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Lisa Pov.
Finite le lezioni, ci dirigemmo tutte in camera, per studiare le pagine per il giorno successivo e per poi uscire per fare una passeggiata e ovviamente, anche per  fare spese.
Eravamo sfinite, eppure era solo passato un giorno dall'inizio della scuola.
I ritmi scolastici erano diversi ; al liceo rimanevano a scuola solo 5 ore e poi tornavamo a casa, mentre lì, al College, vivevamo proprio e avevamo lezioni fino alle 15.00.
Però almeno stavo tutti i giorni con le mie Bestie, e questa era una cosa fantastica.

Verso le 4:30 siamo uscite, io insieme a Rosè.
Jennie e Jisoo avrebbero fatto un giro del campus, per poi andare direttamente al cinema.
Noi, appena uscite dal College, ci siamo dirette al Centro Commerciale, e ci abbiamo passato 3 ore intere.
Però fummo contente degli acquisti fatti.
Rosè prese una giacca di pelle nera, una t-shirt bianca con qualche scritta, dei pantaloni a scacchi, un orologio, degli occhiali super swag, (che avrei voluto rubarle), una borsa nera e un paio di scarpe bianche.

Io invece presi una maglia nera attillata e a collo alto, le scarpe Nike, un paio di occhiali e una borsa nera

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Io invece presi una maglia nera attillata e a collo alto, le scarpe Nike, un paio di occhiali e una borsa nera.

Appena uscite dai bellissimi negozi, ci prendemmo un gelato e cominciammo a fare una passeggiata, lontano dalla confusione della città

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Appena uscite dai bellissimi negozi, ci prendemmo un gelato e cominciammo a fare una passeggiata, lontano dalla confusione della città.
Era così tranquilla Seoul se ci si allontanava dal centro, e secondo me, era anche più bella.
Poi, in quel giorno il sole era coperto dalle nuvole, e pregai purché piovesse. Adoro la pioggia.
Con tutta la tranquillità di quella piccola strada che stavamo percorrendo, non mi accorsi che Rosè si era fermata e stava guardando, paralizzata, dentro a un vicoletto ai lati della strada.
Quando si accorse di me, mi fissò un attimo e poi mi disse di ricominciare a camminare, mi prese il braccio con forza spingendomi in avanti, per farmi muovere. sembrava preoccupata.
- Hey Rosie, che hai? -, aggrottai le sopracciglia e la guardai  un po' confusa, ma stavo sorridendo.
-Per favore, non farlo, lo faccio per il tuo bene! -, disse lei mentre mi avvicinai correndo al vicolo.
Mi sporsi,  e Ci guardai dentro. 
Alla vista, rimasi paralizzata. Senza accorgermene lasciai cadere il cono gelato che avevo ancora in mano.
Piano piano, il mio sorriso cominciò a sfumare.
Si trasformò in una faccia triste, ma delusa allo stesso tempo.

Taehyung stava baciando una ragazza, l'aveva sbattuta al muro e le stava palpando il fondo schiena.
Lui teneva gli occhi chiusi mentre la baciava, e sorrideva.
Non si erano  neanche accorti che li stessi guardando.

Mi scese una lacrima.
Poi un'altra, e un'altra ancora.
Mi girai per guardare Chae.
Lei mi sorrise flebilmente,  e le scese una lacrima pure a lei.
Aprì le braccia, e io mi gettati su di lei e l'abbracciai.
Solo lei poteva condividere con me i miei stessi stati d'animo.
Solo lei mi è sempre stata accanto nei momenti davvero duri.
L'adoravo per questo.

Ci girammo insieme dall'altra parte, per tornare al College, e lei mi mise una mano sulla spalla.
Io le asciugai la lacrima. Lei non aveva diritto di soffrire per me.
E io non dovevo soffrire per lui.
Per quello stronzo di Taehyung.



Hey, Ciaooo!
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