Chapter 12.

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Tish's POV

«Sapevo di trovarti qui.»

Lo dico quando lo trovo seduto sotto l'albero del piccolo giardinetto in cui mi ha portata lui la sera in cui ci siamo conosciuti.

Ho subito pensato a questo posto, è così bello.

Ed è significativo.

Per noi.

Alberto è leggermente appoggiato all'albero con le gambe incrociate quando sente la mia voce.

I suoi occhi si illuminano alla mia vista.

Nonostante ciò, cerca comunque di mantenersi distaccato.

«Beh, mi hai trovato.»

Fa spallucce.

Sbuffo, sapendo di meritarmelo.

Mi siedo di fronte a lui ed incrocio le mie gambe di fronte alle sue.

Lui tiene lo sguardo basso e si mette a giocherellare con l'erbetta del giardino.

Io sorrido.

È così dolce.

In quest'attimo di silenzio, noto che il suo sopracciglio destro è molto scombinato.

Cerco di avvicinarmi, fino a far toccare le nostre gambe, per poi protrarmi verso la sua fronte e sistemarlo.

Nonostante ciò, lui continua a tenere lo sguardo basso.

Noto che, come al solito, ha le maniche corte.

Così inizio a toccare il suo tatuaggio, proprio come il primo giorno.

«Euterpe.» rido.

«Che hai contro Euterpe?» sorride timido, sempre con lo sguardo basso.

«Niente, non ho niente contro Euterpe. A parte il fatto che si trova sul tuo bicipite.» rido.

«Dovrebbe piacerti Euterpe, ti somiglia.»

«Ah, sì?»

A quelle parole, lui alza finalmente lo sguardo.

«Proprio così. Anzi, ho la netta sensazione che sia una di quelle persone che riesce a tirar fuori i suoi sentimenti soltanto tramite la musica.»

«Allora Euterpe sarà una persona davvero complicata.»

«Penso proprio di sì! Ma sono sicuro che quando le tira davvero fuori, diventa la persona più vulnerabile di questo mondo.»

«...credo che queste insicurezze e questa paura di mostrarsi vulnerabile, la portino ad allontanare le persone che dimostrano di tenerci. Sai, per paura di affezionarsi.» continuo, abbassando lo sguardo.

«Euterpe dovrebbe smetterla di fare così.»

«Credo che, per la prima volta nella sua vita, Euterpe stia ammettendo le sue insicurezze e stia mettendo a nudo i suoi sentimenti.»

Il mio sguardo si fa sempre più intenso.

I suoi occhi si illuminano.

A quel punto, inizio ad avvicinare il mio viso al suo.

Gli prendo il mento fra le mani, impedendogli di abbassare lo sguardo.

I suoi occhi sono qualcosa di meraviglioso.

«Credo che tu... cioè Euterpe sia bellissima.»

Dice queste parole impulsivamente.

Ed è in questo preciso istante che decido di non limitarmi più.

There must be an angel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora