Ventidue giorniVentidue giorni interi che non si vedevano.
Quella tortura sarebbe dovuta durare molto meno ma purtroppo non avevano calcolato gli impegni imprevisti.
Ventidue giorni che non si toccavano, ventidue giorni che non si baciavano, ventidue giorni che non erano a contatto, stavano impazzendo. Era stato il loro battesimo, se avessero superato la distanza solo dopo pochi giorni che si frequentavano, avrebbero superato anche periodi più lunghi. Ma adesso forse in qualche occasione, anzi in più di una, si sarebbero incontrati.
Quando Harry atterrò, il solito profumo di casa arrivò diverso alle sue narici. Questa volta il profumo aveva un odore aggiunto. Louis non gli aveva ancora scritto.
Moriva dalla voglia di toccarlo, aveva la necessità di averlo per se', doveva vederlo. Aveva un sorriso ebete sulla faccia da quando avevano lasciato Los Angeles e questo Niall non esitò certo a farglielo presente almeno quattro volte. Arrivò al suo appartamento dove ad accoglierlo trovò Evie e sotto la porta un biglietto. Posò il suo bagaglio all'entrata e una volta presa la gattina in braccio si diresse verso la cucina dove aprì la busta nera.
Un foglio finissimo quasi trasparente color avorio aveva scritte dorate in rilievo.
Sembrava un invito.Mi sono permesso di scegliere per te, spero di poterlo fare tante altre volte
Fatti trovare pronto per le 5
Ti aspetto LEra decisamente un invito. Un sorriso gli nacque spontaneo sul viso, le fossette profonde si fecero vedere sulle sue guance.
Lasciò la busta sull'isola e si precipitò al piano di sopra, sul letto una grande scatola bianca con un fiocco nero. Louis non lo aveva chiamato perchè voleva aspettare. Harry al contrario non era così paziente, ma avrebbe imparato ad esserlo per lui. Non gli avrebbe rovinato ancora quel giorno, sicuramente ci aveva messo tanto per organizzare tutto e lui ne era entusiasta.
Toccando piano con le dita il fiocco di raso, gli venne in mente la loro notte, lo sfilò con un gesto delicato e se lo mise intorno al collo come una sciarpa a sfiorargli la pelle bianca, poteva quasi sentire il profumo di Louis, sospirò, gli mancava da morire. Aprì delicatamente la scatola, dentro, la carta velina nera nascondeva il suo contenuto. Piano scansò la carta che fece un rumore delicato mentre si spostava, e arrivò finalmente al regalo. Rimase sbalordito nel vedere cosa Louis aveva scelto, gli si mozzò il fiato in gola, non vedeva l'ora d'indossarlo.
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L'attesa lo stava uccidendo, si rigirava tra le mani il pacchetto di sigarette che ormai era già a metà da quella mattina.
Voleva che fosse tutto perfetto, voleva che fosse una festa bellissima, per Harry e per tutti i suoi amici.
Ma più di tutti voleva vederlo, voleva toccarlo, la sua mancanza gli stava dando alla testa, non riusciva a stare fermo neanche un attimo, si sedeva e subito dopo voleva camminare, fumava una sigaretta sul terrazzino e subito dopo chiamava Zayn, poveretto non gli stava dando tregua
«Louis smettila, è tutto pronto, andrà bene»
«Cazzo Zayn, e se lui non venisse?»
«Ma sei scemo? Dopo tutto quello che hai fatto? Ovvio che verrà»
«E se non gli piacesse? Se si sentisse in imbarazzo?»
«Senti Tommo, non so più come dirtelo, andrà bene, tra poco passo a prenderti con Liam e andiamo, lui arriverà e andrà tutto bene, non rompere più le palle per favore, mettiti qualcosa e aspettaci»
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Please Be Naked
FanfictionHarry è un modello di fama mondiale, Louis un addetto alle vendite che aspira ad obiettivi più grandi. Non si conoscono anche se Louis, vede tutti i giorni Harry. Louis ha una passione spropositata per la musica, gli lascia scandire le sue giornate...