Scendiamo nella hall, staccando le nostre mani, che sono rimasti incastrate fino ad ora. Lui mi sorride e mi guida fino alla sala della colazione. Ci sono Ignazio e Alessandra. I nostri genitori sono sicuramente rimasti in camera a prepararsi.
“oh.. Ciao.” Dice Ignazio a Gianluca per poi. Guardare me “Gianluca? È Mariagrazia.”
“in carne ed ossa. Eravamo in palestra insieme” dice ovvio. Per quello avevo il fiatone.
“ah… pure tu fissata con la palestra” dice alzando gli occhi per poi scompigliarmi i capelli
Alessandra mi scruta, dubbiosa. Mi siedo al tavolo. Prendo solo del succo di frutta e rimango in silenzio. Gianluca ed Ignazio parlano del tour, mentre Alessandra li ascolta solamente.
“devo andare un attimo in bagno prima di andare all’università” dice Alessandra alzandosi “mi accompagni?” chiede guardandomi
Mi alzo e la seguo fino al bagno delle donne. Entra, mentre io rimango ai lavelli a sistemarmi il trucco fatto in pochissimi minuti.
“quindi tu e Gianluca state insieme?” chiede diretta raggiungendomi
“cosa???????” chiedo scioccata mettendo il rossetto di nuovo nel beauty
“dai Mariagrazia. Si vede lontano un miglio.” Dice ridendo “che stavate facendo in camera????“
“daiiiiiii” dico comprendomi il viso con le mani “non lo dire a nessuno”
“dovete dirlo voi. Non io.” Dice sorridendo
“è già un casino con sua madre. Ci ha beccati, e ci ha fatto un discorso assurdo che non aveva né testa né coda”
“stai tranquilla. È solo preoccupata per il figlio. Appena vedrà che sei mille volte meglio di Martina, vedrai… come una figlia ti tratterà.
Torniamo nella saletta per raggiungere i ragazzi che stanno parlando tra di loro. Gianluca mi guarda quando arriviamo al tavolo. Decidiamo di avviarci all’università. Piero, chiara e i nostri genitori sono li.
Arriviamo in poco tempo. È Piero a venirci a prendere per poter raggiungere l’aula. Ci sediamo ai posti riservati. Chiara è in ansia. Continua a ripassare il discorso che ha preparato con le slide. Non capisco di cosa si preoccupi… è perfetta.
Ci saluta con la mano. Per poi raggiungerci. Parla un po’ con me e gli altri. Per poi tornare al suo posto. Discute la Tesi, rispondendo a tono al professore che fa una battuta poco felice. Ora è preoccupata. Ha paura che possa ricadere tutto su di lei.
“ohi.. Sei tesa” dice Gianluca accanto a me.
“lei non ha guardato in faccia a nessuno. Ha detto semplicemente quello che pensava. Ha fatto quello In cui crede.” lo guardo negli occhi, fin troppo vicino a lui “e ora se ne pente. Ne vale la pena?”
Lui rimane in silenzio, bloccato anche dall’inizio della cerimonia di proclamazione. Piero si risiede, e inizia a fare foto.
Arriva il momento di chiara, e il Rettore la chiama davanti a lui.
“Signorina Puglisi chiara,
la commissione, considerato il curriculum degli studi da Lei compiuto e valutato il suo elaborato,
attribuisce alla prova finale la votazione di 110 su 110.
Per l’autorità conferitami dal Magnifico Rettore la proclamo Dottore in tecniche delle riabilitazione psichiatriche e cognitive.”
Stringe la mano a tutti e torna al suo posto aspettando la proclamazione degli altri laureandi. Stanno per rompere la fila, quando il proclamatore li ferma, facendoli rimanere davanti a loro.
Fa fare un passo avanti a chiara, che stringe tra le mani il suo elaborato.
“il Rettore oggi ha deciso di presenziare alla sua discussione, e le ha conferito il titolo di laurea ad onorem in neuroscienze, e riabilitazione neuropsicologica. La cerimonia di conferimento di Titolo si terrà domani alle ore 10 in questa aula. Sono lieto in oltre di conferirle la lode, e l’encomio per l’elaborato appena esposto.” Dice sorridendo.
Applaudiamo tutti, felici per il suo risultato. Chiara è emozionata, ci raggiunge, e Francesco le mette la corona d’alloro. Ci trasferiamo in cortile per il brindisi.
“hai visto?” chiede Gianluca avvicinandosi a me, con il bicchiere di vino in mano
“cosa?” chiedo guardandolo
“a volte vale la pena rischiare.” Dice al mio orecchio per poi lasciarmi un rapido bacio sul collo
Sospiro, ingoiando saliva a vuoto. Mi sposto lontano, sentendomi stranamente osservata. Finiamo l’aperitivo e andiamo verso il ristorante.
Chiara è unica, sorride con Piero e gli altri mentre Piero ed io continuiamo a farle foto.
Ci mostrano il nostro tavolo e prendiamo posto. Chiara gira per i tavoli per poi sedersi accanto a me, che sto provando ad isolarmi da tutto e tutti.
“hei…” dice sorridendo “che succede?!” chiede sorridendomi
“nulla… nulla…” la guardo bene “mi piace un ragazzo.”
“ah…. E lui?!”
“mi corrisponde.. Ma….” Dico per poi pensare alle parole giuste
“ma?” chiede preoccupata
“è un 95”
“e quindi? Sei maggiorenne. Sai quello che fai. Tutti sappiamo che non faresti nulla che non vorresti.” Dice tranquilla “prenditi il tuo tempo. Dai il tempo a lui. E divertitevi. Non ascoltare tuo fratello.”
Festeggiamo commuovendoci anche quando legge anche i ringraziamenti. Finito tutto chiara ci consegna la bomboniera della laurea e ci saluta tutti con due baci sulle guance. I suoi parenti domani non rimarranno per la cerimonia seconda.
Torno in hotel che sono le sei di sera. Valeria con me, mi segue chiedendomi ancora di Gianluca. Rimango vaga.
Saliamo in camera e le racconto tutto, a riparo da occhi e orecchie indiscrete. Lei rimane in silenzio, per poi consigliarmi di andare secondo i miei ritmi. Peccato, che se fosse per me, sarei tra le coperte a contorcermi con lui.
Prendo il portafoglio e scendo a prendere una tisana, e una boccata d’aria. Vedo gianluca nella hall, e mi blocco, vedendolo con i suoi genitori.
“Gianluca noi ci vediamo a casa allora.” Dice suo padre “facci sapere come va la cerimonia.”
“che brava ragazza….” Dice sua mamma “sia lei, che la cognata… anche se è una testa dura. Sei in buone mani.”
“sapevo l’avreste capito.” Dice sorridendo Gianluca “rimarrò qui per un po’. Sto con loro. Vorrei conoscerci meglio.”
Suo padre sorride e si allontanano, andando verso il taxy che li porterà in aeroporto. Scendo gli ultimi gradini, e vado verso di lui, sorridendo come una bambina.
“ti posso offrire una tisana?” chiedo alle sue spalle. Si gira e mi guarda.
“digestiva. Ho mangiato come un maialino.” Dice sorridendo per poi condurmi verso il bar dell’hotel.
Prendiamo le nostre tisane, e le sorseggiamo lentamente. Allungo il piede e faccio su e giù dalla sua gamba. Lui sorride guardandomi negli occhi. Sospetto solo che mi dica di dirmire con lui.
“mi fai andare la tisana di traverso, così.” Dice sorridendo
“possiamo continuare il discorso di stamani?” chiedo guardandolo negli occhi, alludendo allintimita creatasi stamattina.
“andiamo in camera mia…” dice mordendosi il labbro. Mi alzo e pago io la tisana, anche se Gianluca voleva, offrire per me.
Saliamo sull’ascensore insieme. Schiaccia il settimo piano e guarda le porte chiudersi. Si gira verso di me, e mi bacia, togliendomi il respiro. Le sue mani sul mio sedere, continuano a stringerlo massaggiato. Mi avvicina la testa a lui, come a voler fondere le nostre lingue. Gemo nella sua bocca, mentre le mie mani scompigliano la base dei suoi capelli.
Il din dell’ascensore, ci preannuncia il nostro arrivo. Ci stacchiamo con le labbra rosse, e mano nella. Man mano ci avviamo alla porta della sua camera.

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Vivimi Senza Paura
FanfictionMariagrazia è semprestata una persona tranquilla. Poche amicizie, ma vere. Scuola, casa, e poche e rade distrazioni. Una vita semplice la sua, ma inseguita da un'ombra: il fratello. Mariagrazia barone, la sorella di Piero barone. Nella vita è sempr...