CAP 40

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LOGAN

Quando torno in soggiorno fresco di doccia trovo la stanza in ordine, la cucina pulita e tre sacchi pieni di spazzatura davanti l'ingresso; Matt è ai fornelli intento a preparare qualcosa da mangiare nonostante gli avessi detto che doveva andarsene.

Il mio amico si è presentato qui stamattina; ha quasi buttato giù la porta perché io mi rifiutavo di aprire. Perché deve essere così difficile capire quando qualcuno vuole restare da solo?

Voglio starmene chiuso qui dentro casa ad affogare nell'alcol tutto il mio dolore.

"Che stai facendo?"
Domando arrabbiato.

" Ti preparo da mangiare."

"Non sprecare le forze ti ho già detto che non ho fame."

"Logan non ti reggi in piedi devi mangiare qualcosa e uscire da qui."

"E dove dovrei andare secondo te?"

"È venerdì possiamo andare ovunque tu voglia."

  "Matt non ho voglia di vedere nessuno."

"Va bene ma almeno mangia qualcosa."
Matt mette nel piatto una bella porzione di pasta e io cerco di farlo contento e ne addento una forchettata.

"Vuoi parlare di quello che è successo con Luce? Vincent ha detto che vi siete mollati ma non mi ha voluto dire il motivo vuoi spiegarmelo tu?"

"Bella domanda!"
Rispondo acido.

"Ricordati di chiederlo a Luce quando la vedrai se la rivedrai, non penso che tornerà qui molto presto."
Matt è pensieroso.

"Non ti ha dato nessuna spiegazione?"

"No, se n'è andata e dopo mi ha mandato un sms dicendo che non potevamo più stare insieme."
Ricordare quel messaggio è come una pugnalata al petto.

"Dove si trova adesso?"

"Non lo so, se lo sapessi andrei a cercarla." Matt si acciglia.

"Perché se ti ha mollato? Non pensi che faresti peggio?"

"Perché non so stare senza di lei Matt. Mi manca: andando via si è portata con sé un pezzo di me e non so come uscire da questo senso di vuoto."

"Cavolo amico mi dispiace vederti così ma non pensi che rinchiuderti in casa ti farà stare peggio?"

"Matt lascia perdere, ti ho già detto che non voglio stare in mezzo alla gente."

"Okay lasciamo perdere le uscite ma quando pensi di tornare in facoltà? "

"Quando sarò pronto."

"Logan rischi di perdere l'anno se fai troppe assenze."

"Matt lo vuoi capire che non me ne frega un cazzo? E ora lasciami solo."
Matt alza le mani come per arrendersi, so di essere stronzo ma voglio rimanere solo.

"Okay me ne vado, ma tornerò quindi guarda di darti una regolata con il bere, dico sul serio Logan non fare cazzate."
Matt prende i sacchi della spazzatura e va via.

Rimasto solo cerco qualcosa da bere ma ormai non c'è più niente, devo fare rifornimento.

Cerco le chiavi della moto, ma non sono qui, sono rimaste nel mio appartamento. Mi guardo intorno e mi sento solo, tutto quello che c'è in questa casa mi ricorda Luce. Tutto mi parla di lei; forse è l'ora di levare le tende e tornare a casa mia, anche lì tutto mi ricorda Luce ma non posso stare qui per sempre.

LUCE

Vincent entra come una furia in camera e mi toglie le coperte di dosso. Si mette a braccia incrociate e con tono autoritario mi dice di alzarmi.
Io in risposta mi giro dandogli la schiena.

"Basta così Luce!"
Mi prende in braccio e mi fa uscire dalla stanza.

"Mettimi giù subito!" Urlo.

"Non ci penso nemmeno."

"Vincent ti ho detto di mettermi giù!"
Vinc entra nel bagno e apre l'acqua della doccia.

"Cosa pensi di fare?"
Urlo.

"Adesso lo vedrai."
Senza la minima delicatezza mi butta ancora vestita sotto la doccia provocando un altro urlo.

"Ma che cazzo Vincent!"

"È domenica e ti ho già dato fin troppo tempo: adesso tu ti lavi, ti prepari e scendi a fare colazione insieme a me, e non voglio sentire nessun ma."
Senza farmi rispondere se ne va sbattendo la porta.

Faccio come dice, è inutile contraddirlo quando è così arrabbiato; sarebbe capace di lavarmi lui pur di ottenere quello che vuole.

Quando sono pronta lo raggiungo: Vincent è seduto al tavolo della cucina ed è molto pensieroso. Mi avvicino a lui per farmi vedere.

"Ehi sei qui?"
Sembra sorpreso.

"Qualcuno mi ha costretta!"

"Mi dispiace Lu ma è il momento di reagire, sono passati dieci giorni e stai rischiando l'anno all'università."

"Lo so!"

"Cosa pensi di fare Luce, ci hai pensato almeno?"

"Non tornerò a San Diego, farò domanda in altre università della California e metterò in vendita la casa."
Vincent è basito dalle mie parole, glielo leggo in faccia.

"Luce stai facendo un grosso sbaglio a buttare tutto all'aria, vedrai che tra qualche tempo sarà più sopportabile e ti pentirai di questa decisione affrettata."

"Vinc non penso che sarà più facile con il tempo, Logan mi è entrato sotto la pelle, mi ha rubato l'anima, come fai a vivere senza la tua anima?"

"Mi fa male vederti così Lu, cosa posso fare per farti stare meglio? Sai che farei qualsiasi cosa per te!"
Abbraccio il mio migliore amico, non è giusto che si senta così a causa mia, quindi cerco di farmi forza e di alleggerire la situazione.

"Hai voglia di accompagnarmi a comprare qualcosa da vestire? Non posso prendere sempre la tua roba!"

Un grosso sorriso sbuca sulle labbra di Vincent.

  "Certo piccola nana! Dammi solo il tempo di avvertire Cloe."

  "Dov'è andata di domenica mattina?"

  "Cloe dà lezioni private e spesso le capita di farlo la domenica."

  "Ma le fa bene lavorare e studiare nel suo stato?"
Vinc scrolla le spalle.

  "Prova tu a fermarla è una macchina da guerra."
Rido e per un secondo non penso a Logan, a cosa starà facendo, se anche lui si sente vuoto come me o mi ha dimenticata. Spero tanto che stia bene.

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