Capitolo cinque - Errore

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Hi, scrisse Louis, fissando poi la parola per diversi secondi. L'inchiostro nero spiccava sopra la carta bianca e lucida. Alcuni punti ancora scintillavano, lì dove l'inchiostro non era ancora asciutto, e Louis ci passò un dito sopra. La parola sbavò, macchiando la carta.
Una macchia, pensò Louis, e passò nel mentre il dito imbrattato sul tatuaggio disegnato sul suo braccio destro, sporcandolo con l'inchiostro nero. Era una semplice macchia, proprio come il tatuaggio sul suo braccio, ma quello, tuttavia, non poteva più essere cancellato. Sarebbe rimasto per sempre.
Appoggiandosi alla testiera del letto, Louis lasciò cadere la penna. Era seduto sul letto nella sua camera d'albergo, la stanza illuminata soltanto da una piccola lampada sul comodino. Per due lunghe settimane, gli Escapade erano stati in tournèe negli Stati Uniti, e tutto questo aveva distratto Louis dal recente confronto con il suo passato.
Ora, nella quiete della sua lussuosa stanza d'hotel, stava consentendo ai suoi pensieri di spostarsi nuovamente nel passato, al momento in cui Harry aveva detto a Louis, per la prima volta, che lo amava. Il riccio gli era sembrato così innocente e spaventato, persino sorpreso da sé stesso.
L'intero cuore di Louis era appartenuto ad Harry, in quel preciso momento.
Tracciando di nuovo il tatuaggio con il dito, ripensò a quanto aveva sofferto quando lo aveva fatto, a come l'inchiostro fresco spiccasse sulla sua pelle chiara, l'Oops un netto contrasto, come se fosse stato stampato. Adesso il tatuaggio era liscio e un po' sbiadito, non era più di un nero sgargiante.
Avevano deciso insieme di tatuarsi sul braccio; subito dopo il diciottesimo compleanno di Louis, a gennaio, avevano preso il treno diretto a Manchester per farseli fare. Harry aveva implorato la madre per settimane, fino a quando lei non aveva finalmente ceduto, a condizione che si fosse fatto un tatuaggio in una zona del corpo dove sarebbe stato facile coprirlo.
Era stata un'idea folle, davvero. Un'idea che solo un idiota innamorato avrebbe potuto pensare di fare. Dal momento che non avevano raccontato a nessuno la verità sulla loro relazione, avevano usato le prime parole che si erano detti dopo essersi confessati il loro amore, come parole in codice. Non era stato facile stare l'uno di fronte all'altro in pubblico, e Louis aveva provato una sensazione strana ed eccitante ogni volta che avevano utilizzato quelle due parole. La prima volta era accaduto ad una delle tante partite di calcio a cui partecipava Louis. Niall e Harry erano scesi dalle tribune prima che iniziasse la partita per augurargli buona fortuna. Successivamente, una palla aveva colpito il braccio del riccio e lui aveva provato a rispedirla indietro, prendendo una pessima mira. Con un sorriso impacciato sul volto, Harry aveva detto semplicemente "Oops." Il cuore di Louis aveva perso un battito ed Harry lo aveva fissato per un secondo prima di ripeterlo di nuovo, guardando negli occhi il più grande e facendogli capire chiaramente cosa significasse per lui quell'Oops. Da quel momento in poi, ogni volta che si trovavano in pubblico, dove era impossibile dirsi "Ti amo" in modo esplicito, loro si dicevano "Oops" e "Ciao."
Era stata un'idea di Louis quella di tatuarsi in modo permanente quelle due parole.
Harry era stato così impavido e senza paura; a Louis piaceva l'idea di tatuarsi un pezzo del riccio sul corpo, non gli piaceva tuttavia il fatto che un ago dovesse trapassare la sua pelle. Harry, quindi, era andato per primo e gli aveva sorriso per tutto il tempo, aggrappandosi alla mano di Louis e sussultando solo un po' per il dolore.
Louis si ricordò che il tatuaggio appena finito aveva esattamente lo stesso aspetto del "Ciao" che aveva appena scritto in un foglietto e messo nel portafoglio. La calligrafia di Louis avrebbe macchiato per sempre la pelle di Harry.
Avevano fatto tutto quanto troppo in fretta, avevano voluto tutto subito. Louis, in quel momento, era certo che Harry sarebbe stato al suo fianco per sempre, che nulla li avrebbe mai potuti separare. Era bastata una sola frase per rompere tutto quanto.
Sospirando, Louis voltò le pagine del suo taccuino, fissando il testo di una canzone incompleta. C'erano tantissime cose annotate in quel quaderno, un sacco di frasi che aveva scritto nel corso degli ultimi anni, tutte raccolte in un taccuino rattoppato e consumato che Louis portava ovunque andasse. Ogni pensiero che riguardava Harry, ogni ricordo di quel passato che voleva chiudere fuori e lontano dal suo cuore, erano racchiusi in quel quaderno.
Erano canzoni che non avrebbe mai dovuto scrivere. Errori. Una serie di errori e sbagli che Louis aveva commesso nel corso della sua vita, tutti tornati a galla in un attimo.
Tutti i suoi errori gli facevano pensare ad Harry, perché lo riguardavano in prima persona.
Louis prese la penna, fissando attentamente le parole di fronte a lui.

Empty Skies (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora