Il primo giorno di scuola

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Era passato un mese, lo avevo trascorso in modo semplice: stavo con la mia famiglia (anche mia madre) ballavo, andavo nella foresta insieme ad Ade e Nala, ogni tanto andavo a pattinare e i gemelli mi avevano invitato ad uscire un paio di volte.
Il ragazzo della foresta non l'avevo più visto, come i tentativi di uccidermi.
Era il 12 settembre il che significa 1º giorno di scuola, non ero ne entusiasta ne triste, ero solo ansiosa sia di incominciare sia di non sembrare ridicola. I gemelli mi avevano assicurato che mi avrebbero aiutato in caso di problemi, anche se non ero sicura dal tutto. Erano le 6 avevo due ore per prepararmi. In un ora mi feci una doccia e mi asciugai i capelli, poi scesi per colazione dove c'era Kat che preparava i pancake. Dopo 15 minuti avevo finito di fare colazione.
-Kat mi aiuti a scegliere i vestiti?-
Non sono mai stata brava nel scegliere i vestiti, abbinarli e tutte le altre cose. Kat sorrise.
-Jes hai la divisa scolastica-mi disse
-Davvero??-
-Certo non l'hai vista? Te l'avevo messa sulla scrivania.-

Sali le scale di corsa e la vidi: camicia bianca giacca azzurra e gonna che arrivava alle ginocchia nere con un paio di calze alte nere. Dopo altri 15 minuti ero vestita pettinata e mi ero lavata i denti. Per il primo giorno mi porto Andre, che mi aspettava già in macchina. Nella cartella avevo messo tutti i libri, 5 quaderni e un raccoglitore ad anelli, il lettore MP3 e le cuffie e un libro da leggere in caso che mi annoiassi.
Arrivammo in anticipo di 10 minuti, io e Andre andammo in segreteria per sapere la sezione in cui ero, appena fuori dalla porta che si aprì di colpo c'era un ragazzo capelli castano scuro, con un occhio chiaro e uno scuro alto e muscoloso,ed molto arrabbiato, Liam uscì e gli urlo di ritornare indietro ma lui andò via. Poi Liam voltò verso di noi
-Andre, Jes siete arrivati-
-Liam tutto ok?-
-Si quel ragazzo se non si comporterà meglio quest'anno dovrò prendere dei procedimenti seri. Allora Jes pronta?-
-Si- mi fece vedere le aule ed mi spiego che il sistema era americano, cioè ogni ora si cambia aula, l'orario delle lezioni era semplicemente perfetto:
Al lunedì avevo 5 ore:
Fisica, chimica, Musica, inglese e un ora di Lingue ( o italiano o francese)
Al martedì invece 6 ore:
Scienze, Geografia, Letteratura, Un ora creativa (potevamo coltivare le nostre passioni) e 2 ore di Matematica
Al mercoledì ancora 5 ore:
2 ore di Laboratorio, Fotografia, inglese e Lingue
Giovedì altre 5 ore:
2 di matematica, chimica, fisica e scienze
Il venerdì 6 ore:
2 ore di lingue, 2 di inglese e 2 di creatività.
Il sabato 5 ore di Educazione Fisica
Fare motoria per un giorno intero mi sembrava esagerato. Però mi piace fate attività sportiva.
Liam mi fece fare per la seconda volta il giro della scuola dopo un po' iniziai a capirci qualcosa. La campanella suonò.
- Ti accompagno e ti presento alla classe, va bene?-
- Come vuole.-
Entrammo in classe e Liam chiuse la porta dietro di me. I ragazzi erano seduti e seguivano la lezione. Il prof era davanti alla lavagna e stava segnando delle formule. Era una donna molto curata, capelli raccolti in una coda, castani con colpi di sole. Indossava dei pantaloni grigi a zampa d'elefante è una camicia nera.
-Buongiorno Preside- appena i ragazzi si accorsero si alzarono in piedi.
-Ragazzi, vi vorrei presentare la vostra nuova compagna di classe. Mi raccomando comportatevi bene.-
Qualcuno entro. Era il ragazzo di prima
-Lucius, come mai entri adesso?- chiese l'insegnante
-Mi scusi avevo da fare una cosa- disse con voce fredda e si mise a sedere. Molti lo guardarono con riproverò.
-Stavo dicendo, lei é Jessica Grek Kart- appena sentii come mi avevano iscritto Andre e Kat mi spuntò un sorriso, avevano lasciato il mio cognome- vi chiedo solo di aiutarla e non farla spaventare-
Con quest'ultima parola uscì non prima di aver guardato male Lucius.
-Jessica giusto?- mi chiese l'insegnante
-Si-
-Ti puoi sedere li,- indico un posto vicino alla finestra nella penultima fila -Allora da dove vieni? Ci parli un po' di te?-
-Sono Jessica, ho 15 anni, mi piace stare all'aria aperta. Di recente sono stata adottata dai Kart-
-Come mai sei stata adottata?- disse una ragazza
- Mio padre é morto quando ero piccola e mia madre é ammalata e non ho nessuno, comunque mi piace pattinare sul ghiaccio e ascoltare la musica.- dissi e poi mi sedetti.
Ci fu un po' do mormorio poi la professoressa riprese la lezione io avevo copiato quasi tutto. Suono la prima campanella e io preso le mie cose, mi incamminai verso l'aula di chimica ma mi persi in un baleno. Iniziai ad andare in panico dopo 5 minuti trovai Noel
-Jes che ci fai qui?-
-Mi sono persa, mi dai una mano?-
-Dai vieni- mi sorrise, ogni volta che lo vedevo sembrava sempre più felice.
Arrivammo in un minuto
-Ma senti perché te sei in giro?-
-Adesso ho l'ora creativa così ho chiesto se potevo cercare del materiale-
-Ah-
Mi ritrovai davanti la porta, bussai un paio di volte, poi sentì una voce che mi disse di entrare.
-Suppongo la signorina Kart-
-Si mi scusi ma mi sono persa-
-Fa niente, ah Noel Siski che onore-
-Buongiorno prof. Harrison-
Molte ragazze alzarono la testa per curiosare.
-Io vado arrivederci prof. Jes ci vediamo poi dopo?- mi chiese io annui.
Appena chiusa la porta molte ragazze cambiarono atteggiamento con me.
L'ora di chimica andò benissimo. Poi tocco musica che ci esercitammo solo a discutere di quale genere fosse migliore. Poi ci fu la volta di inglese dove mi fece fare una lettura e della grammatica per vedere a che punto ero. Finalmente era ora di pranzo io segui gli altri in mensa e attesi Noel, che era con suo fratello.
-Ehi trottola come va?-
-George ti ho detto di non chiamarmi così. Comunque bene, sai mi sa che avete un po' di fan- gli dissi.
Dopo aver preso un vassoio ci sedemmo vicini. Altri ragazzi ci raggiunsero per salutare i gemelli. Durante l'ultima ora non feci troppo caso alla lezione nel primo quadrimestre facevamo francese, fortunatamente per me perché ne sapevo parlare un po'. Tornai a casa sfinita.

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