Dopo questo capitolo mi odierete! Buona lettura.... Per ora!!!!!!😘😘😘😘😘😘
I giorni passano, siamo a marzo. Abbiamo festeggiato il compleanno di Chiara, alla casa del sorriso. Era super contenta, ma si vedeva dai suoi occhi che le mancava qualcosa, anzi, qualcuno. Hanno deciso di provare ad avere un bambino, ma ovviamente il tour li sta tenendo lontani. La stiamo aiutando ad organizzare il matrimonio e la festa di laurea, che si terrà tra due mesi. È tesa, e molte volte si isola, così da non dare fastidio a nessuno, anche se noi vorremmo molto aiutarla.
Io e Gianluca abbiamo iniziato a sentirci quasi tutti i giornj. È da 9 anni che lo conosco, mi sembra assurdo scambiarmi messaggi con lui. Lui è strano ci sono giorni in cui non mi contatta, e altri in cui non smette di messaggiare, facendomi stare sveglia anche di notte..
“siamo arrivati” dice Piero dalla sala. Scendo velocemente. Finalmente è di ritorno dal tour, e rimarrà qui per qualche giorno, prima di ripartire per Bologna e poi il tour italiano, prima della laurea di chiara.
“ciao!!!!” dico per poi abbracciarlo
Alzo gli occhi dalla sua spalla, e il mio sorriso scema, alla vista di Gianluca che sorride guardandoci insieme. Chiara mi guarda non capendo, e io cerco di fare finta di niente. E continuo a chiedere informazioni a Piero, circa il viaggio.
“mamma noi abbiamo un problema a casa, Gian può stare qui?” chiede Piero guardando chiara, vogliono la loro Intimità, giustamente
“certo!” dice sorridente mia madre, mentre mi fissa “dorme nella camera di Francesco e tua, così non lo disturbiamo.”
“grazie signora, ma non si disturbi. Mi basta anche il divano.”
“ma chi dici?? Mariagrazia, aiutami con le lenzuola.” Dice mia mamma obbligandomi a seguirla.
La seguo, e la aiuto a mettere a posto il letto di Franz. Lei mi guarda mentre litigo con il lenzuolo, per capire da che parte girarlo per farlo aderire al materasso.
“ti piace così tanto?” chiede sorridendo
“questo letto mi fa letteralmente schifo.” Dico nervosa “ma poi loro non hanno lo studio insonorizzato? Non è meglio farlo stare lì?”
“Gianluca…. Ti piace Gianluca”
“no mamma. Basta, ti prego.” Dico sudando freddo.
Finiamo di sistemare e io mi chiudo in camera per studiare. Sento la porta aprirsi poco dopo, mi giro, sperando di vedere chiara o Piero o qualsiasi altra persona tranne che lui. Ma le mie speranze sono vane, e Gianluca è già entrato e si sta avvicinando a me.
“ciao… scusa non te l’ho detto che venivo, ma Piero me lo ha proposto all’ultimo, e a me non andava di stare solo a roseto.”
“ci sono i tuoi genitori a roseto…” dico alzandomi dalla sedia e sedendomi sul letto
Si siede accanto a me si sdraia poi poggiando la testa sulle mie ginocchia. Appoggio la mano sul suo viso, accarezzandolo lentamente sospira e chiude gli occhi, sto ad accarezzarlo per qualche minuto, senza parlare né pensare. Non so perché lo sto facendo, lo. Faccio e basta.
“sei speciale mary” dice sussurrandolo
“non sto facendo niente di straordinario Gian.” Dico ridendo
Lui sorride e apre gli occhi, puntandoli nei miei. Silenzio fatto di sguardi, niente di più. Si alza, tenendomi la mano tra le Sue, ed avvicinandosi a me. Sorrido imbarazzatissima. Allontanando il viso dal suo.
“sei… stata fondamentale in questi mesi. Grazie.”
“siamo amici….mi aspetto lo stesso aiuto da parte tua, quando mi sentirò come te.”
“non permetterò mai a nessuno di farti sentire come mi sono sentito io.” Dice alzandosi nervoso “nessuno deve avere su di te, la capacità di condizionarti l’umore. Sono pronto a proteggerti da tutto.” Dice prendendomi il viso tra le mani.
Metto le mani sulle sue. E lo guardo negli occhi. Si avvicina lentamente, Facendo sfiorare i nostri naso. I nostri respiri si sfiorano. Mi avvicino socchiudendo la bocca, e guardandolo in attesa del suo passo successivo. Bussano alla porta ma non rispondo, sperando che la persona dall’altra parte vada via. Ma così non succede.
“Mariagrazia hai preso tu il mio libro di teoria dell’appren….” Dice chiara entrando velocemente in camera bloccandosi davanti a noi due “Gianluca… Mariagrazia…”
“stavo controllandole le ghiandole…” dice Gianluca rosso in viso
Scoppio a ridere insieme a Chiara, incapace di aiutarlo nemmeno un po’, almeno così penso di chiamarmi fuori, ma mi ricredo perché Gianluca si incupisce, e si allontana ancora di più da me, e se ne va in camera lanciandomi uno sguardo tutt’altro che amichevole.
“è strano ultimamente… ma… non è che.... Voi due…. ” Dice ridendo
“si.. E chi lo sente mio fratello” dico ironica prendendo il libro da lei richiesto
“ah… sono fatti tuoi…” dice scuotendo la testa con il sorriso, mentre io gli passo il libro che mi ha prestato perché avevo delle curiosità riguardo alla scelta dell’università “grazie”
“a te, spero un giorno di collaborare con te… allora..” dico sorridendo annunciandole indirettamente la mia decisione.
“hai scelto?” chiede con gli occhi lucidi
“si… scienze della formazione.” Affermo sicura “vorrei fare l’insegnante di sostegno.”
Mi abbraccia contenta, per poi incoraggiarmi a dare il meglio di me. Mi saluta, dandomi appuntamento a stasera, anche se so che Piero le ha organizzato una cena per festeggiare solo con lei il compleanno.
Mi lascia sola, con le idee sempre più confuse.
Prima non era solo amicizia, eravamo troppo vicini per essere due amici. Chiudo i libri. Oggi non se ne fa niente. Recupero domani.
Esco dalla camera e vado in camera di Franz, dove trovo Gianluca intendo a telefonare. Lo guardo. È nervoso confuso. Capisco poco dopo con chi sta parlando.
“si, mamma lo so. È piccola.” Dice sbuffando “ma non me ne frega niente. Questo è il problema.” Dice sbuffando per poi girarsi e guardarmi “mamma devo andare. Va bene. Si. Te lo prometto. Lo so. Va bene. Ciao.”
Chiude la telefonata e mi guarda, sospirando. Quindi le piace qualcuno, e questo qualcuno è più piccola di lui, tanto da far preoccupare notevolmente sua mamma.
“hai intenzione di rimanere lì a guardarmi per tanto?” svuoto la testa in segno di no “cosa hai sentito?”
“niente che io non dovessi sentire. Ero venuta a chiederti cosa preferivi mangiare, così lo dico a mamma.” Dico seria.
“è se ti porto a mangiare una pizza?” chiede sorridendo
Lo guardo esitando, tutti mi conoscono qui, sanno chi è lui, e potrebbero riferire a mio fratello che siamo insieme a mangiare fuori.
“puoi anche dire di no.” Dice lui chiudendosi a riccio “anzi, di pure ad Eleonora che io non ci sono a cena. E ringraziala.” Prende la sua giacca. Chiudo la porta velocemente e lo fermo.
“non voglio dirti di no. Ma se mi vedono con te, poi il paese inizia a parlare.”
“perché non lo lasciamo parlare?” chiede avvicinandosi
Mi allontano. Ho un’idea. Prendo il telefono e mando un messaggio a chiara, chiedendogli di prestarmi la macchina, inventandomi di dover andare stasera da una mia amica, anziché di andare a cena con loro. Lei accetta e mi dice di passare a prenderla.
“non farci l’abitudine, ma ho un piano.” Dico sorridendo mentre lui è stato tutto il tempo a. Fissarmi
“dimmi.”
“appena chiara e Piero se ne vanno con la macchina di Piero, io prendo quella di chiara, e andiamo in un posto con due pizze d’asporto.”
“tu hai la patente?”
“si… manchi solo tu Gianluca” dico ridendo
Lui sorride e mi abbraccia. Torno in camera mia, scelgo cosa mettermi, e torno a studiare per poter poi uscire. Chiara è Piero escono di casa alle 19, li guardo andare via dalla finestra in camera. Mi cambio, mi vesto. Qualche goccia di profumo, e sono pronta.
Vado a bussare a Gianluca e lui mi apre subito. È pronto anche lui. Mando un massaggio a Giorgia, una mia amica, chiedendole di coprirci. Le chiedo di dire che anche lei ci sarà con noi, e anche il gruppo di amici con cui sta uscendo oggi. Lei accetta.
“mamma noi usciamo con Giorgia, siamo un gruppo e mi dispiaceva lasciare a casa da solo Gian.” Dico mettendomi la giacca in pelle.
“non tornate troppo tardi. Mi raccomando.” Dice mio padre sorridendo a Gianluca “tienimela d’occhio.”
“non ti preoccupare Tano. Ci penso io” dice mettendomi la mano sulla spalle.
Sarà una serata lunghissima.

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Vivimi Senza Paura
FanfictionMariagrazia è semprestata una persona tranquilla. Poche amicizie, ma vere. Scuola, casa, e poche e rade distrazioni. Una vita semplice la sua, ma inseguita da un'ombra: il fratello. Mariagrazia barone, la sorella di Piero barone. Nella vita è sempr...