Ashton's pov:
Suona la sveglia. Le quattro e venti.
Mia sorella non fa una piega perciò mi vesto, scendo e la lascio dormire ancora un po'.
Mia madre è già a tavola, sta bevendo un caffè e ascolta il meteo alla tv.
-"we're gonna wake the guys up in twenty minutes and then we can go..ok?"
-"yeeeees" dico, e mi siedo davanti a lei.
Le previsioni del tempo finiscono e un giornalista comincia a parlare delle temperature massime raggiunte quest'estate a Sydney, cosa che a mia madre non importa per niente.
Schiaccia il pulsante rosso, la tv si spegne e lo show divento io.
Potrei essere un film, il meteo, un cartone animato, un documentario, ma lei non cambierebbe sguardo.
Si limita a fissarmi negli occhi, poi abbassa lo sguardo, alza la tazza, appoggia le labbra alla porcellana del servizio di nonna Irwin, beve, deglutisce, riporta gli occhi su di me, mi fissa, alza lo sguardo fino a sopra la punta dei miei capelli e realizzo che sta guardando l'orologio, torna su di me, poi sul caffè, poi su di me, così per dieci minuti abbondanti.
E poi? Poi finisce il caffè e capisco di essere fregato.
Tutti quelli che vivono fuori casa, sanno com'è avere una mamma che non vive con il proprio figlio.
Ora entriamo in una parte che si chiama "colloquio" e che io chiamo:"come farsi uccidere dalle madri".
Questa procedura dura circa cinque minuti, e consiste in una serie interminabile di domande, suggerimenti e ordini detti a raffica.
-Ricordati di non litigare con Cal, Luke e Mike.
-Stai attento.
-Ricordati di non fumare.
-Ricordati di non fare uso di sostanze.
-Ricordati di non farti dei piercing.
-Non diventare un tatuato.
-Non cambiare ragazza troppo spesso.
-Se ti piace una ragazza non fare lo stupido
-Stai attento.
-Ricodati di avere sempre con te delle medicine.
-Non dire parolacce nelle interviste.
-Stai attento.
-Chiamami spesso.
-Mandami delle foto.
-Vieni a trovarmi.
-Stai attento.
E avanti così, con questa lista, per altri cento punti minimo.
Di solito fingo di ascoltare, sono tutte cose che so, ma oggi faccio fatica anche ad annuire.
-"I will miss you a lot"
-"I will miss you too, Ash"
-"i won't forget these advices" dico cercando di trattenermi dal ridere.
-"You weren't really paying attention, i know. You're so tired, i can see it from your eyes." Mi dice.
Andiamo a svegliare i miei fratelli, prendo la valigia, la carico in macchina e partiamo tutti.
Alle 5:50 sono in aeroporto, mano nella mano con mia sorella, che è ancora in pigiama, e mio fratello e mia madre dietro di noi che camminano.
Solitamente mia madre aspetta finché non passo il check-in per iniziare a piangere, sono tempi che ormai ho imparato a calcolare, ma stavolta è anomalo, non ha aspettato neanche di entrare in aeroporto per iniziare con le cascate.
Mike non c'è ancora, Luke ha già passato il check-in e sta facendo una videochiamata con sua madre che è di fianco a noi, Cal è in fila al controllo documenti, e io sono qui, abbracciato alla mia famiglia, piangente come un salice, passaporto nella mano destra e valigia nella sinistra.
Mi stacco e mi incammino.
Infilo il mio biglietto nella macchinetta che legge il codice sul retro.
Passo le sbarre elettroniche, solo cinque passi al punto di non ritorno tra le braccia di mia madre, mi giro, agito la mano salutando la mia famiglia, deposito gli oggetti di metallo, il telefono, e lo zaino nella cassetta di fianco a me, e passo.
Non suona nulla, il silenzio più piacevole della mia vita.
Guardo Luke mentre mi rimetto lo zaino e l'orologio, che uso solo per volare.
-"finally." Sussurra sbuffando.
-"what?" Chiedo.
-"i was alone." Dice fissando lo schermo del suo telefono con espressione seria.
-"and so? I was coming with my family. It's not my problem if you hate everyone today, i don't, i love everything here, if you're angry please shut up. I'm already pissed off." Alzo la voce quanto basta, Luke lascia il suo telefono, mi fissa e annuisce.
-"sorry mate, just sad and tired at the same time. Don't be angry. I know that I am a stupid." Dice.
Mi guarda, lo guardo, e aspettiamo gli altri.
Quando Cal arriva, Mike non è ancora all'aeroporto.
Sappiamo che Mike è sempre in ritardo, ma l'agitazione ha la meglio su di noi.
18 chiamate, 36 messaggi e 41 minuti dopo, vediamo i suoi capelli rosa fluo correre verso il controllo passaporti.
In una decina di minuti riesce a entrare e possiamo dirigerci al gate.
Ci fanno imbarcare, ci sediamo dove vogliamo, l'aereo è tutto per noi perciò possiamo stare su tre posti uniti e appisolarci.
Ore 18:00
Il viaggio, decisamente troppo lungo, sta per finire, siamo in ritardo a causa turbolenze e la voce del capitano Mary ci informa che saremo sopra Londra tra 10 minuti, e che atterreremo presto.
Stasera ci troveremo con Marco Morini, l'ideatore del concorso italiano, per selezionare alcune foto.
Oggi scegliamo le 200 migliori, domani mattina le prime cento, e la sera ne sceglieremo 3, che non verranno dette, solo la vincitrice riceverà la mail della vittoria.
Ore 21:04
Dopo aver lasciato tutto in albergo, esserci lavati e sistemati, siamo andati in questo grande studio, poltrone e divanetti di pelle, tavolo in legno lucido, qualche cosa da mangiare e cinque computer, quattro per noi e uno per il nostro collaboratore.
È stata una delle serate più lunghe della mia vita, abbiamo guardato circa cinquemila immagini e siamo arrivati alla fine chiedendoci quali fossero i nostri nomi.
Selezionate le prime duecento foto e tornati in albergo, ci siamo addormentati vestiti, scarpe comprese.
Alice's pov:
Il telefono vibra mentre sono sull'altalena, lo schermo si illumina.
Digito la mia password e la notifica è lì, nella barra in alto.
Marco Morini ha twittato.
*stasera i @5sos saranno con me per il vostro concorso. Milanooo siete pronti? #vincii5sos*
Respiro profondamente. Manca così poco.
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ME, IRWIN AND HIS BAND.
FanfictionE se Ashton Irwin ti trovasse fra la folla? E se si innamorasse così tanto da star male? Da non riuscire a starti lontano? - "We need to stay close until you have to go" -"I won't go"