<< Sbrigati Tillie! >> dissi a mia sorella davanti alla porta della sua camera.
<< Arrivo, arrivo. >> mi rispose lei.
Erano le 16:30 e io e Tillie volevamo andare al nuovo skatepark che avevano costruito vicino al parco, ma dovevamo uscire prima che Elsie tornasse a casa. Ultimamente era diventata molto protettiva nei confronti miei e dei miei fratelli minori; come se sentisse il bisogno di farci da mamma. Un rimpiazzo era l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento. Volevo solo uscire e andare sullo skateboard per allontanarmi anche solo temporaneamente da tutto quel casino.
Bussai altre due volte per far intendere a Tillie di sbrigarsi. Era tipico suo, le volevo bene ma a volte era davvero troppo pigra e lenta.
<< Eccomi. >> disse Tillie aprendo la porta di getto, trascinandosi accanto il suo monopattino viola.
Ci mettemmo lo skateboard e il monopattino sotto braccio e scendemmo le scale il meno rumorosamente possibile.
Stavamo per arrivare alla porta d'ingresso, convinte di essere riuscite nell'intento di non farci notare, quando sentimmo una voce alle nostre spalle:
<< Dove pensate di andare voi due? >>Ci voltammo e ci ritrovammo Elsie davanti a noi con le braccia incrociate.
Sospirai.
<< Stiamo andando al nuovo skatepark vicino al parco. Possiamo andarci? >>Ormai parlare con lei era come parlare con mia madre.
Elsie ci squadrò e poi sciolse le braccia.<< Va bene ma dovete tornare per le 19:00. >>
<< Affare fatto. >> dissi velocemente aprendo la porta e trascinando fuori Tillie prendendola per una manica.
Appena mi richiusi la porta alle spalle, feci un sospiro di sollievo. Ero finalmente libera.
Io e Tillie eravamo molto legate. Da piccole eravamo sempre insieme; lei si era appassionata al monopattino poco dopo la nascita della mia passione per lo skateboard, quindi abbiamo cominciato insieme ad andare agli skatepark e imparare da autodidatte.
Arrivate al parco mi precipitai subito sulla rampa più alta, mentre Tillie andò nella pool accanto.
Mi avvicinai al bordo con lo skate facendo leva sulla parte posteriore per prepararmi a partire con un ollie.
Assaporai per qualche secondo il momento. Non c'era nessuno; solo io e mia sorella; la rampa era tutta per me.
Mi strinsi le trecce per evitare che si sciogliessero e mi lasciai cadere.
Adoravo quella sensazione: sentirsi un tutt'uno con lo skate, sferzare l'aria come se stessi volando. Mi faceva sentire libera, senza preoccupazioni.
Non feci neanche in tempo a fare due 360 flip che sentii Tillie gridare.
Mi fermai in cima alla rampa e guardai in basso nella pool per cercare mia sorella.
Era seduta sul bordo e si stava coprendo il ginocchio con una mano; davanti a lei c'erano tre ragazzi all'incirca della mia età; uno aveva il monopattino di Tillie in mano.
Sentii la rabbia salire fino alle guance.
Mi avvicinai.
Notai che Tillie stava piangendo e che aveva il ginocchio sbucciato. La rabbia aumentò. Nessuno poteva fare del male a mia sorella.<< È inutile che piangi, mocciosetta, ti avevo avvertita. >> stava dicendo il ragazzo con in mano il monopattino.
<< Che cazzo succede qui? >> chiesi io cercando di trattenermi dal tirargli lo skate in faccia.
<< Sparisci, ragazzina, non sono affari tuoi. >> mi disse il ragazzo scacciandomi con un gesto della mano.
<< Non prendo ordini da nessuno, e non me ne vado fin quando non restituisci il monopattino a mia sorella. >> dissi stringendo il pugno.
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ℓα ƒαмιցℓια ℓσɕкωσσԃ
RomanceDopo la morte dei genitori in un incidente stradale, i dieci fratelli Lockwood sono costretti a cavarsela da soli e a sostenersi a vicenda. Ma mettere dieci personalità diverse con dieci caratteri contrastanti sotto lo stesso tetto non è una buona...