IMMAGINA🏳️‍🌈

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Hi!
Finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa di carino e dolce uwu.
AVVISO: se siete omofobi andate a leggere qualcos'altro.
Ship: Minsung (Lee Minho+Han Jisung; Stray Kids)
Buona lettura!🏳️‍🌈💙

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"Jisung?"
Sei scappato ancora una volta e io, ancora un volta, sono corso a cercarti. Ogni volta ti trovo in posti diversi. L'ultima volta ti ho trovato che piangevi alla fermata dell'autobus, poiché eri scappato dal ristorante e il nostro appartamento era troppo lontano da raggiungere a piedi.
I posti cambiano, ma tu no. Tu piangi sempre. Piangi e io non posso fare altro che consolarti quando me lo lasci fare, nonostante non sappia a cosa tu stia andando incontro. In realtà è che tu non vuoi parlarne e io non voglio sforzarti a farlo.
Ogni volta tu mi allontani e forse è per questo che la nostra amicizia si sta frantumando e io sto sempre peggio,perché ci tengo a te Jisung, più di chiunque altro. E questo spiega il perché fino a poco fa io ti stessi cercando ovunque.
So che ti stai nascondendo in bagno, ma forse ho troppa paura per entrare e rovinare tutto quello che c'è tra di noi, o forse ho solo paura di farti capire quello che provo.
Smetto di pensarci e mi faccio coraggio.
Spero solo che le cose vadano bene.
Afferro e abbasso la maniglia, per poi aprire lentamente la porta del bagno. La scena che mi si para davanti mi fa spezzare il cuore: sei a terra, rannicchiato in un angolo del pavimento vicino alla vasca, con le gambe contro il petto e le braccia che le circondano, mentre le mani sono sul tuo viso per coprire gli occhi rossi e gonfi. Non appena ti accorgi della mia presenza ti fai ancora più piccolo e ti spingi sempre più vicino al marmo della vasca, come se tu abbia paura che ti possa fare del male. Richiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino cautamente a te.
"Jisung..."
Sussurro il tuo nome.
Ho davvero paura di poterti ferire più di quanto tu non sia già ferito e se succedesse davvero non sarei mai in grado di perdonarmelo.
Rimango in silenzio ad osservarti mentre mi chino verso di te.
"Va via, Minho. Ti prego"
"Non voglio. Non andrò via Jisung. Fin dall'inizio ti ho promesso che se avessi avuto dei momenti difficili ti sarei stato accanto e lo farò: ti sarò vicino nonostante tutto. Non posso abbandonarti in questi momenti Jisung, non riuscirei mai a farlo. Sei troppo importante per me."
Finalmente alzi il capo, ma non riesci a guardarmi negli occhi.
Vederti in questo stato fa terribilmente male:le lacrime scorrono ancora lungo le tue tenere e paffute guance e i tuoi occhi sono rossi e stanchi,sembra vogliano chiudersi da un momento all'altro.
"Ti prego Jisung, non aver paura di me. Sai che non potrei mai farti del male."
Sorrido cercando di farti sentire a tuo agio e quando riesci a guardarmi negli occhi, sorridi anche tu.
Un sorriso falso, come tutti quelli che sto ricevendo da parte tua da ormai qualche settimana.
Un'altra fitta al cuore.
Vorrei tanto fossi felice...
Continuiamo a guardarci per un tempo indefinito.
Quando trovo l'occasione adatta, afferro delicatamente il tuo esile braccio e ti spingo contro il mio petto, per poi circondarti con le mie braccia. Inizialmente cerchi di liberarti, ma quando faccio resistenza e ti stringo ancora di più a me decidi di arrenderti e ti lasci andare, sprofondando tra le mie braccia. Riesco a sentire come i tuoi singhiozzi si stiano calmando e ad inalare il tuo solito profumo, che come sempre riesce a rilassarmi.
Rimaniamo così per un bel po'. Quando ci stacchiamo noto che hai smesso di piangere e che, fortunatamente, sono riuscito a calmarti.
"Puoi farlo per me?"
"C-cosa?"
"Essere felice."
"Io..."
"Per favore Jisung, non ce la faccio più. Non ce la faccio a vederti triste ogni giorno. Non ce la faccio a vedere sempre un sorriso finto sul tuo viso solo perché non vuoi farci preoccupare. Non ce la faccio a sentirti dire 'Sto bene' quando è l'esatto contrario. Non ce la faccio a vederti piangere. Non ce la faccio a vederti sempre in disparte senza proferire parola. Non ce la faccio a vederti fuggire e rinchiuderti nel tuo piccolo e triste mondo. Sei cambiato in così poco tempo e non ne so neanche il motivo,ma ti prego ritorna ad essere il Jisung di prima. Quel Jisung che riesce a far ridere tutti anche solo con una parola. Quel Jisung che viene riconosciuto come l' 'happy virus' del gruppo a causa della sua stupidaggine e delle sue battute squallide. Quel Jisung che fa star bene me. Quel Jisung che mi fa sentire amato e che mi fa ridere qualsiasi volta sia con lui. Quel Jisung che mi fa sorridere."
Riprendo fiato prima di finire il mio discorso. Mi stai guardando e non so come descrivere la tua espressione. Prima riuscivo a capire come ti sentivi anche solo guardandoti negli occhi, ora sei diventato così bravo a nascondere le tue emozioni che non riesco neanche a capire se sto parlando col ragazzo che conosco da ormai 5 anni.
Sospiro pesantemente.
"Quel Jisung che amo. Più di qualsiasi altra cosa al mondo."
Ora riesco a capirti. Capisco cosa provi: te lo si può leggere in faccia anche a tre metri di distanza.
"Rivoglio il vero Jisung qui con me, adesso. Ti prego."
Non ti lascio rispondere (sempre se lo avessi fatto), poggio semplicemente entrambe le mani sul tuo viso e lo avvicino al mio. Non opponi resistenza e io non ho intenzione di lasciarti andare.
Ti bacio. Un bacio dolce. Un bacio che entrambi desideravamo da tanto, forse troppo. E finalmente, dopo tanto tempo, lo rivedo: il tuo sorriso. Un sorriso vero. Quanto mi era mancato.
"Ti amo Jisung, non immagini quanto."
Mi sorridi ancora, questa volta in modo più dolce, e io ricambio il sorriso.
"Minho-hyung?"
"Si?"
"Grazie..."
"Uh....E per cosa?"
"Hai promesso che mi saresti stato accanto nonostante tutto e lo hai fatto. Grazie hyung, davvero. Ti amo tanto anch'io."
Arrossisci dopo aver pronunciato l'ultima frase mentre io sorrido così tanto da sentire dolore agli zigomi.
Rimaniamo così ancora per un po'.
Dopo poco mi alzo e ti porgo la mano, facendoti alzare. Senza staccare le nostre mani, ti porto davanti lo specchio:tu avanti e io dietro di te,con le braccia attorno ai tuoi fianchi mentre ti stringo a me.
Appoggio il mio mento sulla tua spalla prima di parlare.
"Cosa vedi, Jisungie?"
"Sono un disastro..."
"Davvero? Strano..."
"Uh..."
"Io vedo un angelo. Un angelo davvero forte. Un angelo che ha superato molti problemi in questi ultimi anni ma che non si è mai arreso ed è sempre andato avanti, sempre a testa alta, sempre più forte. Questo sei tu Jisung: il mio meraviglioso angelo."

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