Tredicesimo Capitolo

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"Sostituisco la Doyne ma questo lo sapete giá no?"

Il professor Lewiis insegnava matematica

Era fottutamente odioso.

Nessuno della classe rispose, io avevo la testa appoggiata sulla mano con in bocca la mia solita penna nera.

Harry era peggio di me, appoggiato allo schienale della sedia a braccia incrociate che stava sbuffando.

Mi tirai su e mi appoggiai pure io alla sedia e lo fissai.

Aveva un profilo perfetto.

Le sue labbra erano chiuse, i suoi occhi fissi verso la lavagna e quella maglietta a mezze maniche che gli formava i bicipiti gli stava fottutamente bene.

Ed era tutto mio.

"Lou prestami la penna un'attimo"

E mi guardò.
Quello sguardo...aveva in mente qualcosa sicuramente

Gliela passai e le nostre mani si sfiorarono per pochi secondi.

Lui sorrise, strappó un pezzo di carta e iniziò a scriverci sopra.

Non riuscivo a leggere cosa c'era scritto perchè aveva i capelli che coprivano il fogliettino.

Ma poi mi passò il bigliettino.

"Ho bisogno di te.."

Sorrisi e poi iniziai a scrivergli una risposta

"Per?"

E glielo ripassai.

Lui mi guardó e poi riprese a scrivere.

Poi me lo ripassò.

"Per sempre."
Omiodio

Sorrisi e lo guardai.

Era mio, il mio amore.

Anche lui mi stava guardando

Mi avvicinai a lui e gli sussurrai all'orecchio.

"Sei l'unica cosa che voglio al mio fianco per tutta la vita, ti amo"

Gli baciai la guancia e ripresi ad ascoltare la lezione ridendo.

Intanto non mi ero accorto che il professor Lewiis mi stava fissando.

Io ricambiai lo sguardo, ma mi scappò una risata.

"Cosa la fa ridere Tomlinson?"

Io lo fissai.

"Mi fanno ridere tutte queste cazzate.

A per b e robe varie, ma a che cavolo ci serviranno nella vita?"
Oh no, me la stavo cercando.

"Mh, venga lei allora a dire cosa dovremmo fare in questa lezione, prego la lavagna è tutta sua, basta che non fa segni alquanto singolari"
Ma sto stronzo

Sorrisi strafottente.

"Oh no certe cose è meglio che le tengo tutte per me"

Lanciai un'occhiatina a Harry e mi alzai.

"Bene ora che si è alzato venga a fare questa espressione"

"Ma non dovevo..?"

Mi interruppe.

"Ho cambiato idea, credo che alla classe piacerá vederla in azione"
Doppisensi ovunque.

"Bene."

Andai davanti alla lavagna e cancellai l'espressione scritta.

"Sono cazzate, perché io non farò mai tutte ste robe, e lei dovrebbe insegnarci cose reali mentre questi segni del cazzo mi sembrano solo cazzate.

E fanculo la volgaritá, oggi non avevo neanche tanta voglia di venire a scuola, perchè potevo starmene tranquillamente nel letto a dormire, ma invece ho alzato il culo e ora io sono qui per romperle il culo."
Intravidi Harry che mi stava guardando con...stupure?

Non gli diedi tempo neanche di rispondere che ricominciai a parlare.

"E tutti voi -indicai la classe- dovreste ribellarvi a queste stronzate

TUTTI VOI!

Anche tu"

E indicai Harry
Ero industruttibile.
Mi sentivo potente.

Harry mi guardò ridendo

"E con permesso io avrei un permesso per uscire a nome di mia madre, e un'altro per il signor Styles"

Ritornai al mio posto e aprii lo zaino

Harry mi sussurrò

"Ehy cosa stai facendo?"

"Salvo dalla noia tutti e due"

E tirai fuori due permessi, che diedi al professore.

"Mh...si sembrano regolari, potete uscire, ma Tomlinson che non succeda mai più una cosa del genere."

"Stai tranquillo prof.

HARRYY ANDIAMOOO"

**

"No, ma come ti è venuta sta idea?"

"Un giorno mi sono messo a copiare qualche firma e ho avuto quest'idea meravigliosa"

Harry ridacchiò mentre mi prese per mano e me la baciò

"Principessa non ci metteremo nei guai?"

"Forse con la mia si, ma con la tua no, Anne era daccordo su questa cosa, gliel'avevo scritto via messaggio e bhe ti è andata di culo"

"Tu sei un genio Louis"

"È grazie a te che lo sono, perchè senza di te non avrei mai potuto fare una cosa del genere."

Siamo giá al tredicesimo capitolo?
Wowww.

Se ci sono errori chiedo scusa.

True Love Never Die ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora