Guardo per l'ennesima volta quante pagine mancano alla fine del libro. Ancora tredici.
Mi sembrano trecento. La storia non è bella e non è scritta nemmeno troppo bene ma non riesco proprio ad abbandonare un libro a metà. È più forte di me. Lo devo finire.
I bambini si sono già svegliati una volta ciascuno. Li ho rassicurati, accarezzati, baciati e tenuto loro le mani fino a farli riaddormentare.
Una volta tornata in camera scambio qualche parola con il mio ex marito su i gemelli, su come stiano crescendo in fretta, su come stiano evolvendo i loro ragionamenti, il loro modo di vedere le cose. È stupefacente.
Lui è seduto sulla poltrona che abbiamo nella, ormai, mia camera che guarda la tv e mi sorride. Anzi sorride di me, che mi stupisco giorno dopo giorno di come cambiano i nostri figli.
Sono così grata che abbia accettato di rimanere a dormire qui solo per me. Non c'era nessuna urgenza, nessun bisogno che riguardasse i bambini. Avevamo cenato tutti insieme e poi normalmente sarebbe andato via. Invece mentre iniziavo a mettere loro i pigiami gli avevo chiesto di rimanere per la notte. Nel tempo era capitato poche altre volte e sempre per una tranquillità dei bambini più che nostra.
Stavolta ne avevo bisogno io. Avevo bisogno della sua presenza in casa. Dovevo allentare un po' la presa e dormire come se non ci fosse un domani, con la tranquillità di sapere che se nella notte fosse successo qualcosa c'era lui ad occuparsene. Dovevo azzerarmi per una sera ed esistere solo per me. Avevo bisogno del suo aiuto ed aveva accettato senza fare domande.
Questa era una delle cose che apprezzavo infinitamente in lui.
Dopo aver messo i pigiami ai bambini ero andata a preparargli la camera che solitamente occupa mio fratello quando è da queste parti.
Saremmo rimasti in quel modo ancora per un po'. Nella stessa stanza io a leggere e lui a guardare la tv e poi si sarebbe ritirato nella sua camera augurandomi la buonanotte.
Persa nei miei pensieri mi accorgo di essere ancora sulla stessa pagina del libro quando Ichimei entra nella nostra stanza. Ci giriamo entrambi a guardarlo.
Si siede dalla mia parte del letto, all'altezza delle mie ginocchiaMi dispiace per oggi
Ne aveva combinata un'altra delle sue e la preside ci aveva mandato a chiamare entrambi.
Interviene subito il padreIchimei l'importante è che tu capisca che quello non è il modo giusto di risolvere le cose. Non si ottiene nulla. Io e tua madre abbiamo la presunzione di indicarti e insegnarti il giusto modo di comportarti. Da quando sei con noi abbiamo investito tutte le nostre risorse e capacità su questo. Siamo stati sempre molto indulgenti con te e abbiamo rispettato i tuoi tempi ma è arrivato il momento che tu ci dimostri che tutto il percorso fatto insieme fin'ora non sia stato vano
Certo
Aveva risposto a testa bassa.
Nel vederlo così mortificato allungo immediatamente la mano e gli carezzo il viso.Non essere triste
Ichimei alza il viso e mi dice
Le nuvole venivano trascinate via dal vento con una forza incredibile. In questo mondo non c'è posto per le cose tristi. Nessun posto
Lo guardo incredula e poi guardo mio marito
Ho letto uno dei tuoi libri mamma.
KitchenDi Banana Hoshimoto
Lo interrompo ioMi è piaciuto moltissimo e anche questa frase. La trovo di una forza incredibile. Sa di rinascita
Si amore mio. Hai perfettamente ragione. Adesso baciami e vai a dormire
Appena uscito dalla stanza mi volto a guardare immediatamente il mio ex marito con un misto nel viso tra incredulità e selvaggio orgoglio. Lui si alza dalla poltrona e viene a sdraiarsi vicino a me, in quello che una volta era il suo posto.
Mi prende la mano e la stringeStiamo andando bene
Gli sorrido. Si, stiamo andando bene penso tra me e me. Con una serenità inaspettata torno al mio libro. Voglio togliermelo di torno e passare ad altro. Mi concentro e velocemente divoro le ultime pagine. Finito lo ripongo sul comodino quasi con un sospiro di sollievo.
Mi volto verso il mio ex marito per scambiare le ultime parole prima di andare a dormire ma si è addormentato davanti la tv con il telecomando in mano.
Mi allungo su di lui e spengo la luce della sua bajour.
Lo guardo, inerme e calmo mentre dorme.
Lo bacio dolcemente sulla guancia, sul naso, su gli occhi e su tutto il viso. Gli sfilo delicatamente il telecomando dalla mano, spengo la tv e lo poso sul comodino.
È stato buono con me. È rimasto qui senza fare domande, senza esitare.
È un bravo padre ed è rimasto tale indipendentemente dalla nostra separazione. Mai ha permesso che qualsiasi tipo di sentimento provasse per me potesse interferire con il suo rapporto con i bambini o con il nostro di fronte a loro.
Mi accuccio sul mio cuscino e chiudo gli occhi.Lia?
Lia dormi già??No
Avevi chiuso gli occhi e ti ho lasciato dormire, se vuoi puoi andare nella tua stanza...No no
Lia dammi la mano, dormiamo mano nella mano come Teresa e Thomas... Ti ricordi?Si
Il libro di KunderaSi
Allungo la mia mano per prendere la sua e automaticamente mi volto dalla sua parte.
Mi sento sicura, protetta. Nella mia casa, sotto le coperte, i bambini e Ichimei nelle loro stanze e nei loro sogni.
Mano nella mano con Thomas.
Anche se non ci amiamo più.
Ecco penso, vorrei che questa notte non finisse mai.
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Foglie D'erba
General FictionChe ridicola, folle, stupida e bellissima cosa è la vita. Per ognuno di noi che si porta i suoi mondi dentro fatti di gioie, dolori ed esperienze che ci compongono. A questo mondo a tutto c'è rimedio per cui finché possiamo volare come le foglie d'e...