Dopo quello che è successo, lui è scappato, se ne è andato via, senza dirmi niente. Mi ha lasciato solo una lettera, in cui mi diceva che voleva pensare, che non ci stava capendo nulla.
Non ci siamo scritti per qualche giorno. Poi lui mi ha chiamato, parlandomi della sua giornata delle sue sensazioni. Da quel giorno io e Gian siamo tornati a sentirci quotidianamente. È lui a scrivermi. È venuto anche in anche inSicilia, per qualche giorno. lui dice che lo fa per stare in compagnia di Piero, ma in realtà poi si ritrova con la testa poggiata sulle mie gambe, a respirare forte e chiedere le mie carezze.
Arriviamo all'Hotel di Palermo. Noi staremo qui, in questi giorni, mentre chiara e Piero nella casa, vicino all'università: domani chiara si laurea.
Io in camera sono con Valeria, e sto facendo il check in, insieme a mio padre.
Gian arriva Con la sua valigia. Mi guarda, mentre tira fuori la carta di identità, e mi sorride. Fa lui il check, mentre mio padre sale, nella sua CAmera, visto che la mia è quella di Valeria non è pronta.
Lei è con sua mamma, e Michele mentre guarda delle immagini del telefono.
"ciao... Anche la tua non è pronta?" chiede guardandomi sorridendo
"già.." cerco di essere il più freddo possibile, dopo che ho saputo che lui ha detto a mio fratello che parla con me, mi sento in difetto.
Mi prende per il braccio senza farsi notare e mi porta in una saletta conferenze.
"volevo ringraziarti" dice sorridendo "tutto qua." dice avvicinandosi, come per abbracciarmi, ma io mi scanso.
"Gianluca. Adesso basta. Non capisco questo tuo modo di fare." dico ora che sono chiusa qui fsola con lui
"che cosa ti devo dire?" chiede prendendomi il braccio
"perché mi messaggi?? Perché hai detto a mio fratello che ti stai sentendo con me?" chiedo allontanandolo
"non gli ho detto niente. Ho detto che messaggio con una persona, ho detto che sto bene quando parlo con lei, ho detto che se dopo la storia soffocante con Martina sorrido, è grazie a lei."
"cosa vuoi da me? Siamo amici. Siamo amici. , ti chiedo cosa siamo e tu mi dici che siamo solo amici. Mi scrivi ti vorrei abbracciare, ti vorrei baciare. Io.. Non lo so. " dico senza senso.
"ho troppo rispetto per Piero per baciarti un’altra volta. Non ho il corraggio." dice sospirando.
Lo guardo. Ora sono stufa della sua bipolarità sono io la donna, giusto? Sono io qui quella bipolare. Lo avvicino a me, con prepotenza, e lo bacio.
La sua lingua sfiora la mia, più e più volte. Sono senza fiato, con il cuore a mille.
" scusami" dice allontanandosi per poi uscire e andare al. Bar. Dagli altri.
Salgo in camera con Valeria. Mi guarda preoccupata. La sorella di chiara è molto sveglia nonostante sia più piccola di me.
"ci siamo baciati." dico con il fiatone "tu non hai idea.. Ci ha messo tre quarti di lingua"
"uhhhhhhhhh...." dice avvicinandosi
È. Racconto tutto, e passa poco più di un quarto d'ora quando bussano alla nostra poeta.
Va Valeria ad aprire e lascia entrare Gianluca, con ancora gli occhiali da sole. Se li toglie e li incastra nella maglietta.
"mi ha chiamato mia mamma. Ci vediamo dopo" dice facendomi ciao. Con la mano.
Mi siedo sul mio letto e lo guardo, aspettando che si decida a spiaccicare mezza parola.
"penso che ti convenga a te parlare." dico seria "non so cosa potrei tirare fuori."
Rimane serio e si avvicina, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi con urgenza.
È intenso, ma dolce. Si allontana sorridendo mi.
"mi piaci... Tanto.. Questo stavo cercando di dirti prima... Sono... Innamorata di te."
"sei sicuro?" chiedo guardandolo con il suo viso tra le mie mani
"amo come mi hai coccolato, amo quando mi hai consolato. Amo sapere che con te posso essere me stesso. Che fare il tenebroso non serve a nulla."
Mi avvicino e lo bacio. Lentamente ci sdraiamo sul mio letto. Lui sopra di me, sulle mie gambe. Le nostra lingue si fondono fino a diventare una cosa sola.
Sento le sue mani salire, fin sopra al mio seno. Vengo percorsa da un brivido.
“forse Piero mi ammazzerà” dice sorridendo sulle me labbra
“ma per adesso non glielo diciamo…” dico baciandolo poi “tu mi hai detto che ti sei innamorato di me..” dico seria “io non so ancora cosa provo. Sono molto confusa..” dico per poi accarezzarlp sulla guancia “so solo che non voglio e non riesco a fare a meno di te”
“mari… mari…” dice sorridendo per poi alzarsi “ci vediamo dopo… ok?”
“si..” dico sorridendogli
“dammi un bacio, solo uno. Poi vado” su China su di me
Mi mette una mano sulla guancia, e poggia le labbra sulle mie. Fa schioccare le nostre labbra, per poi baciarmi di nuovo sulla guancia ed avvicinarsi alla porta, la apre e rimaniamo entrambi stupito di vedere Valeria seduta davanti.
“finito?” chiede alzandosi e entrando “posso entrare?”
“ma…”dice ridendo Gianluca
“ho diciassette anni.. Solo mia sorella ha aspettato 21 anni.” Dice ridendo mentre entra in camera messaggiando “ma Gian, se vuoi rimanere con noi fai pure…”
“mi faccio una doccia, che poi siamo a cena insieme” dice sorridendo Gian “a dopo.”
“a dopo” dico sorridendogli
Esce lasciandoci sole. Valeria poggia il telefono, dicendomi che chiara e Piero stasera non ci saranno. Chiara deve studiare le ultime cose, per poter essere pronta al massimo.
Mi faccio la doccia, e subito dopo Valeria. Sono agitata. Non so esattamente come comportarmi questa sera a cena. Mi metto un jeans e una maglietta. Prendo il mio giacchettino di pelle e me lo metto.
Bussano alla porta. Valeria è ancora in doccia. Sento lo scroscio dell’acqua.
Apro la porta e ci trovo Gianluca, e io non posso che sorridere. Apro di più la porta, e vedo sua mamma. Il mio sorriso si spegne, quando mi rendo conto che lui ha una faccia tutt’altro che serena.
“ciao tesoro… ti va di parlare un attimo?” dice sua mamma sorridendo
“c’è Valeria….” Dico indicando il bagno.”
“possiamo andare in camera mia.” Dice Gianluca guardando la madre
Accettiamo e prendo il telefono, mandando il messaggio alla mia compagna di stanza. Entro prima io, in camera, poi sua mamma e poi Gianluca. Mi fa sedere su una poltroncina e mi guarda seria.
“spero di riuscire a far ragionare almeno te.” Dice seria sua mamma “siete giovani e ci sta una storiella di poco conto. Ma gli altri sono altri, voi siete voi. Tu Mariagrazia hai 18 anni, e sei la sorella di Piero. Tu sei Gianluca De il volo, e hai delle responsabilità.”
Rimango a guardarla incredula da quella parole. Come se già non lo sapessi. Come se Gianluca fosse solo quello che canta in un trio.
Mi meraviglio che lo consideri solo questo. Mi alzo e guardo Gianluca, sembra dispiaciuto. Mia mamma non mi avrebbe mai detto queste cose. Si vede che sua mamma forse è più legata all’apparenza che ai sentimenti.
“tu non hai nulla da dire?” chiedo a Gianluca guardandolo
“mia mamma sa cosa ne so penso.” Dice Gianluca guardandomi “e lo sai anche tu.” Sorride ed io ho una voglia matta di baciarlo.
Cerco di essere razionale. Mi appoggio alla sedia, e guardo Eleonora I faccia. 10 anni ormai che ci conosciamo, pensavo di starle un minimo simpatica.
“non ti piaccio?” chiedo guardandola dubbiosa a bassa voce
“cosa? Puoi ripetere tesoro?” chiede calma Eleonora
“non ti piaccio più, come quando ero piccola?” chiedo guardandola “oppure preferivi qualcun altro vicino a tuo figlio?” chiedo iniziando a passeggiare per la stanza “hai ragione. Non sono molto fotogenica, non vengo bene io in copertina.”
“oh, Mariagrazia…. Non volevo dire questo. Sto solo dicendo che voi due insieme non siete il massimo.”
“ma infatti!!! Hai ragione!!!! Come ho fatto a non pensarci prima… Gianluca.. Anche tu…. Prossima volta checilia rodriguez,. L’ha data a Moser, la da anche a te!” mi alzo e riprendo la giacca “io ho mal di testa. Non ci sono a cena.”
Me ne vado dalla stanza, e corro in quella di mia mamma. Non appena chiudo la porto sento Gianluca sgridare la madre.
Busso alla porta di mia mamma. Lei mi apre, mentre mio padre si sta vestendo. Non posso dirle niente. Le sorrido, le spiego di stare poco bene, e declino l’invito a cena con tutti.
“vuoi che rimango con te?” chiede, ed io vorrei tanto.
“no mamma. Vai pure.. Ho solo mal di testa”
Torno in camera dopo aver salutato papà. Entro un camera, saluto Valeria che esce velocemente, mentre è al telefono con Chiara, e le spiega come si è organizzata la madre.
Butto la giacca sul divanetto, cammino avanti e indietro per la stanza. Non so cosa fare. Il mio telefono vibra, lo prendo e rispondo subito.
“pronto.” Dico nervosa.
“Mariagrazia sei in hotel?” chiede Gianluca dall’altra parte
“si.” Dico fredda.
“ho la camera che affaccia sull’uscita. Appena sono tutti via, ti mando un messaggio e vieni da me.”
“non sarebbe più facile se tu venissi da me? Valeria ci copre”
“si.. Hai ragione.”
Ci mette qualche minuto. Arriva un camera mia, entrando appena gli apro. Si attacca alle mie labbra lasciandomi senza respiro.

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Vivimi Senza Paura
FanfictionMariagrazia è semprestata una persona tranquilla. Poche amicizie, ma vere. Scuola, casa, e poche e rade distrazioni. Una vita semplice la sua, ma inseguita da un'ombra: il fratello. Mariagrazia barone, la sorella di Piero barone. Nella vita è sempr...