme.-
Mi prese per i fianchi, gli mollai una sberla in piena faccia.
-Ho detto che mi aiuterai a controllarmi non a fare altro-. E rientrai. Lucius entro dopo di me, mi guardò e poi nella mente sentii la sua voce,
Ogni sera, alle 9 qui nella foresta.
Gli ultimi invitati se ne andarono verso le 23:30. Salii poco dopo, i regali decisi di aprirli domani. Appena scatto le 24 sentii un dolore fortissimo alla testa, duro poco più di 10 minuti poi svenni.

La mezza stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora