4. Clouds

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"Facciamo un giro a villa?" Mi chiese quando fummo per strada.

E così andammo in quel parco vicino casa, quel parco abbandonato.

Camminammo vicini senza parlare, tirai fuori il pacchetto di marlboro e ne offrii una a Mat.

Il parco era desolato, l'erba era arida in quel punto. Poco lontano c'era il muretto in cui io e Gabriel ci baciammo per la prima volta.

Sentii gli occhi lucidi, ma alzai il viso e cacciai indietro le lacrime.

Stupidi ricordi.

"Cos'hai Bea?" Mi chiese Mat.

Con questa luce i suoi occhi sembravano ancora più belli del solito, se possibile. Di un azzurro così intenso, così sincero.

Ero talmente distratta che non sentii la domanda, così Mat alzò gli occhi al cielo e sbuffò, come era solito fare con Elen quando lo rimproverava, ma con un'allegria strana.

"Beatrice, mi ascolti? Cos'hai?" Urlò quasi.

"Sto bene Mat, davvero"

Mi prese la mano e mi portò più avanti, dove il prato era verde e curato. Ci sdraiammo per terra ad osservare le nuvole.

"Guarda, quella è a forma di mucca" dissi, e lui rise.

"E quella a forma di cuore" rispose lui.

"Ma come siamo romantici, signor Mein" e detto questo lo abbracciai, così, d'istinto.

Mi strinse e mi baciò la fronte.

Rimanemmo così per un tempo che mi sembrò infinito, all'inizio mi sentivo un fascio di nervi ma poco dopo iniziò ad accarezzarmi la schiena e mi rilassai a poco a poco.

Dall'esterno apparivamo come due ragazzi innamorati, probabilmente, stesi, abbracciati sull'erba a pensare a chissà cosa. E sarebbe stato un quadro perfetto, se non fosse che il rapporto tra me e Mat era orribile, proprio come il suo carattere.

Ormai si era fatto tardi e decidemmo di alzarci.

Nel ritorno Mat si chinò a cogliere una margherita e me la posizionò sull'orecchio, con un gesto lentissimo che mi provocò nuovamente i brividi.

"Sei bella, Beatrice" e lo credeva davvero, si sentiva dal tono di voce.

E io non risposi, forse perché la voce non sarebbe uscita comunque, tanta era l'emozione, forse perché ciò che mi aveva detto non aveva una risposta, mi limitai a stampargli un bacio sulla guancia.

E quella sera andai a dormire felice, senza un motivo preciso.

Without youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora