CAP 45

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LUCE

Sono passati dodici giorni dall'incidente, Vinc e Milly sono partiti ieri per tornare da Cloe, non vogliono lasciarla sola per troppo tempo.

Prima che partisse, io e Vincent abbiamo parlato molto di Logan; mi ha consigliato di non portare alle lunghe la storia di suo padre. Secondo Vinc è arrivato il momento che Logan sappia la verità sui suoi genitori.
Anch'io la penso come lui, ma non sarà facile affrontare la questione distesa immobile in un letto di ospedale.

Non posso ancora alzarmi, la convalescenza sarà molto lunga e quando uscirò da qui mi aspettano lunghe giornate di fisioterapia per poter ricominciare a camminare.

  Non sono ancora riuscita a guardarmi allo specchio. Logan mi ha detto che hanno dovuto rasarmi la testa a causa dell'intervento, ma lui non mi ritiene ancora pronta mentalmente da potermi guardare in uno specchio.
  L'unica cosa che sono riuscita a vedere durante la medicazione sono le grosse cicatrici che ho alle cosce. So che rimarranno per sempre, mi consola il fatto che poteva finire peggio.

  Tra poco arriverà Logan: l'ho convinto ad andare a casa per farsi una doccia e permettergli di rasarsi il viso. Ha accettato solo perché mi sono lamentata del suo viso che mi buca quando mi bacia. Non che mi dispiaccia, però era l'unica cosa che mi è venuta in mente per dargli la possibilità di riposare un po'.

Da quando sono qui non si è mai allontanato da me. Matt si è preso l'incarico di portargli la biancheria pulita e gli infermieri gli consentono di fare la doccia nel bagno della mia stanza. È così premuroso nei miei confronti; si occupa lui di tutto quello che mi serve e di cui ho bisogno senza tralasciare niente. Come farò a dire tutta la verità a questo bellissimo e dolce ragazzo?

Lo devasterà in ogni caso; sia se vorrà continuare a portare avanti la nostra relazione, sia che decida di troncare tutto. Qualsiasi cosa deciderà lo ridurrà a pezzi.

                               LOGAN

Luce sta meglio, finalmente posso tirare un sospiro di sollievo.
Quando sono tornato a casa per fare la doccia sono passato dal garage dove Matt ha portato la moto.

Nel momento in cui ho visto in che condizioni era mi ha assalito di nuovo il panico; ho rivissuto tutti i momenti della sera dell'incidente, non riuscirò mai a dimenticare la mia dea riversa immobile e piena di sangue sull'asfalto. Sono stati attimi di pura paura che riescono ancora a provocarmi brividi di terrore.

Avrei potuto perderla per sempre quella notte ma non è successo e ora devo solo aspettare che esca dall'ospedale per poterla aiutare a tornare la Luce di prima.

Quando starà meglio mi occuperò anche di far riparare la moto. Adesso voglio solo raggiungerla per potermi immergere nei suoi grandi occhi verdi.

È quasi mezzogiorno e ho pensato di preparare il pranzo per lei, così potrà mangiare qualcosa un po' più saporito rispetto a quello che può offrirle la cucina dell'ospedale.
Può ingerire solo liquidi quindi ho pensato di preparare del brodo di pollo, sono sicuro che apprezzerà.

Quando apro la porta della sua stanza mi accorgo che Luce sta dormendo. Appoggio le vivande sul tavolo e mi avvicino a lei; devo aver fatto rumore perché i suoi occhi si sono aperti.

"Ciao, sei qui."
Le sorrido.

"Certo che sono qui dove altro potrei essere?" Lei si acciglia un po'.

"Ad esempio potresti essere in facoltà a fare il tuo dovere di bravo studente."

"Ormai penso che non potrò più recuperare per quest'anno. Pazienza, in questo momento le mie priorità sono altre."
Luce fa un sospiro.

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