Ero appena uscita dal teatro, dopo le prove con l'orchestra, quando ricevetti la notizia.
All'inizio non volevo crederci, poi il peso di quelle semplici parole mi trascinarono in un pozzo oscuro senza fondo.
Le gambe cedettero e mi ritrovai sull'asfalto del parcheggio a singhiozzare.
Il cellulare, con ancora la chiamata aperta sullo schermo, era per tera accanto a me.
Le lacrime calde mi rigavano il viso e non c'era modo di fermarle.
Tutto intorno a me era diventato scuro e vuoto e mi trascinava giù.Fino a un'ora prima ero felice, stavo suonando con il resto dell'orchestra. Niente pensieri per la mente, solo la musica.
Poi arrivarono quelle parole, quelle cinque semplici parole che cambiarono tutta la mia vita.
"I tuoi genitori sono morti"
Le persone che mi avevano sostenuta più di chiunque altro al mondo se ne erano andate. Andate per sempre.
Quando le lacrime si fermarono e riacquistai la forza di mettermi in piedi la mia preoccupazione andò subito ai miei fratelli. Loro lo sapevano? Come l'avevano presa i più piccoli? Non riuscii fare a meno di pensare a Charlie, Tillie, Matey, Cecil e Lily, avevano tutti meno di 14 anni, ed erano già degli orfani.
A quel pensiero gli occhi si riempirono nuovamente di lacrime.Stava tutto improvvisamente cadendo a pezzi davanti a me.
Niente sarebbe stato più lo stesso.
Con calma raccolsi il telefono da terra, quasi come se fosse un oggetto rovente da maneggiare con attenzione.
Il signor Winston, l'avvocato di famiglia, era ancora dall'altre parte, in attesa che mi riprendessi.<< Signorina Lockwood, sono davvero molto, molto addolorato per la sua perdita. >>
Notai un velo di tristezza nella sua voce, che era sempre stata calma e ferma. Quante altre brutte notizie come quella aveva riferito nella sua vita?
<< Ho informato prima lei nel caso volesse riferirlo di persona ai suoi fratelli. >>
Non riuscivo neanche a camminare; come avrei potuto riferire ad altre nove persone una notizia che mi aveva quasi uccisa?
<< Va bene. >> riuscii a dire con un filo di voce.
<< Un'ultima cosa, le ultime volontà dei suoi genitori erano che io avessi letto il loro testamento in presenza di tutti i loro figli, quindi mi faccia sapere quando lei e suoi fratelli ve la sentirete. Per qualsiasi altra cosa ricordate che io sono a vostra completa disposizione. >> disse il signor Winston con voce rassicurante.
Chiusi la chiamata senza dire una parola.
Non riuscivo a muovermi.
Sembrava come se stessi vivendo un insieme di tutti gli incubi che avevo fatto.
Guardai a terra.
La custodia del violino era a tre centimetri dai miei piedi.Mi guardai attorno.
Non c'era nessuno. Il cielo si era rannuvolato colorandosi di grigio.Sembrava che tutto attorno a me fosse collegato alle mie emozioni: vuote; come se non sapessero su quale sentimento concentrarsi.
Poi la realtà mi ripiombò addosso. Dovevo dire ai miei fratelli che i nostri genitori erano morti. Come avrebbero reagito? Neanche il tempo di metabolizzare la notizia e subito saremmo dovuti andare ad ascoltare le loro ultime parole. Le ultime parole che mai più ci rivolgeranno; anche se scritte su un pezzo di carta chissà quanto tempo prima.
Il dubbio si insinuò nella mia mente come un tarlo nel legno.
Perché avevano scritto un testamento?
Sapevano che sarebbero morti in un incidente automobilistico?Scossi la testa. Non era il momento per le teorie da romanzo giallo.
Ero sempre stata io la sorella maggiore, quella responsabile, quella che aveva già pianificato la sua vita sin da bambina, quella che cadeva sempre in piedi nonostante il peso di una famiglia numerosa sulle spalle; e lo sarei sempre stata; anche nei momenti più bui.
L'avrei fatto per i miei fratelli; per essere sempre l'ancora di salvezza alla quale potevano appoggiarsi.
Avrei mantenuto la promessa fatta ai miei genitori anni fa.
Raccolsi la custodia del violino con le mani ancora tremanti. Inspirai ed espirai profondamente varie volte.
Entrai in macchina e imboccai la strada che portava alla periferia, verso la mia vecchia casa d'infanzia.
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ℓα ƒαмιցℓια ℓσɕкωσσԃ
RomanceDopo la morte dei genitori in un incidente stradale, i dieci fratelli Lockwood sono costretti a cavarsela da soli e a sostenersi a vicenda. Ma mettere dieci personalità diverse con dieci caratteri contrastanti sotto lo stesso tetto non è una buona...