Ero appena tornata a casa da scuola. Stavo preparando la borsa con la mia divisa da volontaria quando la mia mente cominciò a rimuginare sulla conversazione che avevo avuto con Amber un'ora prima.
Le avevo chiesto se era libera il fine settimana per uscire insieme ma lei mi aveva risposto che il sabato sera doveva andare alla festa degli atleti; una festa di cui non sapevo neanche l'esistenza. Cercai di chiederle di più ma lei non staccava gli occhi dallo schermo del telefono, e sorrideva. Stava scrivendo a qualcuno.
Allungai il collo per cercare di vedere il nome del contatto ma lei se ne accorse e girò il telefono.<< Ehm, che succede? >> mi chiese lei con un sorriso imbarazzato.
<< A chi stai scrivendo così tanto? >> chiesi io cercando di non sembrare seccata dal fatto che mi stesse ignorando.
<< Oh, a nessuno di importante. >> disse lei mettendo il telefono in tasca.
Sentivo che stava mentendo.
La guardai negli occhi cercando di decifrare i suoi pensieri.
Amber si spostò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio e distolse subito lo sguardo.
Capivo benissimo quando mentiva.Mi stava nascondendo qualcosa.
Conoscevo Amber da quasi dieci anni e ci eravamo sempre dette tutto quello che ci passava per la testa, senza nessun giudizio. Lei sapeva che qualsiasi cosa mi avrebbe detto, sarebbe rimasta tra noi due. Quindi se mi voleva tenere all'oscuro di quella persona, voleva dire che c'era sotto qualcosa di grosso.
<< Amber, c'è qualcosa che non va? >>
<< No, è tutto ok. >> disse evitando il contatto visivo con me.
<< Conosco quello sguardo. Mi stai nascondendo qualcosa... o qualcuno. >> la incalzai.
<< Non- non ti sto nascondendo nulla. >>
<< Ti piace un ragazzo e non me lo vuoi dire!? >>
<< No, davvero, non ti sto nascondendo nulla. >> disse con un tono sicuro e irremovibile.
Stava cercando di sembrare sincera ai miei occhi; purtroppo per lei non ero una persona che si convinceva facilmente.
<< A te non piace messaggiare, quindi se lo fai così tanto vuol dire che c'è una ragione che ti spinge a farlo. >>
<< Dot, diventi davvero paranoica quando parliamo di queste cose. >> disse superandomi.
Stava cercando di evitare l'argomento.Ero quasi sicura che mi stesse nascondendo un ragazzo, ma non ne capivo il motivo. Lei era l'unica che sapeva dei miei sentimenti per Ben. Non avevo segreti con lei; ma lei ne aveva con me.
Chiusi la zip della borsa con uno scatto e mi diressi verso l'ospedale.
Volevo allontarmi momentaneamente da Amber e la sua testardaggine per stare con uno dei pochi pilastri rimasti che sorreggevano la mia vita e miglioravano le mie giornate: Ben.Appena uscii dallo spogliatoio mi diressi subito verso la sua camera.
Arrivata davanti alla sua porta, mi sistemai l'uniforme lisciando le pieghe con le mani, e bussai.
Una voce stanca mi rispose dall'altra parte della porta.
Quando entrai lo vidi nel letto con la coperta che gli copriva il corpo fino al bacino, con il naso nascosto nel libro che stava leggendo. Appena mi vide chiuse il libro e lo appoggiò sul comodino.<< Bentornata, Dot. >> mi disse con un sorriso stanco.
<< Come stai, Ben? >> gli chiesi avvicinandomi al letto.
<< Non ho dormito molto stanotte, ma sto bene. >>
Aveva delle profonde occhiaie che gli incorniciavano gli occhi e la sua pelle sembrava più spenta. Mi si strinse il cuore in una morsa. Deglutii cercando di scacciare quella sensazione pungente.
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ℓα ƒαмιցℓια ℓσɕкωσσԃ
RomanceDopo la morte dei genitori in un incidente stradale, i dieci fratelli Lockwood sono costretti a cavarsela da soli e a sostenersi a vicenda. Ma mettere dieci personalità diverse con dieci caratteri contrastanti sotto lo stesso tetto non è una buona...