Non credo che me ne pentirò

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Marinette's pov

Finii il disegno e mi stiracchiai. Erano ore che ci lavoravo su ma non potevo lamentarmi visto che non mi costringeva nessuno a farlo.

Mi voltai verso il mio prigioniero e notai che si era addormentato.

Non riuscivo ancora a crederci che lo avevo fatto sul serio, avevo davvero rapito Adrien Agreste?
Si lo avevo fatto e lui, sul mio divano ne era la prova.

Mi avvicinai per guardarlo meglio e potei constatare, al cento per cento, che dal vivo era decisamente più bello che in foto. Aveva uno sguardo che...non lo sapevo spiegare...ma ero certa che quello che aveva sulle copertine delle riviste non era lo stesso e sembrava più una maschera.
Inoltre nessuno si sarebbe aspettato che il famoso modello avesse un carattere come quello che aveva dimostrato a me, spiritoso e sarcastico.
Chi lo avrebbe mai detto!

Pensavo che mi sarei sentita a disagio davanti a lui, invece no. Era più umano di tante persone che incontravo tutti i giorni.

Vi starete chiedendo se mi sono pentita di quello che ho fatto?
No, per niente!
E vederlo addormentato, con un'espressione completamente rilassata sul volto, era il massimo per me.

Sospirai e mi alzai, dovevo preparare qualcosa da mangiare e per entrambi, non solo per me stessa, tanto stava dormendo e non sarebbe andato da nessuna parte.

                             ***

Adrien's pov

Quando mi accorsi che la mia carceriera era scesa al piano di sotto, aprii gli occhi e mi alzai.

Mi ero addormentato per davvero ma ero già sveglio da un po'.

Mi guardai intorno, ok che ero nella camera di una ragazza ma volevo sapere in quale zona di Parigi mi trovavo e se ero ancora a Parigi, soprattutto.

Mi affacciai all'unica finestra e guardai fuori.

Si, ero a Parigi visto che di fronte a me  vedevo Notre Dame; la stanza in cui mi trovavo si trovava al terzo piano ad occhi e croce, quindi uscire dalla finestra non era pensabile, se non volevo morire come una sottiletta sull'asfalto.
La porta...non si poteva fare perché sarei dovuto passare davanti alla carceriera e non mi avrebbe fatto scappare.
L'unica soluzione era starmene buono.

Sbuffai e incominciai a curiosare in giro per la stanza: volevo scoprire qualcosa sulla ragazza che mi aveva rapito!
Disegnava, ed era pure brava, principalmente si concentrava sugli abiti. Sicuramente voleva diventare una stilista.
Trovai i libri dello stesso liceo che frequentava anche Chloé e scoprii il suo nome: Marinette Dupain-Chang.

- Hai finito di farti gli affari miei? - chiese facendomi sobbalzare

La prima cosa che mi venne in mente?

- Vuoi diventare una stilista? - chiesi

Marinette mi guardò male, si avvicinò pericolosamente a me e...mi ammanettò il polso destro al suo.

- Cosa...-

- Zitto e cammina - mi disse trascinandomi con se al piano di sotto

Mi costrinse a sedermi al tavolo e si tolse la manetta, attaccandola alla gamba del tavolo.

- Sei hai fame mangia, sennò digiuni - mi disse sedendosi di fronte a me e cominciando a mangiare

- Emh...sono destro - l'avvisai indicando la mia mano bloccata sotto il tavolo

- Non è un problema mio - 

- A gentilezza sei un mito - borbottai

Incontrai lo sguardo di Marinette e mi pentii di aver parlato.

                                ***

Marinette's pov

- Ahia mi stai facendo male - si lamentò Adrien

- Io cerco di graziarti e tu che fai?...te ne esci con delle risposte che mi fanno innervosire - dissi stringendo le corde che lo legavano alla sedia

- Ahia, ahia, ahia! Fa piano! -

- Stai zitto! - esclamai - Se qualcuno ti sente siamo finiti -

- Tu sei finita non io - mi rispose

Lo afferrai per i capelli e gli portai la testa all'indietro per farmi guardare in faccia.
Adrien strinse gli occhi per il dolore ma non disse nulla.
Mollai la presa e andai verso l'armadio a cercare qualcosa da usare come bavaglio.

Avrei dovuto comprare del nastro adesivo!
 
Trovai una sciarpa e tornai verso il biondino

- No, no aspetta, sto zitto, promesso -

- Si come no, tu parli solo per dare aria alla bocca -

Non lo feci replicare perché lo imbavagliai.

- Ecco almeno così non parli più - dissi

Adrien mi lanciò un'occhiataccia e sorrisi soddisfatta.


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