Madre

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Quel che ho dentro le vene
di pene ne ha passate tante
nel tempo
discendendo cime e rami
sino alle radici e i semi
che in amor furono accolti
dalla terra sottostante

E di guerra in guerra
la culla che accoglieva quella vita
mano a mano venne tramandata
di dolce fanciulla in fanciulla ancor più bella
fino a te che alla vita non hai chiesto nulla

Non ti ho conosciuta
e perdonami se così lo ammetto
come ho fatto fino adesso
forse mai mi sarei mosso in tal senso

Ciò nonostante della mia di vita
qualche cosa ho avuto modo di supporre
grazie al dolore
alle mie vene ed a ciò che in esse scorre

Ti voglio bene
tu torna alla terra
e lascia pure a me le tue catene

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