È in quel momento che tutto è iniziato. Ed è in quel momento che ho capito l'importanza del non fidarsi delle persone. Perché siamo tutti prigionieri di questo stupido e insulso mondo che per farci convivere (con chiunque) ci costringe a mentire a noi stessi e agli altri spudoratamente, senza un'ombra di pietà o ribrezzo per coloro che ci circondano. Ed è per questo che siamo costretti a non fidarci di nessuno e, nella maggior parte dei casi, a rimanere da soli;cosa che inconsapevolmente ci porta alla pazzia o addirittura alla morte.
Pazzia per esserci rifugiati in un cupo isolamento quando abbiamo realizzato che, in realtà, ci siamo fidati di qualcuno che non sapevamo ci avrebbe successivamente rovinato psicologicamente. E ora ci troviamo rinchiusi in questa stupidissima "gabbia" che molti osano chiamare "sanità", ma che è realmente una prigione nella nostra mente che ci ferma dal vedere che TUTTI noi siamo solo piccoli ingranaggi in un' enorme e assurda macchina. Ed è proprio in questa incredibile macchina che proviamo a creare mostri in modo tale da aiutare noi stessi a combattere con i mostri della realtà. Perché sappiamo che in ogni animo questi mostri esistono, ma siamo noi a frenarli dall'uscire e dal mostrarli alla persone che abbiamo intorno. Perché siamo NOI che indossiamo delle maschere per celare questi potenti mostri che ogni giorno assorbono una parte della nostra "umanità". Ed è lì che realmente capiamo chi siamo: pazzi, assassini, coloro che se ne fregano delle regole e vengono discriminati proprio per quello. Ma perché essere discriminati per non seguire le regole, quando sono esse stesse a portarci alla pazzia?
Chi è diverso non capisce. O siamo noi i diversi?
Eppure siamo solo noi stessi, come potremmo mai essere diversi? Forse perché pensiamo diversamente... Ma con questi pensieri il mondo potrebbe cambiare. In meglio o in peggio, questo non lo sappiamo.
Ma non credo che siamo gli unici a pensare che tutti possono diventare pazzi anche solo con una cattiva giornata.
O magari anche voi pensate che la miglior cura sono le risate e che non esiste niente di più contagioso di esse.
Probabilmente, se non lo fate, state solo nascondendo a voi stessi e agli altri chi siete davvero e questo non porterà a conseguenze piacevoli.
Insomma, potreste chiamarci artisti, vero? Noi vogliamo solo "dipingere" la città di pazzia.
Ma infondo è proprio questa assurda follia che ci porta al suicidio o alla morte, perché ci prosciuga inconsapevolmente in un mondo cupo e tenebroso che temiamo, ma a cui non riusciamo a resistere e per questo ci facciamo tentare da quella bellissima oscurità che ci trascina dentro di essa senza alcuna ragione.
E una volta raggiunta la fine di questa oscurità gli esseri come noi vengono oppressi dalla tristezza e inquietudine interiore e si sgretolano lentamente da soli, senza rendersi conto di quello che sta per accadare e del motivo per il quale sta accadendo.
Ma noi pensiamo in grande e non pensiamo alle conseguenze di quello che abbiamo deciso di diventare o di essere, guardiamo solo al presente e non ci interessa quello che accadrà in futuro. Quindi lasciatevi andare e mostrate al mondo chi siete davvero, tutti voi in realtà indossate una maschera:una maschera affascinante ma ingannevole.~^SPAZIO AUTRICE^~
Si, sono viva!
E Jerome Valeska ultimamente mi sta dando ispirazioni e quindi ho scritto questa... "cosa" che sinceramente non so se possa essere definita immagina ma io ci ho provato
Sinceramente mi piace come l'ho scritto anche se non so da cosa abbia inizio o come interpretarlo, ma fate a piacere vostro...
Non è molto lungo ma almeno ho scritto qualcosa. Scusate comunque per l'attesa ma sto cercando di scrivere qualcosa
In realtà questo l'avevo iniziato molto tempo fa e mi ero fermata perché non sapevo più come continuare ma poco fa ho deciso di cambiare qualcosa e sono riuscita a concluderlo. È stato un parto ma ce l'ho fatta e pregate mi venga qualcos'altro in mente o che qualcuno oltre Jerome mi dia idee altrimenti non pubblicherò per altri 30 anni... OKAY ORA VADO ADDIO!