3. Piccoli problemi

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Vidi Michelle in lontananza così decisi di raggiungerla, ma prima mi girai per salutare Mat, un gesto di gentilezza ogni tanto non fa male a nessuno.

"Ciao Mattew, a dopo"

Lui si girò sorpreso, ma non rispose.

'sto stronzo.

"Dai Michelle, entriamo" dissi incazzata nera. Lei notò il mio sguardo omicida e mi chiese cosa fosse successo. Le spiegai tutto e passai la giornata scolastica tra bigliettini e risate con le mie amiche e non pensai all'accaduto.

11.56, finalmente la campanella.

Corsi a casa, sempre con le mie cuffie nelle orecchie e trovai Elen ai fornelli, come sempre canticchiava trasmettendo allegria anche a me.

Sistemai le mie cose in camera e feci per entrare in bagno, ma trovai Mattew con solo un asciugamano attorno alla vita, senza volerlo mi ritrovai a fissare il suo fisico assolutamente perfetto. Lui rise.

"Ehm, scusa.." dissi "dovrei solo.. lavarmi le ..mh..mani"

Rise, e quando mi trovai davanti allo specchio mandai al diavolo la timidezza e dissi

"Cosa ti ridi, Mattew?! Hai un bel fisico, okay?!"

"Lo so, Beatrice Clephane" altri brividi.

Durante il pranzo Elen chiese della scuola.

Finito il pranzo mi diressi in camera mia e accesi il computer. Mat fece irruzione nella mia camera poco dopo, sedendosi accanto a me.

Non ci dicemmo nulla e, forse, era meglio così. Dopo circa venti minuti a farci ognuno i fatti propri decisi di parlare.

"Non so se mi abituerò mai ad averti in casa" rise.

"Io mi ci sto abituando, invece"

"Buono a sapersi" la sua presenza mi metteva a disagio.

"Dovresti smetterla di essere così antipatica, sai, se non fosse per il tuo carattere di merda potresti anche risultare una bella ragazza"

Ha detto che potrei essere una bella ragazza.

"Beh, non ti sei mai chiesto il motivo per cui sei l'unico ragazzo che tratto così? Non pensi di essere tu il problema?" Chiesi abbozzando un sorriso compiaciuto. Rise di nuovo. Cristo quanto era bello quando rideva, e quanto mi infastidiva ammetterlo.

"So già di essere il tuo problema Bea." Disse avvicinandosi forse troppo al mio viso, provocandomi un brivido.

-okay Beatrice, è una reazione normale, succede con tutti- cercai di convincermi, il problema era che non succedeva con tutti, manco per il cazzo. L'unico ragazzo che mi aveva provocato questo brivido era..Gabriel.

"Oh senti Mat, io esco"

"Sì, metto le scarpe e arrivo!"

"Nessuno ti ha invitato" sbottai.

"Peccato, perché verrò comunque" e va bene, mi arrendo.

Without youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora