34. Circolo Vizioso

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Pov's Melanie

Non ho mai visto la signora Elizabeth così felice e serena; avere Damon  di nuovo tra noi ha ridato un po' di pace ai nostri animi.

È passato solo un giorno da quando si è svegliato ma mi ha riempita completamente di gioia.

"Mi sento leggermente osservato.
È da prima che non mi togliete gli occhi di dosso, ora so come si sentono le statue al museo"sospira strappandomi un mezzo sorriso.

Siamo tutti quanti intorno a lui, da quando si è svegliato non lo perdiamo di vista neanche per un secondo.
Io e Cristine sedute nella parte destra del suo letto, Elizabeth e Felicity a sinistra mentre gli altri sono accanto al tavolino a lato della stanza.

Essendo Piers, questa stanza è la più costosa e prestigiosa dell'ospedale ovviamente. L'hanno conciata che sembra un hotel e non un luogo ospedaliero. Tutto questo per volere della signora Elizabeth che ha iniziato a dare ordini a manetta.

"E ti lamenti anche? Non sai quanto eravamo preoccupati per te" lo rimprovera Elizabeth.

Damon continua a prendere in giro la madre per la sua 'eccessiva' preoccupazione nei suoi confronti.
Continua a ripetere che sta bene, anche se il suo viso è ancora pallido e non ha recuperato tutte le sue energie.

Sembra tutto uguale a prima, Damon é il solito che affronta la situazione in modo ironico e privo di senso anche se in realtà c'è ben poco da scherzare.

Appena si è svegliato ho chiamato tutta la sua famiglia e i dottori hanno immediatamente valutato la sua situazione. Dicono si sia miracolosamente svegliato, che di norma con tutto il sangue che ha perso avrebbe dovuto metterci molto più tempo o addirittura non svegliarsi proprio.

Ricordo esattamente l'attimo in cui, accarezzandogli la mano, l'ho visto aprire gli occhi lentamente.

Dopo un po' sono arrivati anche gli agenti della polizia per prendere la sua testimonianza.

Ma l'unica cosa che Damon  ha cercato appena sveglio non ero io né la sua famiglia, sua mamma o i suoi fratelli.

"Caroline sta bene? È salva?"

È lei che ha cercato.

Questa domanda l'ha posta non appena ha aperto gli occhi, non appena è riuscito ad aprire bocca. Continua a ronzarmi fastidiosamente nel cervello.

È normale, penso.

Sono stati rapiti assieme, è normale sia preoccupato per lei.
Chiunque al suo posto l'avrebbe chiesto, giusto?

Ma c'è comunque una parte di me che continua a chiedersi se il cuore di Damon è ancora lo stesso nei miei confronti o se è successo qualcosa durante quel rapimento che ha cambiato le cose, che li ha ravvicinati.

E ho una paura tremenda di sapere la verità.

"Ci sono delle novità sulle indagini?" chiede Antony al padre.

"No, stanno ancora indagando"

"Scusate, esco a prendere una boccata d'aria" avviso alzandomi dalla sedia.

"Stai male? C'è qualcosa che non va?
Sei stranamente silenziosa" Damon mi blocca prendendomi per il polso.

Se c'è una cosa che non sopporto, è come Damon sia sempre stato in grado di leggermi.
Lo fa sempre e con tutti.

Lui sa, capisce e scava in profondità  ogni pensiero che cerchi di nascondere.

Perciò non si può mentire con Damon.

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