Voglio ringraziare _FigliaDiAde_ per l'idea che mi ha dato per il capitolo.
Marinette's pov
- N...Nadia? - chiesi sgranando gli occhi.
Di tante gente proprio lei doveva bussare alla mia porta?
Lei che lavorava al giornale, alla televisione, una giornalista!Sentiva puzza di scoop ovunque...se c'era qualcuno che poteva scoprire che tenevo prigioniero Adrien Agreste era lei.
- Marinette! - esclamò la piccola Manon saltandomi in braccio.
- Tesoro scusa se non ti ho avvisato prima ma ho avuto un imprevisto e non so a chi lasciare Manon - mi disse.
- Ah...ah... -
- Vengo a riprenderla tra due ore! - esclamò prima di sparire dalla mia vista.
- E...ma... cosa... -
Ero scioccata.
I miei piani saltati.
Che cosa avrei fatto adesso?
Come potevo nascondere a Manon che tenevo il modello Adrien Agreste rinchiuso in camera mia?Non dovevo farla salire semplice...avremmo fatto qualcosa nel salotto e...
- MANON! - urlai.
Talmente presa dai miei pensieri non mi ero accorta che la bambina era scappata in casa, in camera mia!
- NO! - esclamai correndo di corsa in camera dietro alla bambina.
La trovai in cameretta, che fissava Adrien e lui fissava lei.
- Non...non è come sembra - dissi.
La bambina mi fissò, aprì la bocca per parlare...
- Io e Marinette stavamo giocando a guardie e ladri. Hai mai giocato? - chiese Adrien.
Il modo in cui era legato gli facilitava i movimenti ed era riuscito a togliersi la sciarpa dalla bocca.
Ma mi aveva sorpreso e invece di denunciarmi mi stava...coprendo?
Manon continuava a fissarlo. Non gli credeva o forse...o no! Non lo aveva riconosciuto vero?
- Se vuoi ti spiego come si gioca - insistè Adrien sorridendo alla bambina.
Solo a quel punto sembrò attirare l'attenzione di Manon che si avvicinò a lui per ascoltarlo.
***
Adrien's povEra tutto strano.
In quel momento mi sentivo tutto tranne che prigioniero.
Una vita in quel modo mi attirava quasi.
Stavo bene ed ero rilassato, così come anche Marinette.Che cosa mi aveva detto la testa non lo sapevo proprio.
Avrei potuto dire alla bambina che la sua babysitter mi aveva rapito e mi teneva prigioniero da settimane ma non c'ero riuscito e l'unica cosa che avevo voluto fare era stato inventare una scusa per spiegare la mia situazione con le mani legate.
La piccola mi aveva creduto, aveva "giocato" con noi finché si era stufata e si era impuntata che voleva giocare a fare la stilista, quindi mi ero ritrovato a fare da modello anche per gioco.
Avevo scoperto gli abiti che aveva cucito Marinette e Manon ci aveva costretto ad indossarli.
Mi ero divertito, cosa che non era mai capitata in tutta la mia carriera da modello.
Due ore passarono in fretta finché la madre di Manon non venne a riprenderla.
Quando Marinette salì a chiamarla aveva il volto pallido.
- Ehi Manon - dissi alla bambina prendendola per i fianchi e mettendomela in braccio - Mi fai una promessa? -
- Che promessa? - mi chiese la piccola.
- Prometti che non dirai a nessuno di quello che è successo qui oggi - gli dissi - Ne la tua mamma ne nessun altro dovranno sapere che io ero qui -
La bambina mi guardò dubbiosa.
Poi si strinse nelle spalle.- Va bene - disse - Te lo prometto, ma tu giocherai di nuovo con me? -
- Certo, mi piacerebbe -
Mi fece un sorriso a trentadue denti e mi diede un bacio sulla guancia prima di scappare al piano di sotto per andare via.
Mi poggiai allo schienale della Chaise louge.
Quella piccola peste mi aveva sfinito.Marinette salì poco dopo e mi fissò.
Ricambiai lo sguardo e aspettai che dicesse una qualsiasi cosa.- Perché non hai detto la verità? - mi chiese.
Perché credo di avere la Sindrome di Stoccolma, anzi no, credo di essere innamorato di te!
Ma non lo dissi, non a lei e non ad alta voce.
- Perché non volevo far credere ad una bambina che la sua babysitter adorata avesse la tendenza a rapire la gente famosa - risposi stringendomi nelle spalle.
Marinette aprì la bocca ma poi la richiuse e scosse il capo.
Si sedette al mio fianco.
- Hai avuto parecchie occasioni per... -
- Lo so - risposi - Ma non voglio coinvolgere una bambina in questa storia, tu si? -
- No, decisamente no -
- Bene -
Mi guardò ancora e forse, un po' perché c'era ancora quell'aria di pace e confidenza un po' perché avevo intaccato la sua diffidenza, cominciammo a parlare del più e del meno senza pensare a nulla di particolare come se fossimo degli amici di lunga data e non un prigioniero e la sua carceriera.
Era una strana sensazione ma era piacevole.
Andammo avanti così finché Marinette non poggiò la testa sulla mia spalla e si addormentò, sfinita.
Non potei fare a meno di guardare il suo viso angelico e le sue labbra rosse. Era davvero una bellissima ragazza e da grande sarebbe stata una donna incantevole.
Mi spostai e come qualche tempo prima la presi in braccio e la portai sul suo letto.
La guardai ancora e mi resi conto di una cosa: ero irrimediabilmente innamorato di Marinette, della mia aguzzina e non avrei cambiato le cose per nulla al mondo...
Angolo e autrice:
Eccoci qui!
Anche questo è un altro dei nuovi capitoli della revisione.
Me ne manca uno solo prima dell'epilogo e la storia sarà conclusa!
Allora che ne dite?
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La mia cotta madornale!
FanfictionE se Marinette e Adrien non si fossero mai incontrati? Se non fossero diventati amici? Marinette Dupain-Chang, ragazza di 16 anni con una vita normale e con un sogno nel cassetto, quello di diventare una stilista. Adrien Agreste, 16 anni, modello...