you must be my bet || Jungkook x Reader

giorno 6

Sono le 20:00, ho mezz'ora per prepararmi e mi sono già lavata e vestita.
Oggi c'è l'appuntamento con jungkook, sono più in ansia di quando ho dato l'esame di terza media e il problema e che non so il perché.
Siamo sempre usciti insieme, ma io la definivo appunto un'uscita e penso anche lui.
Questo è un appuntamento, cose romantiche eccetera.
Forse mamma aveva ragione a dire che probabilmente prova qualcosa per me, forse è vero che mi guarda in modo diverso o forse sono solo io che mi faccio film mentali il che è più probabile.

Vado in bagno rubando la trousse dei trucchi di mia madre, io ho poca roba su queste cose e questo è un evento speciale...credo.
Devo essere bella per questo appuntamento.
Forse anche io provo qualcosa per lui, insomma, non starei a farmi bella per lui se non provassi nulla.

(Spazio autrice: sotto lascio le foto del vestito e del trucco perché sono pigra e non ho voglia di descrivere)

Finisco anche di truccarmi e sono pronta, ho giusto cinque minuti per scendere le scale. Controllo di aver preso tutto: telefono, chiavi, soldi, borsa e anche calma.
Sono veramente troppo agitata.

Arrivo sul pianerottolo di casa, jungkook mi ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe passato con l'auto di un suo amico che gli ha prestato, in realtà non sapevo nemmeno che jungkook sapesse guidare.

Continuo a guardare l'ora sul mio telefono, non mi accorgo nemmeno che lui è davanti a me.

- sei pronta, bambina?- vengo richiamata da una voce molto familiare.
Alzo lo sguardo e un dio mi si para davanti.

Jungkook indossa una giacca nera con i pantaloni del medesimo colore, una cravatta verdone che si intona perfettamente a tutto il resto.
Diamine, è veramente bello.

- si, a-andiamo- balbetto.
Aspetta... BALBETTO??
Che cosa mi stai facendo jungkook?

Salgo in macchina, con jungkook che rigorosamente apre la portiera come un vero gentiluomo, e mi siedo comodamente.
Non mi ha detto nulla, solo di vestitirmi in modo elegante, e dall'orario mi sembra di capire che andiamo in un ristorante.
Quale non si sa.
Più che altro ho paura che sia tutto uno scherzo, una presa in giro.
Ma non ho paura che sia una cosa brutta, ma ho paura perché so che ci rimarrei veramente male.

Il viaggio è abbastanza lungo e soprattutto silenzioso.
Vorrei tanto iniziare un discorso ma non ho idee.
Jungkook è concentrato sulla strada e sembra non avere intenzione di parlare.

- come mai mi hai invitata?- chiedo.
Lui mi guarda qualche secondo per poi riportare l'attenzione sulla strada.
- stai chiedendo perché ho scelto di uscire tranquillamente o perché ho scelto di andare a un'appuntamento?-
- la seconda opzione- rispondo velocemente.
Lui sorride.
- non posso?- chiede guardandomi.
- non si risponde a una domanda con un'altra domanda- controbatto.
- va bene se ti rispondo più tardi?-
Sospiro pesantemente.
- e va bene- mi arrendo guardando fuori dal finestrino.
Ed ecco che cala di nuovo quel silenzio, solo che questo è più imbarazzante.

- non arrabbiarti bambina, prometto che te lo dirò- richiama l'attenzione svoltando a destra di una stradina.
- se lo dici tu- butto gli occhi al cielo.

Dopo un altro quarto d'ora abbondante, passato in silenzio, jungkook rallenta su una stradina.
Capisco che siamo arrivati quando inizia a girare per trovare parcheggio.
Dopo poco lo troviamo, e subito si precipita su quel posto.

Scendiamo dall'auto, sempre in silenzio.

Faccio per andare verso il ristorante che non ho ancora visto quel è, ma due braccia mi circondano il corpo e una testa si appoggia sulla mia spalla.

- sei arrabbiata vero?- chiede.
- no, e solo che ultimamente mi stai nascondendo un sacco di cose. Prima la ragazza a cui pensi si Instagram, poi il fatto di Taehyung e ora questo. Dimmelo se non ti fidi più di me...- rispondo amareggiata.
Lui mi gira velocemente in modo che le sue iridi scure incontrino le mie.
- non pensare mai più una cosa così!- dice tirandomi un buffetto sul naso - ogni cosa ha il suo tempo bambina, ti prometto che ti dirò tutto quello che vuoi sapere- mi rassicura dandomi un piccolo bacio sulla testa.
- va bene, ora andiamo a mangiare che ho una fame da lupi- commento allontanandomi.
Lui annuisce e poi mi fa strada verso il ristorante.