6 - Sparks

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"Eravamo qualcosa, e quel qualcosa mi piaceva."

6 - Sparks.

-Mi stai dicendo che avevi un ombrello ma non l'hai cacciato perchè preferivi bagnarti?- mi domanda Harry con uno sguardo confuso.

-Esattamente.- gli rispondo annuendo con il capo trattenendo un sorriso.

-Sei completamente folle, Ven.- ride.

-Grazie, mi sento lusingata.- faccio un inchino per poi ridere.

-Ora devo andare ad aprire il negozio, stasera sono al Perkyns, se ti va di vederci almeno per qualche minuto prima che il mio capo mi uccida, ci sono.- termina la frase ridendo ed io gli alzo il pollice. 

Siamo sotto il tunnel dove passa la metro che dovrò prendere. Harry si avvia per le scalette che riportano sulla via, sta ancora diluviando quindi lo richiamo prima che scomparva dalla mia visuale.

-Harry!- si gira sentendo il suo nome.

-Prendi il mio ombrello, me lo ridai stasera.- continuo lanciandogli l'ombrellino che prende al volo. 

-Grazie, ora vado, ciao occhi blu.- mi fa un cenno con la mano che io ricambio prima di timbrare il mio biglietto sulla macchinetta mal funzionante della stazione metropolitana.

Questa volta non sono così fortunata quindi mi ritrovo a restare in piedi per tutto il tragitto fino alla mia fermata. Una volta scesa ha smesso di piovere. E' ancora pomeriggio però non mi va di far nulla, mi godrò le poche ore che mi restano da spendere in quell'albergo. Domani è l'ultima notte che posso passare qui, poi il giorno seguente alle 11 a.m. devo aver lasciato la camera. Devo prendere in considerazione l'idea di andare a stare da Harry per un pò? A questo punto mi sa di sì. Comincerò a lavorare alla pasticceria con Niall e man mano accomulerò i soldi che mi servono per comprare un piccolo appartamento. Credo di potermi fidare di Harry ormai. Avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa la notte che ci siamo incontrati alla stazione, ma non l'ha fatto. Siamo diventati amici, credo. In fondo è stato lui a propormi di stare da lui, perciò non devo sentirmi un'intrusa. . . a meno che non abbia una fidanzata che gli giri per casa costantemente. Ma perchè dovrebbe avere una fidanzata? "Forse perchè è uno dei ragazzi più belli che tu abbia mai incontrato?" Stupida coscienza, smettila di ricordarmelo. 

Apro la porta della camera e varco la soglia buttando le chiavi sulla scrivania e chiudendo la porta con un calcio. Lascio la borsa sulla poltroncina di velluto beige tutta rovinata e mi sfilo il cappotto lasciandolo sulla sedia, seguito dal cappellino e la sciarpa di lana. Mi siedo sul letto e levo le scarpe facendole cadere a terra con un tonfo sordo. Mi stendo sul letto e mi perdo a guardare il soffitto. Tante crepe sono sparpagliate qua e la sulla superficie bianca. Mi risveglio dal mio stato di trance e prendo il cellulare, nessun messaggio, nessuna chiamata. Dovrei scrivergli? E se lo infastidisco? "Scrivigli, ora." Coscienza di merda.

A: Harry

Sei arrivato sano e salvo? Come sta il mio ombrellino?x

Un sospiro esce dalle mie labbra. Blocco lo schermo del cellulare e mi stendo a pancia in giù poggiando il mento sul cuscino. La risposta del riccio non tarda ad arrivare.

Da: Harry

Sì signorina, il vostro ombrello è salvo ed io sono arrivato vivo e vegeto a casa. Sei in hotel?x

Un sorriso si allarga sul mio volto.

A: Harry

Cos'è questa formalità, occhi verdi? Sì, sono in hotel, ci vediamo dopo!x

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