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Parlami di anime assonanti
di collissioni accidentali
di esplosioni assordanti
di coincidenze astrali
di bagliori accecanti
di attrazioni fatali di mondi
lontani di atomi e di quanti
e di quanti ricordano
di quanti rincorrono,
di quanti ricorrono
e di quanto mi confondono
e di essi quanti ritornano e
quanti mi lasciano e non fanno ritorno
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Nella veglia o nel sonno tu parlami,
di notte e di giorno e in eterno
d'estate e d'inverno e ora e poi
ancora, in eterno
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