9 - Almost kiss

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“Credo che sia bellissimo quel momento in cui i nostri sguardi si incrociano perché proprio in quell’attimo la gente e i rumori attorno a noi sembrano come se non esistessero più, come se esistessero solo i tuoi occhi e i miei.”

9 - Almost kiss.

Tralasciando tutte le schifezze che avevano varcato il nostro frigorifero, riuscii a preparare un piatto di pasta decente. Io ed Harry avevamo riso e scherzato tutto il tempo, ci troviamo bene insieme. Dopo pranzo ero andata un pò in camera a riposarmi dato che avevo comunque lavorato la mattina. Ora saranno circa le 17 e sono buttata sul mio letto senza aver nulla da fare. Così decido di andare a vedere cosa sta facendo il riccio. Infilo le mie pantofolone e mi avvio al piano di sotto. Come immaginavo trovo Harry seduto sul divano con la schiena curva, i gomiti appoggiati sulle ginocchia ed un joystick impugnato in mano. Sta ancora giocando ad 'NBA2K15'. Non ha ancora capito che i miei Thunder non li batte nessuno?

-Ehy bel ricciolino.- dico ricevendo in risposta un semplice verso a labbra serrate.

-Ancora che ci provi? I Thunder sono i migliori, ritirati. Non li batteranno nè i Celtics, nè gli Spurs, nè gli Heat.- termino la frase ridendo appena. Harry mette il gioco in pausa, posa il controller sul divano al suo fianco e si gira verso di me.

-Dimostramelo bambolina.- mi mostra un sorriso sghembo lanciandomi un joystick che prendo al volo.

-Perderai.- mi avvisa. Una risata fin troppo forte lascia le mie labbra.

-Giammai.- ed è così che cominciammo a giocare.

Morale della favola, ho vinto. E pure di parecchio. Harry aveva uno sguardo stupito ed incazzato allo stesso tempo, Dio, non riuscivo a smettere di ridere. Ha dovuto mettermi la mano sulla bocca imprecandomi conto. Ormai si è fatta sera ed Harry ha ricevuto una chiamata dai suoi amici che hanno organizzato una festa. Una festa di lunedì sera? Comunque sono stata invitata anche io e dato che non ho nulla da fare ho accettato. Sono in camera mia e sto decidendo cosa mettere. Due abiti sono posati sul letto. Il primo è blu, con le maniche a tre quarti di pizzo e arriva a metà coscia. L'altro è color pesca, la lunghezza è sempre la stessa, solo che questo è a giromaniche. Poggio le mani sui miei fianchi sbuffando. Mi sono già lavata e rasata per fortuna, altrimenti non ce l'avremmo mai fatta. Qualcuno bussa alla porta, se non è Harry sarà un maniaco. Non c'è poi così tanta differenza ma vabbè.

-Entra, non sono nuda.- scherzo dandogli il permesso di entrare.

-Non avrebbe fatto differenza, anzi.- la sua testa sorridente fa capolino nella stanza e io non posso fare altro se non scuotere la testa e ridacchiare. Torno ad analizzare i due candidati.

-Qualche problema?- mi domanda vedendo la mia indecisione sugli abiti. Annuisco con il capo.

-Quale dei due?- prendo i vestiti in mano mostrandoglieli. Senza esitazione dice.

-Assolutamente quello,- indica l'abito color pesca. -ti starà benissimo, ma ora vai a metterlo che tra un pò si va.- mi sorride per poi uscire dalla camera. Appena fuori urla.

-Sarai uno schianto, bambolina!- poi scoppia a ridere seguito da me. Poso il tubino blu nell'armadio e dopo essermi sfilata i miei vestiti per casa indosso le calze e il prescelto. Non avendo scarpe di quel colore prendo dei tacchi neri, così sembro anche più alta. Mi sono arricciata i capelli e mi sono leggermente truccata. Dopo aver preso la borsetta ed essermi ricontrollata milioni di volte nello specchio, mi decido a scendere. Harry è in piedi davanti alla porta con gli occhi fissi sullo schermo del cellulare ed il cappotto nero poggiato sul braccio. Vedo che il cappellino blu che mi piace tanto è appeso all'appendiabiti, così anche per far notare la mia presenza, dico.

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